tag:blogger.com,1999:blog-4242072027240547732024-03-12T19:11:50.739-07:00Giuseppe MacedonioGiuseppe Macedoniohttp://www.blogger.com/profile/13262252621159309082noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-424207202724054773.post-17020498186390170722016-03-18T03:23:00.000-07:002016-06-29T01:18:52.688-07:00<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRiP3IySgxDPHKinx9L7AmfK3xH_8koynFToz2G0y1fLfXIwFASH7qdJGRINbbcdTEwvK7_i5QSMLM8pJCTr0OXWbq5bGjJEHME61geULuwulIjeQGUriZ6nJTHLCYksx-WWMTLSX-x5Wh/s1600/00000%252C++macedonio+dallo+sguardo+perduto+nell%2527infinito..JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRiP3IySgxDPHKinx9L7AmfK3xH_8koynFToz2G0y1fLfXIwFASH7qdJGRINbbcdTEwvK7_i5QSMLM8pJCTr0OXWbq5bGjJEHME61geULuwulIjeQGUriZ6nJTHLCYksx-WWMTLSX-x5Wh/s320/00000%252C++macedonio+dallo+sguardo+perduto+nell%2527infinito..JPG" width="236" /></a></div>
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Si avvisano
i lettori che: </span><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">I profili su
Giuseppe Macedonio ceramista, riportati su altre differenti Tesi, blog, portali
e perfino su Wikipedia, sono imprecisi nei fatti, non per colpa ma per
disinformazione della fonte riportata, i cui riferimenti non
sono storicamente corretti né certi.</span></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Il
perseguire un incolto copia e incolla delle informazioni ha nel tempo inquinato intellettualmente la verità storica
di Giuseppe Macedonio. Increscioso inconveniente disinformativo che si ritrova perfino nella dicitura: <u>“<i>fonte ufficiale</i>”</u> in cui purtroppo sono riportate le stesse grossolane inesattezze. <o:p></o:p></span><br />
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><u><br /></u></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="line-height: 115%;">Breve, veritiero profilo
d’Artista ricavato dagli stessi dettami di </span></i><i><span style="line-height: 21.4667px;">Giuseppe Macedonio.</span></i></div>
</div>
<div class="MsoNormal">
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></i></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">1906</span></b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">, 25 Settembre, nasce al Vomero-
Napoli Giuseppe Macedonio, terzogenito di una famiglia illustre.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">1923</span></b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">, A 17 anni perde l’intera famiglia. Rimasto
orfano è impiegato presso la Ditta Chiurazzi, reparto ceramiche dove il maestro
di banco Salvatore Matino gli fa da mentore insegnandogli il mestiere.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">1924 \ 1925</span></b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">, la voglia di dipingere è forte. Si
licenzia dalla Ditta Chiurazzi preferendo lavorare come apprendista pittore in
prova con il decoratore d’ambienti Arnaldo De Lisio… <i>almeno così riesce a esprimersi</i>.
<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">1926,</span></b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"> Dipingendo pensa a grandi
decorazioni architettoniche piuttosto che dipinte in ceramica.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">1927,</span></b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"> Salvatore Matino presenta Macedonio
a Luigi Pinto un ceramista e Aldo Stella, un attivista del P.N.F. con velleità
per la ceramica, in modo da dargli la possibilità di lavorare in maniera indipendente
da esterno.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">1930 \1933,</span></b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"> Si reca a Vietri sul Mare, Salerno,
attirato dalla “cultura” Russa dall’aspetto di belle signore annoiate. </span><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">Conosce Maximilian Melamerson proprietario di una fabbrica di
ceramiche in Vietri sul Mare, la I.C.S. </span><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">Durante una visita alla fabbrica, consiglia Melamerson di modificare
alcune produzioni perché a suo parere non rendono quanto dovrebbero. Per questo
sarà odiato a vita dal Direttore artistico della fabbrica R. Doelker.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Nello stesso periodo è incaricato da Melamerson di seguire il
suo progetto alla I. C. S., che prevede di modificare e migliorare alcune produzioni sveltendone la lavorazione e l’aspetto, cosa che moltiplica le vendite. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Melamerson grato ricompensa profumatamente Macedonio
proponendogli di restare come direttore artistico alla I. C. S. Macedonio da uomo
intellettualmente libero, rifiuta, consigliando di prendere al suo posto un bravo artigiano già impiegato alla I.C.S..<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">1933 \ 1934,</span></b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"> con i proventi Guadagnati, apre in
Napoli, al Rione Luzzatti, una fabbrichetta costruendo la sua prima fornace a
legna.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">1935 \ 1936,</span></b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"> stanco del luogo, si trasferisce al
Vomero, dove costruisce la seconda e poi la terza fornace a legna.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">1937,</span></b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"> Nasce di fatto la società “I due Fornaciari”, ufficialmente
dal’38 al 46, Socio di portafoglio: Romolo Vetere che non produsse nessuna
opera in ceramica, interessato solo a recuperare il capitale versato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">1938 \ 1946</span></b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">, l’unica produzione artigianale
della Società “I due fornaciari” furono le tazze da caffè per la Red Cross, con
i cui proventi Macedonio liquidò Romolo Vetere chiudendo la Società.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">1946,</span></b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"> Macedonio divulga l’idea avuta nel
1925: realizzare Grandi opere per l’architettura in ceramica. </span><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">Dopo aver eseguito alcuni portali, finalmente giunge il balzo
di qualità per l’importanza del nome dell’arch. Luigi Avena, che gli chiese dei
copri staffe di rinforzo, in ceramica a sotto-balconi.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Iniziano così le grandi opere architettoniche di Giuseppe Macedonio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">1950 \ 1954,</span></b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"> L’architetto Carlo Cocchia offre a
Macedonio la realizzazione della Grande Fontana nella Mostra d’oltremare. Macedonio
conoscendo l’architetto, accetta a patto di poter pensare e lavorare da solo. </span><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">Un tentativo d’intromissione dell’arch. Cocchia rischia di
far fallire la commessa, così Macedonio ripresenta il progetto modificando il
tema secondo personali concetti, inserendo le
filosofie del giornaliero in un mondo
fantastico, costellato di animali e piante, rappresentativi di una natura Goethiana.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">1954</span></b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">, la notorietà di quest’opera immensa,
più di un Kilometro quadrato di ceramica modellata, lo avvantaggia nelle Grandi
opere per l’architettura che realizza fino al 1974, i cui concetti si rifanno
sempre e solo al mondo che scorre intorno a lui, così com’è per le opere da arredamento
che, se pur più piccole, esprimono tutte la forte filosofia del loro presente. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Dal <b>1936</b> al <b>1985</b>, partecipa a tutte le esposizioni cui
è invitato, dando loro lo stesso snaturato valore intellettuale, dimostrando in
questo gesto i suoi principi etici di equità democratica, lontano da ragioni
politiche o ideologiche.<o:p></o:p></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Produce fino al <b>1986</b>,
anno in cui viene a mancare nel corpo, non nello spirito, cosa di cui molti
abusano attraverso manifestazioni a suo nome.<o:p></o:p></span><br />
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div align="center">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/KepePw_YChs" width="560"></iframe></div>
Giuseppe Macedoniohttp://www.blogger.com/profile/13262252621159309082noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-424207202724054773.post-64921784213969097682016-01-14T00:09:00.004-08:002016-06-22T03:22:57.065-07:00L'unica pubblicazione attendibile sulle opere e la vita di Giuseppe Macedonio<div style="text-align: center;">
<span style="color: #0b5394; font-size: large;"><b><br /></b></span>
<span style="color: red; font-size: medium;"><b><br /></b></span>
<span style="color: red; font-size: medium;"><b style="color: #0b5394; font-size: x-large;">Finalmente una pubblicazione sincera sulla vita, il pensiero e le opere del massimo ceramista del '900, Giuseppe Macedonio attraverso i suoi stessi appunti.</b></span><br />
<span style="color: red; font-size: medium;"><b style="color: #0b5394; font-size: x-large;">Nasce così...</b></span><br />
<span style="color: red; font-size: medium;"><b><br /></b></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqF6U9GHEXiumHsdQDOe6x8_zqaChUjAl4sp1JymUdpaX04U-BkV7vs8yDg6dCVZWzxaTnGw3XCWF5Y_DEyckmBscsvPumFAfr8nlfATtdj65jLBLzAEMEtLDFgKnv3JPqnb1bjUb8UtZV/s1600/cd.PNG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqF6U9GHEXiumHsdQDOe6x8_zqaChUjAl4sp1JymUdpaX04U-BkV7vs8yDg6dCVZWzxaTnGw3XCWF5Y_DEyckmBscsvPumFAfr8nlfATtdj65jLBLzAEMEtLDFgKnv3JPqnb1bjUb8UtZV/s640/cd.PNG" width="449" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: xx-small;"><b><br /></b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: xx-small;"><b><br /></b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b style="color: #cc0000;"><b style="color: #cc0000;">Il giorno 22 Giugno 2016, alle ore 18,00, presso la libreria Mooks-Mondadori, Vomero, Napoli, </b>Eugenio Macedonio </b><b style="color: #cc0000;">con il supporto intellettuale di </b><b style="color: #cc0000;">Franco Lista</b><b style="color: #cc0000;">, </b><b style="color: #cc0000;">Gaetano Evangelista</b><b style="color: #cc0000;">, </b><b style="color: #cc0000;">Greta e Barbara Macedonio</b><b style="color: #cc0000;">, </b><b style="color: #cc0000;">presenta :</b></div>
<span style="color: #0b5394; font-size: small;"><i>IL GRANDE LIBRO SU GIUSEPPE MACEDONIO, DAGLI APPUNTI DEL MASSIMO CERAMISTA DEL '900, VIAGGIO ATTRAVERSO LA SUA MEMORIA E LE OPERE.</i></span><br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcPWOk0ujkWGdTfHHCTDTLUdrJ-DFOwXOfBlBH_yoVl5MODYpI1LNsZrcpYSCS5kanCM_vHJwAs4XT0Ljzwe62eUTXCJljFBpEw5aiQobS6AIDr6l3O38Ee6avNJ1SzxFSxxpO8TuhAB-n/s1600/177b%252C+Fregi+Tipografici..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: x-small;"><img border="0" height="30" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcPWOk0ujkWGdTfHHCTDTLUdrJ-DFOwXOfBlBH_yoVl5MODYpI1LNsZrcpYSCS5kanCM_vHJwAs4XT0Ljzwe62eUTXCJljFBpEw5aiQobS6AIDr6l3O38Ee6avNJ1SzxFSxxpO8TuhAB-n/s200/177b%252C+Fregi+Tipografici..JPG" width="200" /></span></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #666666;">L‟espressione del pensiero di Giuseppe Macedonio ceramista, riportato dalla penna del figlio Eugenio secondo quanto egli stesso dettò e arricchito da comuni ricordi.</span><br />
<span style="color: #666666;">La pubblicazione edita nel Marzo 2016 ha poco meno di ottocento pagine, illustrate da più di quattrocentosettanta fotografie di sue opere.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #666666;">Un panorama intellettuale che ora agisce come “antibiotico” verso quanto di erroneo, falso, impreciso fino al truffaldino, con molta faciloneria è stato fino a ora pubblicato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #666666;">Non è un catalogo, tanto meno un memoriale, ma l‟espressione stessa del suo pensiero, in cui finalmente lo studioso potrà ritrovare un percorso non solo chiaro ma reale e veritiero.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #666666;"><b>L‟opera non è in vendita, </b>lontano da scopi commerciali, la sua efficacia è dare in modo corretto il significato filosofico della sua Arte </span><span style="color: #666666;">alla storia.</span><br />
<span style="color: #666666;">La tiratura bibliografica di soli trenta esemplari numerati e firmati, è destinata a Biblioteche, Musei, Enti e Istituti di Cultura nel mondo, dove per sua natura e scopo, deve risiedere… soddisfacendo finalmente il desiderio molti, lontano da scopi commerciali, mentre offre al mondo il suo corretto pensiero… </span><br />
<div>
<span style="color: #666666;"><b>Il grande libro...può essere richiesto</b> attraverso il circuito dello ‟<i>Istituto Centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche</i>", appena l'opera sarà disponibile al pubblico, anche se<b> già </b><b>una copia da prestito è disponibile presso lo stesso autor</b>e.</span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #666666;">Gli argomenti contenuti precedono la nascita dell'Artista, superando il primo decennio del nuovo millennio, con la cronaca del dopo Macedonio riportata da suo figlio Eugenio: <u>unica memoria storica attendibile, finita che fu la Moglie dello stesso Macedonio</u> che riporta gli eventi accorsi dopo la sua scomparsa, attraverso una cronaca schietta e veritiera, completando così il contenuto filologico dell'opera senza inquinamenti intellettuali.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="color: #666666;">Dove potevo, ai significati filosofici delle opere dettatomi da mio padre, ho integrato comuni ricordi, affiancando le descrizioni delle opere da quanto esprime il <b>Codice Macedonio,</b> strumento intellettuale, inserito nella pubblicazione che risponde senza condizionamenti o inquinamenti.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #666666;">In questo modo si è ancor più certi di quanto è riportato, anche se in coscienza, anticipo che la cosa non piacerà a molti, fuoriuscendo da quei canoni borghesi e perbenisti che non permettono di esprimersi schiettamente ma solo di esprimere un pensiero d'abitudine ambiguo. </span><br />
<u>Non è questo il caso, </u><u>il pensiero di Giuseppe Macedonio e i Fatti limitrofi la sua esistenza, sono riportati attraverso una cronaca eticamente corretta, per donarli alla storia secondo la loro realtà oggettiva, senza subire più l'inquinamento dei tanti cantastorie.</u><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcPWOk0ujkWGdTfHHCTDTLUdrJ-DFOwXOfBlBH_yoVl5MODYpI1LNsZrcpYSCS5kanCM_vHJwAs4XT0Ljzwe62eUTXCJljFBpEw5aiQobS6AIDr6l3O38Ee6avNJ1SzxFSxxpO8TuhAB-n/s1600/177b%252C+Fregi+Tipografici..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: x-small;"><img border="0" height="30" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcPWOk0ujkWGdTfHHCTDTLUdrJ-DFOwXOfBlBH_yoVl5MODYpI1LNsZrcpYSCS5kanCM_vHJwAs4XT0Ljzwe62eUTXCJljFBpEw5aiQobS6AIDr6l3O38Ee6avNJ1SzxFSxxpO8TuhAB-n/s200/177b%252C+Fregi+Tipografici..JPG" width="200" /></span></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">così si presenta la pubblicazione.</span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDDr5zKvkgnDEWdA5s1t45srmTv-7BBvR1TQ9Jq51l60Y1jXkpMYQtzfFzAhhVjmVZp7Wa5X7a0bdI7yXlIqCtqVqrkOPyLv5KOZMmUTO99zXf1rtSaQ_YGO1feWtzNPq2vTn7RWoImuCI/s1600/3%252C+libri..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="427" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDDr5zKvkgnDEWdA5s1t45srmTv-7BBvR1TQ9Jq51l60Y1jXkpMYQtzfFzAhhVjmVZp7Wa5X7a0bdI7yXlIqCtqVqrkOPyLv5KOZMmUTO99zXf1rtSaQ_YGO1feWtzNPq2vTn7RWoImuCI/s640/3%252C+libri..JPG" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #990000; font-size: large;"><br /></span>
<span style="color: #990000; font-size: large;"><span style="font-size: x-small; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcPWOk0ujkWGdTfHHCTDTLUdrJ-DFOwXOfBlBH_yoVl5MODYpI1LNsZrcpYSCS5kanCM_vHJwAs4XT0Ljzwe62eUTXCJljFBpEw5aiQobS6AIDr6l3O38Ee6avNJ1SzxFSxxpO8TuhAB-n/s1600/177b%252C+Fregi+Tipografici..JPG" imageanchor="1" style="font-size: medium; margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="30" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcPWOk0ujkWGdTfHHCTDTLUdrJ-DFOwXOfBlBH_yoVl5MODYpI1LNsZrcpYSCS5kanCM_vHJwAs4XT0Ljzwe62eUTXCJljFBpEw5aiQobS6AIDr6l3O38Ee6avNJ1SzxFSxxpO8TuhAB-n/s200/177b%252C+Fregi+Tipografici..JPG" width="200" /></a></span></span><br />
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: center;">
<span style="color: blue; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Discorsi ufficiali di presentazione </span></span><br />
<h2 align="center">
<span style="color: blue; font-size: 20.0pt;"><span style="font-weight: normal;">da il "quaderno di presentazione"</span><o:p></o:p></span></h2>
<h2 align="center">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcPWOk0ujkWGdTfHHCTDTLUdrJ-DFOwXOfBlBH_yoVl5MODYpI1LNsZrcpYSCS5kanCM_vHJwAs4XT0Ljzwe62eUTXCJljFBpEw5aiQobS6AIDr6l3O38Ee6avNJ1SzxFSxxpO8TuhAB-n/s1600/177b%252C+Fregi+Tipografici..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: red;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcPWOk0ujkWGdTfHHCTDTLUdrJ-DFOwXOfBlBH_yoVl5MODYpI1LNsZrcpYSCS5kanCM_vHJwAs4XT0Ljzwe62eUTXCJljFBpEw5aiQobS6AIDr6l3O38Ee6avNJ1SzxFSxxpO8TuhAB-n/s200/177b%252C+Fregi+Tipografici..JPG" /></span></a></h2>
<div class="MsoNormal">
<!--[if gte vml 1]><v:rect id="Rettangolo_x0020_3" o:spid="_x0000_s1031"
style='position:absolute;left:0;text-align:left;margin-left:158pt;
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<!--[endif]--><o:p> </o:p></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif; font-size: 12pt;">Il pensiero di <b>Franco Lista:</b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 40.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 4.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%;">Peppe Macedonio Tra materia ceramica e
iterazioni orfiche e immaginative.<b><o:p></o:p></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Se
in fase di studi critici (oggi, tempo de <i>“L’inverno
della cultura”,</i> per citare il prezioso volumetto di Jean Clair), ci si
esercita a sollecitare la massima attenzione del pubblico su i “numeri”, spesso
di foggia psico-circense, dell’arte contemporanea, allora possiamo ben dire che
i plastici grumi di preziosa e smagliante materia di Peppe Macedonio (Napoli,
1906-1986) sono ancora segni avvincenti di una poetica narrazione. Segni,
direi, di un’attività estetica davvero appassionante sulla quale la critica e
la storiografia artistica dovrebbero soffermarsi più a lungo e in profondità,
valutando non solo la priorità ontologica del linguaggio suo ceramico, ma anche
le interessanti correlazioni valoriali di carattere estetico-sociale, nonché le
attraenti implicazioni spaziali e architettoniche. Cose queste che, a mio
parere, costituiscono la chiave di accesso alla <i>substantia</i> del fare di Peppe Macedonio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Per
il nostro artista, infatti, una placca, una formella, un pannello, un piccolo
portale di una abitazione o un grande svolgimento ceramico erano sempre
considerati “<i>un porre in opera
incorporante di luoghi…per un possibile abitare di uomini”</i>, come ebbe a
scrivere Heidegger per la scultura. Peppe Macedonio perseguiva davvero queste
finalità; era un artista, un pensatore, al quale non veniva mai meno il
collingwoodiano <i>“svanire della ragione</i>”
che spesso contrassegna l’artisticità istintiva o unicamente intuitiva. Chi lo
ha conosciuto sa bene che egli faceva filosofia, sociologia, antropologia con
la sua vita e con la sua arte, intimamente intrecciate. La sua filosofia, per
chi lo ha frequentato e non certo per
gli sprovveduti ai quali sfuggiva pure la rara singolarità del personaggio, era
aspirazione e sconfinamento in stile di vita dove la relazione estetica, non
disgiunta da quella umana e il pensiero visivo avevano un ruolo centrale nella
sua arte, tale da dar voce a tutto ciò che è muto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Insomma,
era quel che si definisce con una locuzione consolidata da un largo uso, un
maestro di vita che con la sua arte dava voce a tutto ciò che è muto. L’aulico
e il popolare, le tradizioni forti, radicate e identitarie e l’apertura al
nuovo per Macedonio era un tutt’uno da fondere nella cristallina materialità
della grande arte ceramica. Da questa consolidata, interiorizzata
intenzionalità deriva la qualità, la densità, la profondità, la ricchezza che
Macedonio veniva plasmando e cuocendo, quasi come solidificazione del
primigenio gesto creatore. Ecco le nuove/antiche superfici che lasciano
intravedere dense sovrapposizioni di smalti delle sue figure femminili o
maschili, degli elementi vegetali, degli animali; insomma di tutto
l’inesauribile repertorio arcaico/futuribile della sua vitale fantasia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Basterà
riferirsi a poche opere per capire lo straordinario risultato che Macedonio
consegue in un arco di tempo che va dai leggeri e delicati portalini in
ceramica degli edifici abitativi del dopoguerra fino ai complessi svolgimenti
di proporzioni ambientali. Peraltro, questa produzione decorativa fatta di
cornici e portali d’ingresso e di pannelli posti negli atri di edifici
costruiti nel dopoguerra nei quartieri collinari, oggi, a ben guardare,
costituisce una diffusa punteggiatura cromatica realizzata in svariati stilemi;
una sorta di arredo urbano che vivifica l’anonima edilizia pseudo razionalista
della città in espansione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Macedonio
si rivela artista in grado di affrontare e risolvere opere di grande impegno
anche sotto il profilo dimensionale come accade per l’esedra della fontana
della Mostra D’Oltremare, progettata da due grandi architetti, Carlo Cocchia e
Luigi Piccinato. Due architetti che potremmo definire, per questa bella opera,
amici del verde e dell’acqua. E’ noto, peraltro, che Bernini, autore di tante
straordinarie fontane, considerava l’acqua al pari di un elemento
architettonico, definendosi per questo <i>“amico
dell’acqua</i>”.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Nel
contesto del verde della Mostra, la fontana col suo maestoso ed elegante
andamento digradante, affidato alle lievi pendenze laterali ha la suggestiva
conclusione proprio nel grande svolgimento ceramico dell’esedra che si staglia
sullo sfondo arboreo della retrostante collina di Monte Sant’Angelo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">E’
la splendida ripresa della grande storia, del felice connubio tra architettura
e maiolica. Penso all’ampiezza visiva degli invasi di Vanvitelli nella Reggia
di Caserta e soprattutto al settecentesco Chiostro delle Clarisse di Domenico
Antonio Vaccaro e dei ceramisti Giuseppe e Donato Massa, per il quale Roberto
Pane sottolineava la gioiosa invenzione resa dall’unitarietà tra arte
decorativa, architettura e il verde della pergola e del giardino rustico.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Peppe
Macedonio ha statura artistica tale da far fronte alla grande superficie di
mille metri quadri dell’esedra. Il vasto svolgimento ceramico è il vero focus
della fontana, laddove i lati lunghi della vasca convergono nella loro fuga,
indirizzando la percezione visiva del riguardante verso l’accensione cromatica
dell’esedra.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Al
di là del contenuto ufficiale e celebrativo dell’opera, Macedonio mette in
scena i misteriosi, ieratici ritmi dell’homo faber e della natura mediterranea;
con grande sensibilità materica procede ad una solare narrazione ove colloca una
sorta d’immaginativo, orfico adombramento dell’essenza mediterranea: un’arcadia
del reale, della vita e del lavoro nel luminoso, sereno grembo mediterraneo,
così come lo è l’intero complesso della Mostra d’Oltremare pur se oggetto di
alcune pesanti compromissioni. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Credo
che valutare criticamente l’opera di Macedonio, cercare di capirla possa
realizzarsi solo collocandosi al suo interno; cioè all’interno di quella
ineffabile mediterraneità fatta di luce, di effetti di fusione e di scambio
cromatico tra ceramica, architettura e ambiente sempre in netto contrasto con
gli azzurri del cielo. Bisogna necessariamente collocarsi all’interno di quella
<i>“incarnazione di</i> <i>senso” </i>(A. Danto) che va oltre il puro dato cromatico della
ceramica e ci costringe, ci stimola a un esercizio di nostalgica immaginazione
alla ricerca di una arcaica classicità ormai perduta per poter rinvenire un
orizzonte di senso che appartiene alla nostra vera natura.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Nel
confuso incrociarsi delle babeliche tendenze dell’arte contemporanea l’opera di
Peppe Macedonio, per tutto questo, merita una seria, storica collocazione nel
panorama dell’arte italiana. Sull’artista Macedonio il discorso critico va
necessariamente approfondito, analizzato e circostanziato ed è nostro dovere, culturale e civile, proseguire
in tale direzione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><i><span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">
Franco Lista<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcPWOk0ujkWGdTfHHCTDTLUdrJ-DFOwXOfBlBH_yoVl5MODYpI1LNsZrcpYSCS5kanCM_vHJwAs4XT0Ljzwe62eUTXCJljFBpEw5aiQobS6AIDr6l3O38Ee6avNJ1SzxFSxxpO8TuhAB-n/s1600/177b%252C+Fregi+Tipografici..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcPWOk0ujkWGdTfHHCTDTLUdrJ-DFOwXOfBlBH_yoVl5MODYpI1LNsZrcpYSCS5kanCM_vHJwAs4XT0Ljzwe62eUTXCJljFBpEw5aiQobS6AIDr6l3O38Ee6avNJ1SzxFSxxpO8TuhAB-n/s200/177b%252C+Fregi+Tipografici..JPG" style="text-align: center;" /></a></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif; font-size: 12pt;">Il pensiero di <b>Gaetano Evangelista:</b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt; mso-effects-shadow-align: topleft; mso-effects-shadow-alpha: 40.0%; mso-effects-shadow-angledirection: 2700000; mso-effects-shadow-anglekx: 0; mso-effects-shadow-angleky: 0; mso-effects-shadow-color: black; mso-effects-shadow-dpidistance: 3.0pt; mso-effects-shadow-dpiradius: 4.0pt; mso-effects-shadow-pctsx: 100.0%; mso-effects-shadow-pctsy: 100.0%;">Casa Macedonio,<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Avevo 16 anni quando conobbi Eugenio Macedonio,
casualmente al Nevada di Via Mattia Preti, il noto locale di divertimento di
noi giovani vomeresi di quella generazione, oggi non più esistente e sostituito
da una filiale di una banca.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Eugenio studente all’Accademia di Belle Arti di
Napoli, io studente di Istituto Tecnico Industriale e del Conservatorio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">L’invito a casa sua, nell’antico nucleo storico
urbano di Antignano, fu per me occasione per una stupenda scoperta di vita
semplice e condivisa, scevra da formalismi borghesi, di gran cultura artistica
e grandi idealità. Una quantità di giovani e artisti di ogni età di arte
figurativa e non, ben accolti dal padre di Eugenio: il grande, sotto tutti gli
aspetti, Peppe Macedonio, il miglior uomo che io abbia conosciuto in vita. E
Peppe e sua moglie accoglievano tutti con grande ospitalità, affabilità e
rispetto. Molti di noi sono stati raffigurati e immortalati nelle sue opere,
tra le quali i bellissimi busti di Sasà De Benedictis, Eduardo Perna, Lalla
Panico ed i figli Roberto e Serena, ma anche in vasi, piatti e gruppi ceramici
a tutto tondo, come quello raffigurante gli artisti di strada Wolf e Cristina.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">In casa Macedonio non c’era possibilità di
annoiarsi: dall’incontro con i personaggi più strani che frequentavano la casa,
alle partite a scacchi di ceramica, alle jam session musicali di ogni genere,
alle mangiate di pizze cotte, secondo la tradizione napoletana, in forno
rigorosamente a volta bombata e le sortite esterne in massa, per spedizioni
impensate per assistere a mostre artistiche, concerti o a film di horror o di
fantascienza, presso i cinematografi più economicamente accessibili. E gli
adulti, vecchi amici di Peppe, perfettamente integrati e partecipi con i
giovani.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">In tutto questo trambusto di gente e giovani, Peppe
Macedonio lavorava serafico intento a
forgiare pezzi di altissima qualità per forma, colore e idea. </span><br />
<span style="line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Arial; mso-bidi-font-size: 12.0pt;">Io restavo affascinato a guardare la realizzazione
di queste stupende opere e oggi mi sento fortunato per aver avuto l’opportunità
di avere vissuto quel contesto che giudico e riconosco fantastico. </span><b><i><span style="line-height: 18.4px;">Gaetano Evangelista</span></i></b><span style="line-height: 115%;"> </span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><i><span style="line-height: 18.4px;"><br /></span></i></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><i><span style="line-height: 18.4px;"><br /></span></i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcPWOk0ujkWGdTfHHCTDTLUdrJ-DFOwXOfBlBH_yoVl5MODYpI1LNsZrcpYSCS5kanCM_vHJwAs4XT0Ljzwe62eUTXCJljFBpEw5aiQobS6AIDr6l3O38Ee6avNJ1SzxFSxxpO8TuhAB-n/s1600/177b%252C+Fregi+Tipografici..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcPWOk0ujkWGdTfHHCTDTLUdrJ-DFOwXOfBlBH_yoVl5MODYpI1LNsZrcpYSCS5kanCM_vHJwAs4XT0Ljzwe62eUTXCJljFBpEw5aiQobS6AIDr6l3O38Ee6avNJ1SzxFSxxpO8TuhAB-n/s200/177b%252C+Fregi+Tipografici..JPG" /></a></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;"> </span><span style="font-family: "oranda cn bt" , serif; font-size: 12pt;"> </span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Il pensiero di <b>Greta e Barbara Macedonio:</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">La diversa linea temporale e la nostra giovane
età, non ci ha concesso di vivere e frequentare la persona che più al mondo avremmo
voluto conoscere, nostro nonno Giuseppe Macedonio. Tuttavia come un privilegio
offerto a pochi, abbiamo la possibilità di porvi rimedio, intraprendendo un
viaggio appena iniziato, verso la comprensione e la conoscenza del suo pensiero
più intimo, con un linguaggio che va oltre le semplici parole o i gesti
quotidiani che forse non avremmo saputo cogliere appieno.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif;"><span style="font-size: 12pt;">La sua
eredità, le sue opere, ci parlano e ci comunicano del suo amore profondo per la
Vita che, nonostante le avversità, e forse anche grazie ad esse, si ha modo di
apprezzare, </span>nell'eterna<span style="font-size: 12pt;"> ricerca di continuità con l’infinito; essere parti di
un tutto ad iniziare da un uomo, nostro nonno che, attraverso un sogno vissuto
con le mani nella creta, plasma per poi donarci una realtà in divenire.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Legate a lui con un filo invisibile che mai si
potrà spezzare, sentiamo di essere parte di quel sogno e come tale abbiamo la
responsabilità di proseguirlo con altrettanto amore…<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<b><i><span style="line-height: 18.4px;"> Greta \ Barbara Macedonio</span></i></b></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<b><i><span style="line-height: 18.4px;"><br /></span></i></b></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcPWOk0ujkWGdTfHHCTDTLUdrJ-DFOwXOfBlBH_yoVl5MODYpI1LNsZrcpYSCS5kanCM_vHJwAs4XT0Ljzwe62eUTXCJljFBpEw5aiQobS6AIDr6l3O38Ee6avNJ1SzxFSxxpO8TuhAB-n/s1600/177b%252C+Fregi+Tipografici..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcPWOk0ujkWGdTfHHCTDTLUdrJ-DFOwXOfBlBH_yoVl5MODYpI1LNsZrcpYSCS5kanCM_vHJwAs4XT0Ljzwe62eUTXCJljFBpEw5aiQobS6AIDr6l3O38Ee6avNJ1SzxFSxxpO8TuhAB-n/s200/177b%252C+Fregi+Tipografici..JPG" /></a></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif; font-size: 12pt;"> </span><span style="font-family: "oranda cn bt" , serif; font-size: 12pt;"> </span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Il pensiero di <b>Eugenio Macedonio</b>:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Il Grande libro su Giuseppe Macedonio… è una
pubblicazione edita per affermare alla storia lo spirito di un uomo, mio padre
che nell’esprimere le sue filosofie attraverso il dipingere, volle aggiungervi
il modellare. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Settecentottantacinqe (785) pagine con più
di quattrocento (400) fotografie, la cui tiratura di soli trenta esemplari autenticati
la rende ancor più preziosa. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Il perché di questa pubblicazione è
semplice, essa finalmente spiega il pensiero di Macedonio attraverso l’arte e, nel
farlo, mette i puntini sulle “i” della storia. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Un libro cui il mondo dell’arte sentiva il
bisogno, considerando che Macedonio da giovane a difesa della sua privacy,
eresse un’impenetrabile barriera intellettiva che senza darlo a vedere,
lasciava fuori l’umanità intera; cosa che rese quasi impossibile scrivere su di
lui. Visse così nel mondo, discosto ma partecipe e osservandone lo scorrere
quotidiano coglieva spunti per le opere. Mia madre ed io stesso, vicini al suo
lavoro, fummo gli unici a conoscerlo a fondo; non fu così per mia sorella e mio
fratello che ebbero interessi differenti… figuriamoci poi gli estranei alla
famiglia. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Per questa ragione ieri, attraverso la
carta stampata, oggi attraverso l’informatica, si conosce un Macedonio snaturato
da sedicenti memorie storiche i cui riporti non vanno oltre un comune “sentito
dire”, cui si aggiunge il personale “presumere”. Espressione di un copia e
incolla intellettuale di cui il lettore, non conoscendo il vero, non può che
annuire. A questo proposito la Corte di Cassazione il 9 marzo 2006 esprime <i>l’obbligo di esaminare, controllare e
verificare quanto è oggetto della narrativa al fine di vincere ogni dubbio, non
essendo sufficiente l’affidamento riposto in buona fede</i>… cosa mai eseguita
da nessuno. Resta inteso, come soffuso panorama di fondo, che quanti scrissero
su Macedonio, non lo fecero per la storia ma, per illuminare i propri
interessi. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Fin dagli anni ’70 mio padre mi dettava gli
altrui errori… ne ho aggiunto altri.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Poco più di venti anni dopo la sua
scomparsa e come il solito per un personale interesse, mia sorella iniziò a
interessarsi alle opere del padre pag. 742, de: “<i>Il grande libro</i>…” ma, non conoscendo i fatti, richiese informazioni
di giro e senza valutarne l’esattezza, pubblica poi in internet una lista della
spesa che tutto fa tranne che spiegare Macedonio… Ecco l’importanza di questo
libro.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Finita mia madre, la signora Giuseppina
Garofalo in Macedonio, sono rimasto io soltanto al mondo a conoscere per filo e
per segno mio padre! Così per ragione o per forza mi sono assunto la
responsabilità della sua memoria: per le
sue opere, per le sue filosofie e per quant’altro compose la sua vita. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Affermo questo mio ruolo intellettuale, attraverso
il “Grande libro…” non per presunzione, se lo fosse sarebbe smontabile dai
fatti riportati dalla storia, mentre è “Il grande libro…” che smonta i tanti
falsi ideologici di chi scrisse malamente di lui. Cosa cui bisogna farsene una ragione… piaccia
o no! <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Macedonio fu un faro nel mondo della
cultura attraverso la ceramica, tanto che concettualmente diede modo alle
intelligenze napoletane del dopoguerra di passare per la sua casa studio. Vi
sostò perfino il trasvolatore del polo nord, Umberto Nobile al ritorno dalla
Russia, come riporto ne: “Il grande libro…”. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">La nostra era una
casa fuori dal tempo, in Antignano, cui ricorderemo tre stanze con giardino,
dove dal 1936 al 1986 un uomo dall’aspetto modesto e dall’ascetica calma,
lavorò e visse insieme alla sua famiglia, perseguendo un unico fine: creare dei
pezzi di paradiso in terra con la ceramica. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Chi visse a quel tempo, ebbe l’opportunità
di godere del giardino incantato, in cui nella bella stagione dava forma ai
suoi pensieri con l’argilla e il fuoco. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">È questo il ricordo più bello che conservo
della famiglia in cui sono nato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Dai lontani anni ’70, mio padre coadiuvato
da mia madre mi dettava i significati delle sue opere. L’intenzione era di
pubblicarli, cosa che non riuscì prima di adesso, le cui pagine non vogliono
essere un catalogo o peggio un memoriale, ma l’espressione delle sue filosofie lette
attraverso le opere. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Già in quest’assaggio si apprendono cose
mai intese, come il perché volle realizzare grandi opere per l’architettura… cosa
facile conoscendo i fatti. Da giovane Macedonio volendo dipingere e avendo
bisogno di lavorare, chiese a uno dei grandi decoratori vissuto a Napoli,
Arnaldo De Lisio se poteva fargli da mentore mentre lavorava per lui. Così, decorando
i grandi spazi architettonici e conoscendo la duttilità della ceramica fu
facile unire le due discipline creando opere da inserire nelle architetture, </span><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Pag. 32 de: “<i>Il grande libro</i>…”.</span><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;"> <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Chi era Macedonio… è questa una domanda
difficile, tanto che nel presentarlo alla storia e a voi, oggi attraverso
quanto egli stesso volle che scrivessi, devo per forza riferire ciò che tenne
celato, iniziando dai suoi natali, avvenuti in una famiglia di benestanti
laureati, concetto che prima e a cavallo
delle due guerre aveva una valenza molto ma molto diversa dall’odierno
significato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Tuttavia, queste cose bene o male sono
trapelate alla storia, quel che proprio non si sa, è la singolare genia, tanto
lunga da perdersi nella notte dei tempi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Eventi peculiari emergono, meravigliandoci,
come ad esempio, il motivo per cui nacque il sostantivo “<i>eretico</i>”, (</span><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 10.0pt;">avvenimento
riportato in ogni buona enciclopedia</span><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">). <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">A questo proposito dovete sapere che Eretico
Macedonio progenitore del ceppo Macedonio visse nel terzo secolo e fu un peculiare
personaggio che negò la santità dello Spirito Santo riducendolo al grado di
angelo messaggero.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Interrogativo che fu da lui stesso portato dinanzi
al Papa… <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Circostanza che dà l’idea di quanto
“potere” avesse quest’uomo, considerando che se oggi si sollevasse lo stesso
quesito, difficilmente si sarebbe ascoltati… <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">La Chiesa naturalmente non potè controbattere
l’astrazione, essendo un concetto teologico e non un avvenimento terreno, anche
se questo “atto di fede” compiuto da Eretico Macedonio provocò ampie fratture
nel tessuto ecclesiale. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Si vennero così a creare scuole di pensiero
tanto forti da portare l’interrogativo al Concilio di Costantinopoli tenutosi nel
381.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">La Chiesa, nella sua infinita bontà, ancora
una volta poté solo prendere atto della sostanza, non avendo termini di
contrasto da contrapporre.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Tuttavia, sapendo noi per altre e più
contemporanee vie che il potere non permette mai di far vincere altri se non se
stesso, comprendiamo che quest’inalienabile principio, eloquio e scuola di vita
per la Chiesa, fu la maniera sottile e pratica di tramutare il nome dell’avo
nell’attuale significato encomiastico, trasformandolo da nome proprio di
persona: “Eretico”, in sostantivo dal diverso valore attributivo. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Fu l’unica possibilità a disposizione del
Concilio di Costantinopoli per rendere manifesto il proprio potere… disputa che
non si è mai chiusa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">In tempi più recenti, verso la fine del
1200, la storia riporta i Macedonio legati alla Corte di Svezia durante il
regnare di Re Ladislao, di cui un ramo in un ampio giro danubiano scese verso
lo stivale, stabilizzandosi precisamente nel 1308 all’ombra della corte
Angioina, durante il regno di Carlo Roberto del Casato di Napoli. Un altro ramo
dei Macedonio salì verso la Russia dove
tempo dopo, al suo posto volle un Romanoff sul trono di tutte le Russie … solo
per pigrizia… Episodi che hanno un valore familiare, considerando che verso la fine
degli anni cinquanta, i documenti araldici, furono bruciati dallo stesso
Macedonio, mio padre, durante un breve ma intenso attacco antimonarchico,
subito sedato e mai più ripetutosi, come riporto ne “Il grande libro…”.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Meno male che parte della documentazione fu
in precedenza trascritta da una <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">zia materna: zia Nanà, per una sua ricerca.
Da qui la certezza dei fatti i cui i documenti araldici per discendenza
attribuivano al nonno il principato di…, seguito da una sequela di nomi
dell’Europa danubiana, da tempo decaduti, anche se quanto rimaneva nel ricordo
araldico era stato bruciato. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Ricordi di famiglia fino a ora sconosciuti
ai più che pubblico soltanto per offrire un quadro di quest’artista del ‘900
napoletano, iniziando dalle origini. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Fatti, curiosità, indiscrezioni, eventi che
Macedonio stesso volle tenere nascosti, come lo svolgersi della sua stessa vita
ma che fu ugualmente scritta da quanti presumevano di conoscerne i perché
legati alle opere e a Macedonio. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Cosa che non accade ne: “Il grande libro…”,
essendo raccontato dallo stesso Macedonio e so per certo che non mentì su se
stesso… i suoi concetti in seguito furono da me arricchiti di comuni ricordi ma
senza inquinarne il pensiero. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Giuseppe Macedonio, mio padre, era tanto
saggio da apparire modesto. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Uomo equilibrato, lontano dall’effimera notorietà
salottiera, pag. 552, lo ricordo vestito con abiti confortevoli, incurante
delle mode, incredibilmente distratto perché concentrato sul modo di realizzare
intellettualmente l’opera del momento, i cui concetti, sono sotto un lucido
strato di smalto dov’è sempre possibile leggerne la complessa filosofia
descrittiva se si sa farlo. Per questa ragione, ho messo a punto con successo
un Codice, che ho chiamato “Codice Macedonio”
esso decifra il significato delle
sue opere, senza dare possibilità di contaminazione intellettuale… inserito
nella pubblicazione. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">S’insinuò che Macedonio fosse un artigiano,
se pur evoluto… gli incauti non tennero conto o non conoscevano il significato
dell’espressione “<i>Artigiano evoluto” </i>secondo
il concetto dell’ingegner Stefano Brum, altrimenti avrebbero taciuto. Si dice
che <i>la via per l’inferno sia lastricata
di buone intenzioni</i>… è vero, poiché l’ingegnere<i> </i>negli anni cinquanta a una prima esposizione in favore degli
artigiani della ceramica, del vetro e del ferro, pronunciò un auspicio che in
seguito assunse un significato culturalmente irriguardoso. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">In sintesi egli esternò due auguri, il primo
testualmente dice</span><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">: “<i>la
valorizzazione della figura dell’artigiano deve essere distinta dall’operaio
industriale e avvicinato al vero e proprio artista…</i>” omettendo che per
volontà di Dio e della Nazione, non per colpa degli artigiani, questi provenendo
da un passato tremendamente incolto oramai dimenticato, non potevano evolversi per
“<i>avvicinarsi alla figura dell’artista”. </i>Ricordando </span><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">che, all’epoca beata la terza
elementare era titolo di studio finito e non tutti l’avevano… tanto che per
rimediare fu istituita una trasmissione televisiva: “<i>Non è mai troppo tardi</i>”. </span><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Ragione per cui l’infelice
frase dell’ing. Brum assunse e mantenne il valore etico di un olocausto morale verso
gli artigiani creativi. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">L’ingegnere fu
parte attiva di quella politica che indirizzava l’artigiano verso
manifestazioni volute dallo Stato nel tentativo di risollevarne le sorti, le
idee e i mercati. Era questo il motivo per cui nacquero le esposizioni artigiane,
anche se subito si provvide a svilirne il fine fino a modificarli in concorsi…
ma in realtà cosa vinceva il più bravo degli artigiani?… l’essere usato a sua
insaputa!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Tuttavia, questi
eventi ebbero un grande successo, soprattutto perché apportavano benessere agli
organizzatori che a loro volta esistevano solo per accontentare l’onorevole di
turno… Come si dice: Cicero pro domo suo o, se si vuole, organizzazioni
all’italiana, ancora oggi, in alti campi, molto sentite.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">La seconda frase
dell’ingegner Brum d’interesse per queste pagine, è ne: “<i>Il grande libro</i>…”, per non prendere spazio, avendo voi compreso
l’antifona. </span><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Chi in quel tempo s’interessava al mondo
della ceramica non ebbe interesse a svelare la vera faccia delle manifestazioni
pro artigiani ma anzi, le appoggiava nei propri scritti, cercando in esse possibilità
di ricavo… se pur morali. Questi eroi non ebbero interesse a mostrare cosa
avveniva del concetto artigiano, comprendendo noi che in quest’ampio pensiero
c’era anche Macedonio. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Allo stesso controverso modo si legge del
“periodo vietrese” che negli appunti di Macedonio diventa un racconto logico e
lineare di grande bellezza. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Si sfata la realtà di Macedonio e piuttosto
che attribuirgli il dovuto culturale di pittore che al dipingere aggiunse il volume
della ceramica, si tace! Di questo non si scrisse mai… Si scrisse di scultore,
di poeta, di Maiolicaro, finanche di musicista ma, mai di ceramista e tanto
meno di ceramista dalle tradizioni pittoriche. Ecco cosa dice lo stesso
Macedonio in un’intervista rilasciata al “Corriere del Vomero” nell’aprile del
1978: </span><span style="background: white; font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">«<i>Ho guardato alla ceramica come
a un fatto di antica pittura, cosicché il supporto plastico è stato un mezzo su
cui poggiare la pittura. Ed ho guardato alla pittura così come la guardavano
nel Rinascimento, come elemento di colore nella casa dell'uomo, necessario alla
fantasia</i><i>»…omissis …«così come abbiamo un segno che indica la
parola, allo stesso modo abbiamo dei segni che indicano sentimenti»… <o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Macedonio credeva in quella democrazia
greca che rafforzata da una blanda opinione cattolica influì nel suo concetto d’uguaglianza
culturale del lavoro che infimo o di pregio, aveva per la società civile uguali
valenze, poiché l’uno non può fare a meno dell’altro… non però nella cultura. Avendo
esposto per ben due volte, a manifestazioni artigiane, una in svizzera nel
1936, e la seconda al concorso di Faenza del 1942, per pari condizioni se
invitato a mostre collettive, partecipava senza fare scelte. Era cosciente della
dannosa inutilità di questi eventi, sapendo che il loro nobile fine in favore
degli artigiani da subito si era trasformato in un’inapplicata teoria. Così i
suoi principi etici di equità democratica davano a tutte loro la stessa valenza
morale, fossero esse di carattere Nazionale, Regionale, Cittadine o ecclesiale
e accettando indifferentemente ogni invito, esprimeva nel gesto un profondo
principio democratico ed etico, scevro da ragioni politiche o ideologiche. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Le opere di Macedonio esprimendo filosofie esistenziali
davano corpo ai suoi pensieri. All’esposizione del 1950 in Napoli. ad es., una
delle opere presentate comunicava il suo dissenso verso le manifestazioni
stesse, cosa che si comprende perfino attraverso il titolo: “<i>P</i></span><i><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">agamento del tributo,
date a Cesare quel che è di Cesare”. </span></i><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Vincitrice su tutte le opere esposte e che insieme
ad altre due, fu acquistata dal Brooklyn Museum di New York… con grande invidia
di chi ambiva vincere, come se l’evento fosse una gara sportiva… non capendo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Sono queste alcune delle ragioni per cui Macedonio
non può essere considerato un artigiano, indipendentemente dal valore intellettuale
delle sue opere. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Chi scrisse senza
conoscere i fatti, tacque perfino sulle ragioni per cui nacque la società: “<i>I due fornaciari</i>”, connubio di Vetere e Macedonio.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Non si disse che Vetere forzò il suo
ingresso societario come “Socio di portafoglio”, sperando in un ricavo
succulento… in questo, aimè, sbagliò il tempo, per via della guerra già in atto
che chiudendo i mercati non diede modo di arricchirsi. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Non si disse che produceva solo Macedonio… anche
se a suffragio, la storia riporta che non esistono opere in ceramica di Vetere
ma solo di Macedonio se pur di solito a firma societaria. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Si tace sulla
grande disperazione di Vetere nel cercare con tenacia di recuperare a ogni
costo l’investimento fatto, come si tace sulla totale mancanza di produzioni
commerciali… è possibile che non né esiste più neanche una? Certamente sì, non essendo
mai esistite! Tuttavia si miscela il concetto artigiano alle opere uniche e ai monotipi
prodotti da Macedonio. Si omette la storia, si omette il significato della
nascita di una Società, si omette il perché due persone vollero unire gli
sforzi in un concetto comune. Ricordando che le uniche vere produzioni artigiane
de “<i>I due fornaciari</i>” furono i
tazzoni da caffè per la Red Cross, 1944, ’46, tornite in quel frangente da
Riparini e da Rovinolo, mentre il manico fu montato dai Pinto, come la
smaltatura e la cottura; i cui proventi servirono per restituire a Vetere
quanto aveva investito nella società e finalmente scioglierla. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Nel 1942, i mercati chiudevano e Macedonio per
bisogno, s’impiegò come disegnatore all’Alfa Romeo ma… dopo tre mesi fu
licenziato per “<i>scarsa aderenza alle
ideologie fasciste</i>”. Cosa che accadeva nello stesso periodo in cui riceveva
dalle mani del Duce il più ambito premio Italiano per la ceramica… di cui la
Società “i Due Fornaciari” poco c’entrava. Più di Vetere che non vedeva di buon
occhio questa perdita di tempo infruttifera, c’entrò lo scultore Mazzullo,
chiamato da Stella, Buccafusca e Cocchia, Soci del “Circolo degli Artisti” del
Vomero, per salvaguardare i loro interessi politici, non per altro. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Non si dice che Stella fu un falso ceramista,
anzi lo s’inneggia a futurista… cosa vera soltanto per il lato politico che
interessò la ceramica, i cui fatti mi furono raccontati dallo stesso Capitano
Stella al Centro Sperimentale Ceramica… Tutto riportato ne: <i>Il grande libro</i>…<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Dai suoi diciannove anni, macedonio</span><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;"> alla biblioteca
Nazionale studiava le innovative filosofie costruttive e da uomo eticamente
corretto scartò la <i>Bauhaus</i>, poiché negli
oggetti d’uso comune, questa corrente continuava un’antica tradizione in cui
l’architetto era e rimaneva (la mente) mentre l’artigiano continuava a essere (il
braccio), ripetendo l’eterno rito di “<i>padrone
e sotto</i>”. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Scelse a modello la <i>gestalt</i>, considerandola una filosofia più democraticamente aperta,
giacché offriva a chiunque ne avesse le capacità, la possibilità di disegnare
oggetti superlativi, la cui realizzazione meccanica su larga scala aveva un
costo popolare… Cosa che mancava all’oggettistica della Bauhaus. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Macedonio nacque alla via Torrione S.
Martino al Vomero, al primo piano di un dignitoso quartino il cui pianerottolo
era condiviso con un’altra famiglia i Garofalo. Dovete sapere che il bis nonno dei
Garofalo era nientemeno che il comandante delle guardie Borboniche di Palazzo
Reale. Lo fu fino alla disfatta di Francesco II di Borbone per via della
risoluzione dei debiti torinesi, adempiuti da Cavour, Garibaldi, Vittorio
Emanuele. Un classico all’italiana che abbracciò la scusa di un’unità d’Italia per
arraffare… tanto che lo stesso Vittorio Emanuele III scese fino a Teano per
farsi consegnare l’Italia, da Garibaldi… Famiglia che avrà un ruolo
fondamentale nella vita di Giuseppe. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">La madre di Macedonio, la signora Eugenia
Porzio, mia nonna, di cui ne porto il nome al maschile, era casalinga, come
d’uso a quel tempo e </span><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">osservando quel
momento lontano attraverso la nebbia del tempo, si può scorgere quella bella
signora che sarà mia nonna e che non ho mai conosciuto, impegnata nel parto di
Giuseppe, mio padre, ragione per non disturbarla oltre. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">In quel frangente, oltre alla levatrice, fu
assistita dai vicini della porta accanto; i Garofalo. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Avendo anticipato seppur in breve vecchie
storie d’interesse, rimane ora l’oroscopo natale di Macedonio. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Giuseppe Macedonio, nasce il 25 settembre
del 1906, di segno zodiacale “<i>Bilancia</i>”
fu il terzogenito della famiglia, con il nome del nonno materno poiché il
primogenito portò il nome del nonno, paterno, Michele, la sorella secondogenita,
prese il nome della nonna materna,
Letizia, a Macedonio fu dato il nome del nonno materno Giuseppe.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Ho raccontato eventi poco noti o osservati secondo
la prospettiva storica di Macedonio certo che almeno lui non menta su se stesso,
conoscendo i fatti, anche se maggior soddisfazione si ricaverà dalla lettura
del libro a lui dedicato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">Sperando di non aver annoiato con questa
breve anticipazione, termino qui la presentazione di mio padre, massimo
ceramista del ‘900, sperando apra a possibilità discorsive, le uniche che
possano in parte eliminare il marciume intellettivo di quanto si è mal scritto
su Macedonio… ma altresì convinto ci sarà sempre qualcuno a falsare la storia,
secondo i propri interessi, pag. 748, de </span><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">“<i>Il grande libro</i>…”. </span><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;"> <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;">In ogni caso sono fiero di aver iniziato insieme
con sempre più persone a rimuovere le altrui buone intenzioni dalla via per
l’inferno di quanti hanno contribuito a lastricarla.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12.0pt;"> Per suo padre Giuseppe,</span><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 12pt;"> </span><b><i><span style="line-height: 18.4px;">Eugenio Macedonio</span></i></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcPWOk0ujkWGdTfHHCTDTLUdrJ-DFOwXOfBlBH_yoVl5MODYpI1LNsZrcpYSCS5kanCM_vHJwAs4XT0Ljzwe62eUTXCJljFBpEw5aiQobS6AIDr6l3O38Ee6avNJ1SzxFSxxpO8TuhAB-n/s1600/177b%252C+Fregi+Tipografici..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcPWOk0ujkWGdTfHHCTDTLUdrJ-DFOwXOfBlBH_yoVl5MODYpI1LNsZrcpYSCS5kanCM_vHJwAs4XT0Ljzwe62eUTXCJljFBpEw5aiQobS6AIDr6l3O38Ee6avNJ1SzxFSxxpO8TuhAB-n/s200/177b%252C+Fregi+Tipografici..JPG" /></a></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #990000; font-size: large;">I libri dalla fonte certa pubblicati su Giuseppe Macedonio .</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;"><br /></span></span></b></span></i><span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;"> </span></span></b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394; font-weight: bold;">TITOLO:</span><span style="color: #3d85c6; font-weight: bold;"> </span><span style="color: #990000; font-weight: bold;">ERRATA CORRIGE.</span><span style="color: #990000;"><b> Documento a corso legale per la correzione delle inesattezze riportate nel catalogo "</b><i>Giuseppe Macedonio scultore Maiolicaro</i><b>".</b></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="color: #990000;"><br /></span></span></b></span></span><span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;">AUTORE:</span><span style="color: #0b5394;"> </span><span style="color: #990000;">Macedonio Eugenio.</span></span></b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;"><br /></span></span></b></span></span><span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;">PUBBLICAZIONE:</span><span style="color: #0b5394;"> </span><span style="color: #990000;">a cura dell'autore; edito nel 2011 e distribuito gratuitamente fino a esaurimento.</span></span></b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;">FORMATO:</span><span style="color: #0b5394;"> </span><span style="color: #990000;">80 pagine; 21 cm.</span></span></b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;"><br /></span></span></b></span></span><span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;">DOVE SI TROVA:</span></span></b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;"> </span></span></b></span></span><b style="text-align: center;"><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;">Presso l'autore,</span><span style="color: #990000;"> eumacedonio@libero.it.</span></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="color: #990000;"> </span><span style="color: #0b5394;">Presso La</span><span style="color: #990000;"> Sovrintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico e etnoantropologico.</span></span></b></span></span><b style="text-align: center;"><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;"><span style="color: #990000;"> </span></span></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b style="text-align: center;"><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;"><span style="color: #0b5394;"><span style="color: #0b5394;"> </span></span></span></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b style="text-align: center;"><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;"><span style="color: #0b5394;"><span style="color: #0b5394;"> Presso il </span><span style="color: #990000;">Brooklyn Museum, New York, U.S.A.</span></span></span></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b style="text-align: center;"><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;"><span style="color: #0b5394;"><span style="color: #990000;"><br /></span></span></span></span></b><span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;"><span style="background-color: white; color: #990000;"> </span><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;"> Presso</span></span><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;"> il</span><span style="color: #990000;"> Centro Studi filosofici via Monte di Dio, 14. </span></span></span></span></b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="color: #990000;"><br /></span></span></b></span></span><span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;"><span style="color: #990000;"> </span><span style="color: #0b5394;"> Presso la </span></span></span></b></span></span><span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;"><span style="color: #990000;"> </span></span></span></b></span></span><span style="color: #990000;"><b style="text-align: center;"><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;">Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III </span></span></b><b style="text-align: center;"><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;">:</span><span style="color: #0b5394;"> </span></span></b><b style="text-align: center;"><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;">IT\\ICCU\NAP\0533799.</span></span></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #990000;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcPWOk0ujkWGdTfHHCTDTLUdrJ-DFOwXOfBlBH_yoVl5MODYpI1LNsZrcpYSCS5kanCM_vHJwAs4XT0Ljzwe62eUTXCJljFBpEw5aiQobS6AIDr6l3O38Ee6avNJ1SzxFSxxpO8TuhAB-n/s1600/177b%252C+Fregi+Tipografici..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: #990000;"><img border="0" height="30" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcPWOk0ujkWGdTfHHCTDTLUdrJ-DFOwXOfBlBH_yoVl5MODYpI1LNsZrcpYSCS5kanCM_vHJwAs4XT0Ljzwe62eUTXCJljFBpEw5aiQobS6AIDr6l3O38Ee6avNJ1SzxFSxxpO8TuhAB-n/s200/177b%252C+Fregi+Tipografici..JPG" width="200" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="background-color: white; color: red;"><span style="color: #0b5394;">TITOLO:</span><span style="color: #0b5394;"> </span></span></span></b></span></span><b style="text-align: center;"><span style="background-color: white;"><span style="background-color: white; color: #990000;"><span style="color: red;">Il grande libro su Giuseppe Macedonio, </span><span style="color: #990000;">dagli appunti del massimo ceramista del '900, viaggio attraverso la sua memoria e le opere.</span></span></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="color: #990000;"><br /></span></span></b></span></span><span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="background-color: white; color: #0b5394;">AUTORE:</span><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;"> </span><span style="color: #990000;">Macedonio Eugenio.</span></span></span></b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;"><br /></span></span></b></span></span><span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;">PUBBLICAZIONE:</span><span style="color: #0b5394;"> </span><span style="color: #990000;">a cura dell'autore; edito nel marzo 2016.</span></span></b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;"><br /></span></span></b></span></span><span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;">FORMATO:</span><span style="color: #0b5394;"> </span><span style="color: #990000;">785 pagine; 450 fotografie; 21 cm. con custodia ad astuccio.</span></span></b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;"><br /></span></span></b></span></span><span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;">DOVE SI TROVA:</span><span style="color: #0b5394;"> </span><span style="color: #990000;">in attesa di presentazione</span></span></b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><span style="color: black;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;"> </span></span></b></span></span><b style="color: black;"><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;">Presso l'autore,</span><span style="color: #990000;"> eumacedonio@libero.it.</span></span></b></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b style="color: black;"><span style="background-color: white;"><span style="color: #990000;"><br /></span></span></b></span></span><span style="text-align: center;"><span style="color: red;"><b><span style="background-color: white;"><span style="color: #0b5394;"><span style="color: #990000;"> </span><span style="color: #0b5394;">Presso la </span></span></span></b></span></span><b style="color: #990000; text-align: center;">Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III </b><b style="color: #990000; text-align: center;">: </b><b style="text-align: center;"><span style="color: #cc0000;"><u>Non ancora disponibile al pubblico.</u></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b style="text-align: center;"><span style="color: #cc0000;"><u><br /></u></span></b><b style="text-align: center;"><span style="color: #0b5394;"> Presso l'</span></b><b style="color: #990000; text-align: center;"> Istituto di Cultura Mario Melenzio, Sant'Agata de' Goti (BN) </b></div>
<span style="font-size: large;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<b style="color: #990000; text-align: center;"> Collocazione M738 (6).</b></div>
<div>
<b style="color: #990000; text-align: center;"><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
</div>
</div>
Giuseppe Macedoniohttp://www.blogger.com/profile/13262252621159309082noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-424207202724054773.post-13830116095579569542016-01-14T00:08:00.005-08:002016-09-27T09:42:51.006-07:00Alcune delle grandi ceramiche per l'architettura per le quali è conosciuto Giuseppe Macedonio<div style="text-align: center;">
<br />
<div>
<div align="center" class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="color: blue; font-family: "arial" , "sans-serif"; font-size: 14pt;">Alcuni esempi di ceramiche inserite nelle architettura, le cui dimensioni e la manifestazione filosofica del racconto dato dalle immagini pittoriche e di sbalzo le rendono ragione intellettuale di questo artista del ‘900.<o:p></o:p></span></div>
</div>
<div style="text-align: start;">
<br /></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhD4k2FXJn1BK_RF71WFz9smooLRhK15p8iHulD386D8U8kKLfbIape0LC_Qqc7tjje8EvP_AOPXSQUvlEs_uUqSkYn4hweZBfkMUlNAhFFaizhkTY4W4JtUjQwG3rK5E7-ud9oMU2RBbcX/s1600/00%252C+Sovracoperta%252C+o+copertina.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="464" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhD4k2FXJn1BK_RF71WFz9smooLRhK15p8iHulD386D8U8kKLfbIape0LC_Qqc7tjje8EvP_AOPXSQUvlEs_uUqSkYn4hweZBfkMUlNAhFFaizhkTY4W4JtUjQwG3rK5E7-ud9oMU2RBbcX/s640/00%252C+Sovracoperta%252C+o+copertina.JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="font-size: 12.8px; text-align: center;">Macedonio al lavoro nel giardino incantato</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: start;">
<br /></div>
<div style="text-align: start;">
<br /></div>
<div style="text-align: start;">
<span style="color: #0b5394; font-size: large;"><br /></span><span style="color: #0b5394; font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: start;">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div align="right" class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif; font-size: 16pt;">Da "Il grande libro... </span><span style="color: #0070c0; font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 16.0pt;">La casa fuori dal tempo e le opere perdute.<o:p></o:p></span></div>
<div align="right" class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;">
<i><span style="color: #0070c0; font-size: 10.0pt;">Dove si disquisisce sulla sua casa
studio</span></i><span style="color: #0070c0; font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 10.0pt;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Concettualmente, il mondo della cultura napoletana del
dopoguerra passò per casa Macedonio. Perfino il trasvolatore del polo nord,
Umberto Nobile, vi sostò. <o:p></o:p></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Una casa fuori dal tempo, cui ricorderemo tre stanze con
giardino, dove dal 1936 al 1986 un uomo dall’aspetto modesto e dall’ascetica
calma, lavorò e visse insieme alla sua famiglia, sbattuto dagli eventi, senza
mai desistere, perseguendo un solo unico fine: creare dei pezzi di paradiso in
terra attraverso il suo pensiero le cui mani avevano l’abilità di trasformare
in ceramica. Chi visse in quel tempo ebbe l’opportunità di godere del giardino
incantato osservando Macedonio dar forma ai suoi pensieri attraverso
l’argilla e il fuoco. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
È il ricordo più bello che conservo della famiglia in cui
sono nato ...<o:p></o:p></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmUDvOe9VnPF0fMExChrV9zONhV08wlrkf3lKai3NOoGtq1ECCiDZ78S3Abi_yootG4DHttGW9LyiemfIqq2t86kwri-leYaakEFv7Hqy79_NPqKLUCnAyimzhWzu3_TtViodYxuOKpu0P/s1600/3%252C+1906%252CCarta+del+cielo+di+Macedonio.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="307" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmUDvOe9VnPF0fMExChrV9zONhV08wlrkf3lKai3NOoGtq1ECCiDZ78S3Abi_yootG4DHttGW9LyiemfIqq2t86kwri-leYaakEFv7Hqy79_NPqKLUCnAyimzhWzu3_TtViodYxuOKpu0P/s320/3%252C+1906%252CCarta+del+cielo+di+Macedonio.JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Quadro astrale di Giuseppe Macedonio</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
...Molte sue realizzazioni, per forza maggiore sono state tralasciate,
come quelle poste in case private di cui non c’è traccia fotografica o ricordo,
oppure di altre, distrutte dalla mano dell’uomo. Cosa che se si considera da un
positivo punto di vista, lascia spazio a successive ricerche e attribuzioni,
adatte ad arricchirne la storia. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Personalmente ricordo l’ubicazione di molte sue opere di cui per mancanza di fotografie si è perso il ricordo, come ad esempio la cappa di un finto camino, eseguito nel 1951 per un
appartamento di via L. San Felice; oppure un’opera eseguita nei primi anni
sessanta nell'appartamento del pittore Miraglia, al Parco Comola Ricci. oppure come la
fontana astratta in via L. Giordano, ora murata. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Molte opere sono sfuggite persino al
ricordo dello stesso Macedonio, per cui... </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Le opere realizzate per appartamenti
patrizi napoletani furono assai ingenti, considerando che tra il 1946 e il 1980, era un privilegio
possedere una sua opera.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In un calcolo approssimato per difetto, risultano essere molto più di un paio di centinaia, tra quelle sfuggite alla macchina
fotografica e al ricordo: vasi, centri tavola, fontane, piastrelle sbalzate o dipinte,
e quant'altro produsse generosamente a cominciare dal 1936, anche se la fragilità stessa della materia contribuì a
distruggerle involontariamente. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sono queste opere affondate nel
mare della vita di cui si è persa memoria ma in cui tuttavia è stato solo il ricordo a perdesi al momento, non la
consapevolezza della loro esistenza. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ragione per cui auspico che in futuro capaci menti porteranno alla
luce quest’immensa ricchezza dimenticata, rendendola patrimonio dell’umanità,
almeno nella loro espressione filosofica che altro non è se non il pensiero
stesso di Giuseppe Macedonio, ceramista in Napoli, per il mondo. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9I0vSGg-RozWmzRUVRjD8VBI3SKSVQ7-VPwE2kr6sss-z_R9DSf8nHjrWqDeCAtfqG8L5tlkDftDXgfIsrHOL4dv-zY9r4AabojqT3qq7Xcmf0-TwbalBgfK-UsfWsFSiBE0pxn5JeG2Z/s1600/32%252C+1946+%252C+prima+opera+arch%252C+arch.+Gino+avena%252C+via+A+Falcone+..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9I0vSGg-RozWmzRUVRjD8VBI3SKSVQ7-VPwE2kr6sss-z_R9DSf8nHjrWqDeCAtfqG8L5tlkDftDXgfIsrHOL4dv-zY9r4AabojqT3qq7Xcmf0-TwbalBgfK-UsfWsFSiBE0pxn5JeG2Z/s400/32%252C+1946+%252C+prima+opera+arch%252C+arch.+Gino+avena%252C+via+A+Falcone+..JPG" width="297" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1946, prima opera architettonica di Macedonio,<br />
via A. Falcone, Napoli. </td></tr>
</tbody></table>
<span style="color: blue; font-family: "arial" , "sans-serif"; font-size: 16pt;"></span><br />
<br />
<br />
<span style="color: blue; font-family: "arial" , "sans-serif"; font-size: 16pt;"></span>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnUt9YN4K5vlodIY1zJJgvPDPToVXf4jqJMCujiZ9Bm3DqopRAnPFkfwknQwJQxOQCb1AfBk1xo7ybzrycPDGx2-KYjtYOLhyphenhyphenNTHz98mNJdNGld_inwH1vT3zOIOFTrDUwf-azXUbf5FbY/s1600/33%252C+1946%252C+Prima+opera%252C+arch.+Gino+Avena%252C+particolare.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnUt9YN4K5vlodIY1zJJgvPDPToVXf4jqJMCujiZ9Bm3DqopRAnPFkfwknQwJQxOQCb1AfBk1xo7ybzrycPDGx2-KYjtYOLhyphenhyphenNTHz98mNJdNGld_inwH1vT3zOIOFTrDUwf-azXUbf5FbY/s400/33%252C+1946%252C+Prima+opera%252C+arch.+Gino+Avena%252C+particolare.JPG" width="312" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1946, Particolare prima opera, <br />
via A. Falcone, Napoli.<br />
<br />
<br /></td></tr>
</tbody></table>
<span style="color: blue; font-family: "arial" , "sans-serif"; font-size: 16pt;"></span><span style="color: #0b5394; font-family: "oranda cn bt" , serif; font-size: large; text-align: justify;">Altre ceramiche per l'arechitettura di Giuseppe Macedonio</span><span style="color: #0b5394; font-family: "oranda cn bt" , serif; font-size: large; text-align: justify;">.</span><br />
<span style="color: #0b5394; font-family: "oranda cn bt" , serif; font-size: large; text-align: justify;"><br /></span>
<br />
<span style="color: blue; font-family: "arial" , "sans-serif"; font-size: 16pt;"></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;">In via Mario fiore a Napoli, nel 1948, <br />
Portale, Corridoio con fioriere, Alzate di scale, Androne con decorazioni e Fontana con tritoni.<br />
<br />
<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivcIJoeztbh2GsTK5FYUzdzACkKWnoez_r4bX6H2U8RlRVhzlVCAatX6-xnWThBAIbu22xO4ZszdInxJlP2r_h-TGme8USKfZqUyMS7JVaWHpY7KbEEh3eytOigDvn-fUmZMdiOg-B92oE/s1600/36%252C+1948%252C+Portale+in+via+M.+Fiore%252C+arch.+Gino+Avena..JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="450" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivcIJoeztbh2GsTK5FYUzdzACkKWnoez_r4bX6H2U8RlRVhzlVCAatX6-xnWThBAIbu22xO4ZszdInxJlP2r_h-TGme8USKfZqUyMS7JVaWHpY7KbEEh3eytOigDvn-fUmZMdiOg-B92oE/s640/36%252C+1948%252C+Portale+in+via+M.+Fiore%252C+arch.+Gino+Avena..JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1948, via M Fiore, Napoli, Portale .<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT4nBNXgHff02L8oUesmlZ2n-yNwfajyF4vMAQUnjVBah82p5UhOruQPwPQC6o3GFmXVh0nMBD7_hlGvZHRrsS4Uy2Cq64k_OIn8uoIXWTZXGtUceQSptY3eGZw-25RN0JpI4-IoWEb6Ek/s1600/39%252C+1948%252C+via+M+Fiore%252C+pre+Androne%252C+arch.+Gino+Avena..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT4nBNXgHff02L8oUesmlZ2n-yNwfajyF4vMAQUnjVBah82p5UhOruQPwPQC6o3GFmXVh0nMBD7_hlGvZHRrsS4Uy2Cq64k_OIn8uoIXWTZXGtUceQSptY3eGZw-25RN0JpI4-IoWEb6Ek/s400/39%252C+1948%252C+via+M+Fiore%252C+pre+Androne%252C+arch.+Gino+Avena..JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="font-size: 12.8px;"><div style="font-size: 12.8px;">
1948, <span style="font-size: 12.8px;"> via M. Fiore, Napoli ingresso con fioriere e alzate di scale.</span></div>
<div style="font-size: 12.8px;">
<br /></div>
<div style="font-size: 12.8px;">
<br /></div>
</td></tr>
</tbody></table>
<br /></td></tr>
</tbody></table>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUpQVYqy6vA3mxt2Yr-KomjQhHGkphwBUAxjS8gYoKUj-EdFpH4TksIQPCnRd5DnmWJaRR4rdLHqbuCfse0-HjCXLM2SpwaKEGtOnPf0j_Z2Z4hRiUdArLoc89Bm55H8EqcpKl_pGYnjwQ/s1600/41%252C+1948%252C+via+M+Fiore%252C+Fontana+nell%2527androne%252C++arch.+Gino+Avena..JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUpQVYqy6vA3mxt2Yr-KomjQhHGkphwBUAxjS8gYoKUj-EdFpH4TksIQPCnRd5DnmWJaRR4rdLHqbuCfse0-HjCXLM2SpwaKEGtOnPf0j_Z2Z4hRiUdArLoc89Bm55H8EqcpKl_pGYnjwQ/s320/41%252C+1948%252C+via+M+Fiore%252C+Fontana+nell%2527androne%252C++arch.+Gino+Avena..JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1948, fontana in un androne in via M. Fiore.<br />
<br />
<div align="right" class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif; font-size: 21.3333px;"></span><br />
<div class="separator" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; clear: both; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: medium; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin: 0px; orphans: auto; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px;">
</div>
<div class="separator" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; clear: both; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: medium; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin: 0px; orphans: auto; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px;">
</div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: medium; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px;">
</div>
<br />
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif; font-size: 21.3333px;"><br /></span>
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif; font-size: 21.3333px;"></span><br />
<div class="separator" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; clear: both; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: medium; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin: 0px; orphans: auto; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px;">
</div>
<div class="separator" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; clear: both; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: medium; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin: 0px; orphans: auto; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px;">
</div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: 'Times New Roman'; font-size: medium; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; orphans: auto; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px;">
</div>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; font-family: 'Times New Roman'; letter-spacing: normal; margin-bottom: 0.5em; margin-left: auto; margin-right: auto; orphans: auto; padding: 6px; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; widows: 1; word-spacing: 0px;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><div style="margin: 0px;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTpclVV-JCQD9iNATeYlIUyDZ3tjUQnR3NMpwRVkP4HO5xXfx4bIAQW4JaUIK1TLAxGFZuhX0p9Vv71rA7oIyPC3bafjatKnJcpS8Cduii3ZWHLjE3DWtHFKa8jIg7daipJKrwnsRs3UsX/s1600/42%252C+1948+via+M.+Fiore+particolare+fontana%252C+arch.+Gino+Avena..jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTpclVV-JCQD9iNATeYlIUyDZ3tjUQnR3NMpwRVkP4HO5xXfx4bIAQW4JaUIK1TLAxGFZuhX0p9Vv71rA7oIyPC3bafjatKnJcpS8Cduii3ZWHLjE3DWtHFKa8jIg7daipJKrwnsRs3UsX/s200/42%252C+1948+via+M.+Fiore+particolare+fontana%252C+arch.+Gino+Avena..jpg" style="cursor: move;" width="133" /></a></div>
</td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="font-size: 12.8px; padding-top: 4px; text-align: center;"><div style="margin: 0px;">
1948, via M. Fiore Napoli, i Tritoni,</div>
<div style="margin: 0px;">
particolare della fontana nell'androne.</div>
</td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif; font-size: 21.3333px;"><br /></span>
<br />
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif; font-size: 21.3333px;">Da "Il grande libro... </span><span style="color: #0070c0; font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 16.0pt;">La Ceramica, questa sconosciuta.<o:p></o:p></span></div>
<div align="right" class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;">
<i><span style="color: blue; font-size: 10.0pt;">Dove si fa la differenza per concetto tra
ceramica, pittura e scultura.<o:p></o:p></span></i></div>
<div align="right" class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: small;">Mi
sono sempre chiesto se c’è qualcuno che realmente conosce la differenza che
intercorre tra la ceramica e le altre arti. Non le tecniche, palesemente
diverse tra loro, quanto il modo razionale d’intenderle intellettualmente. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: small;">Tutti
sanno che ogni espressione dello spirito prima di essere materialmente
realizzata ha bisogno di un tema che in genere nasce da un’ispirazione e
secondo la materia scelta, di uno spazio in cui concepirla. La pittura, ad
esempio, avrà bisogno di uno spazio delimitato, una tela, l’interno di una
cupola, un medaglione, non fa differenza. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: small;">La
scultura adopererà uno spazio inteso come una serie di volumi per creare la
forma e la dimensione sviluppando l’immagine dell’opera. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: small;">La
ceramica e volendo essere pignoli, anche la porcellana, il gres, la terraglia,
hanno invece bisogno di un’ideazione alquanto più complessa, poiché nel momento
stesso in cui si concepisce l’idea, bisogna pensarla come forma, spessore e
colore insieme, quindi né volume, come per la scultura, né spazio delimitato,
come per la pittura. È qui, nel concepimento dell’opera che risiede la differenza
intellettuale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: small;">Senza
la scelta di una forma concomitante l’ispirazione, in cui vi è lo spessore e la
colorazione del più piccolo dettaglio, non si potrà realizzare un oggetto di
ceramica.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: small;">Non
si commetta l’errore di pensare alla ceramica, intendendola come volume o come
spazio adatto ad accogliere la pittura. Niente di tutto ciò! Sarà la forma a
darle quelle possibilità che la pittura o la scultura per definizione non
possiedono. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: small;">Se
si sceglie di creare in ceramica un oggetto semplice, ad esempio una tazzina da
caffè, nello stesso momento cui ci saremo ispirati, avremo già scelto
intellettivamente la sua forma che potrà essere classica, moderna, barocca,
funzionale, futuristica, astratta, pensando al colore da darle, al suo
spessore, tutto concomitante l’ispirazione. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: small;">Come
dire, è la stessa differenza che intercorre tra il volo di un aereo e di un
elicottero, entrambi si sostengono in aria ma l’aereo si sostiene grazie alla
propria velocità, mentre l’elicottero può avere infinite scelte, anche se entrambi
volano. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: small;">Cosicché
ispirati a realizzare un qualsivoglia oggetto di ceramica, terraglia, gres,
porcellana, con gli occhi della mente, bisognerà pensarla nel suo insieme,
forma, spessore, colore, tipo di lucido anche se è uno spazio piano ma, non pensarla come
una scultura, intesa secondo un volume, oppure come una pittura, anche se contiene entrambe queste possibilità. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;"><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">La
mancanza di questo concetto razionale, non né permetterà il concepimento come ceramica, terraglia, gres ma… solo come scultura dipinta, cosa notoriamente diversa. Il</span><span style="font-family: "oranda cn bt" , serif; font-size: 12.8px;"> ceramista poi,
anche quando dipinge l’opera, vede il colore con gli occhi della fantasia, non realmente poiché gli ossidi o i biossidi adoperati possiedono una colorazione differente
dal prodotto finito.</span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif; font-size: small; text-align: justify;">La
complessità della ceramica quindi, comincia dal suo concepimento, terminando
con la fuoriuscita dalla fornace, poiché sarà il fuoco a modificarla secondo
quanto si è pensato, cosa questa che la rende ancor più dissimile dalle altre discipline...</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif; text-align: justify;"><span style="color: #0b5394; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif; text-align: justify;"><span style="color: #0b5394; font-size: large;">UN PORTALE IN VIA L. GALDIERI-NAPOLI </span></span></div>
<br /></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div align="center" class="MsoNormal" style="tab-stops: 129.5pt; text-align: center;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgi9il3D6JCFNcINSJDYc1ymD61-8P0GTUMYyB-OcKJrkPG8IA-e8-9w06S3DDYSyDjPOQyN3i1SaFRApQahi5dlGbaIeOAfSghUKFZEgOUkLNiZVOrLQKb7tawd1XRvi8FleNZFznrKhG6/s1600/44%252C+1948%252C%252749%252C+via+L.+Galdieri+Portale%252C+aech.+Gino+Avena%252C+ing.+A.+d%2527Auria+..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgi9il3D6JCFNcINSJDYc1ymD61-8P0GTUMYyB-OcKJrkPG8IA-e8-9w06S3DDYSyDjPOQyN3i1SaFRApQahi5dlGbaIeOAfSghUKFZEgOUkLNiZVOrLQKb7tawd1XRvi8FleNZFznrKhG6/s400/44%252C+1948%252C%252749%252C+via+L.+Galdieri+Portale%252C+aech.+Gino+Avena%252C+ing.+A.+d%2527Auria+..JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1948, '49, via L. Galdieri Napoli, portale d'ingresso.<br />
<br />
<br />
<span style="color: blue; font-size: small;">UN PORTALE SULLA VIA M. SCHIPA-NAPOLI E LE DECORAZIONI INTERNE.</span></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: right;">
</div>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSGVDPMz20zIrAkrDGRgQyYg50Tz1KzlBOIBBlyu3a7CE646Zevj3M_yb7T0eseu9ig_1mxElsGu2QYVtAHDYl4hsjj_zTDciMKhWYJg0Zks8JWBEe4mi1NxABNnpcMThOXYypEcYCAkuo/s1600/46%252C+1949%252C+via+M.+Schipa%252C++portale+e+scale+esterne%252C+arch.+L.+Mustica..JPG" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="235" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSGVDPMz20zIrAkrDGRgQyYg50Tz1KzlBOIBBlyu3a7CE646Zevj3M_yb7T0eseu9ig_1mxElsGu2QYVtAHDYl4hsjj_zTDciMKhWYJg0Zks8JWBEe4mi1NxABNnpcMThOXYypEcYCAkuo/s320/46%252C+1949%252C+via+M.+Schipa%252C++portale+e+scale+esterne%252C+arch.+L.+Mustica..JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1949, via M. Schipa, Napoli, portale, architrave e alzate di scale. </td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQH1rGcdTwjQf3bOCZCp2CPBlmtlbf59A1iF0E4juf7Wkv8JF73fryc7S4cf3GIe57L-RkNwokDVm1eUUayO_WcH4pWXrMY7hTZK5t2fyneXhJvfIg1WxODQdjtnbs0KVOFUXUjaRe4i7s/s1600/48%252C+1949%252C+via+Schipa%252C+la+coppia+innammorata%252C+particolare%252C+portale..JPG" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQH1rGcdTwjQf3bOCZCp2CPBlmtlbf59A1iF0E4juf7Wkv8JF73fryc7S4cf3GIe57L-RkNwokDVm1eUUayO_WcH4pWXrMY7hTZK5t2fyneXhJvfIg1WxODQdjtnbs0KVOFUXUjaRe4i7s/s200/48%252C+1949%252C+via+Schipa%252C+la+coppia+innammorata%252C+particolare%252C+portale..JPG" width="133" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1949, via M. Schipa, particolare <br />
del portale d'ingresso.<br />
<br />
<br />
<br />
<br /></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
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<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEib5uzpAHpv7e14TuY5yegi29w8_6h0Vs8bGlG18wtQTwZAdEbUW-dZVL09Ls1-akG6wy4_M619z6mrZhRM_sIkXf6KNpcrYJsjEEBCmQeKANgHllgc5qE63aoz2PtIrxURsXxgVCA5BO0L/s1600/49%252C+1949%252C+via+Schipa%252C+scala+ai+piani.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEib5uzpAHpv7e14TuY5yegi29w8_6h0Vs8bGlG18wtQTwZAdEbUW-dZVL09Ls1-akG6wy4_M619z6mrZhRM_sIkXf6KNpcrYJsjEEBCmQeKANgHllgc5qE63aoz2PtIrxURsXxgVCA5BO0L/s640/49%252C+1949%252C+via+Schipa%252C+scala+ai+piani.JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1949, via M. Schipa, alzate di scale interne e battiscopa.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfBYrWZr-1GIYx7IBATOgu77ivjuJ9YBR_CtWBaBvLIHGKeheyk6-Ec1agZg0gb2hZ_sBitF_dtVYSIiPr2txXsiLy5Oz0VQDhHzHQ4LqpHOiDatyMX24TFqZThNi20neEFa681EUndX2x/s1600/50%252C+1948%252C+via+M.+Schipa%252C+scale++interne%252Cformichiere..jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="196" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfBYrWZr-1GIYx7IBATOgu77ivjuJ9YBR_CtWBaBvLIHGKeheyk6-Ec1agZg0gb2hZ_sBitF_dtVYSIiPr2txXsiLy5Oz0VQDhHzHQ4LqpHOiDatyMX24TFqZThNi20neEFa681EUndX2x/s320/50%252C+1948%252C+via+M.+Schipa%252C+scale++interne%252Cformichiere..jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1949, via M. Schipa, particolare alzata di scale interne.</td></tr>
</tbody></table>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUvM34u7PRrpOWza1KAfgREYtfsiJLRyNeM9Y32BNVvN9eD6eptOijIdUqhgSBDaISi-SxSEXGiDr_HL-0Cd47JqLxrNLK7tpMoIK0LxSU-6amZXXs6s05b1SD9G-vfnLDQvU0Yr6TuyAn/s1600/51%252C1949+via+M.+Schipa%252C+particolare+scale+interne%252CPiantina..jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUvM34u7PRrpOWza1KAfgREYtfsiJLRyNeM9Y32BNVvN9eD6eptOijIdUqhgSBDaISi-SxSEXGiDr_HL-0Cd47JqLxrNLK7tpMoIK0LxSU-6amZXXs6s05b1SD9G-vfnLDQvU0Yr6TuyAn/s200/51%252C1949+via+M.+Schipa%252C+particolare+scale+interne%252CPiantina..jpg" width="153" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1949, via M Schipa, particolare<br />
alzate di scale.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhs965gD-ZA_wxZq9y2-7FET4Iv2h_LwZO7PY4jOlqok9FTWW4d8aHHzwuKFjh2vulINCon85DIT-Q_6FrrPLvIEnwhzAuM0KGOGlCbrUUBRDwL8GpKYJaW9rUprTm_UFKuHPdwQgzwQmFk/s1600/52%252C+1949%252C+via+Schipa%252C+architrave..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="172" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhs965gD-ZA_wxZq9y2-7FET4Iv2h_LwZO7PY4jOlqok9FTWW4d8aHHzwuKFjh2vulINCon85DIT-Q_6FrrPLvIEnwhzAuM0KGOGlCbrUUBRDwL8GpKYJaW9rUprTm_UFKuHPdwQgzwQmFk/s640/52%252C+1949%252C+via+Schipa%252C+architrave..JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1949, via M. Schipa, Napoli, architrave nell'ingresso prospiciente la strada.</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="text-align: center;">Quest'opera complessa e frammezzata in più parti</span><span style="color: blue; font-size: small;"> poste in due androni un portale e alzate di scalini esplica le origini e l'evoluzione intellettiva dell'uomo secondo due possibilità: una rappresentata sull'architrave dell'androne prospiciente via M. Schipa, espressione di una evoluzione darwiniana in cui si osserva la caccia, inteso come momento evolutivo, in cui i cacciatori sono accompagnati dalle rispettive compagne, esprimendo così oltre alla evoluzione una compagine sociale.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="color: blue; font-size: small;">L'altro tema, all'androne prospiciente il giardino interno, esprime </span><span style="color: blue; font-size: small;"> una possibilità teologica attraverso il tema "La cacciata dal paradiso terrestre", momento in cui Macedonio mostra l'evoluzione attraverso il sacrificio dei nostri progenitori, Adamo e Eva,e il loro evolversi sulla terra. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="color: blue; font-size: small;">in questa doppia possibilità, sacra e profana, il portale prospiciente la strada </span><span style="color: blue; font-size: small;">mostra il progresso intellettuale odierno legato a quegli anni, dimostrando che in ogni caso è avvenuto. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Entrambi i temi e la visione odierna dei due concetti, l'uno profano e l'altro sacro, a loro volta legano intellettualmente alla natura attraverso le decorazioni poste alle alzate di scalini</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
. </div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieIVY2GN6IrJClVzKRvKBA98qgHrOIthsKSMfQlDwqrOIaBhPSeW6GUloceL4JjrONDRPSMmANJz3soPz-rT8nHUJgQ6Vel8mOhLfPrr97slVhBG_AjRifuSslieubVrdGkLUsCAGnX3ux/s1600/53%252C+1948%252C+49%252C+via+M.+Schipa%252C++seconda+costruzione%252C+arch.+L.+Mustica..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieIVY2GN6IrJClVzKRvKBA98qgHrOIthsKSMfQlDwqrOIaBhPSeW6GUloceL4JjrONDRPSMmANJz3soPz-rT8nHUJgQ6Vel8mOhLfPrr97slVhBG_AjRifuSslieubVrdGkLUsCAGnX3ux/s640/53%252C+1948%252C+49%252C+via+M.+Schipa%252C++seconda+costruzione%252C+arch.+L.+Mustica..JPG" width="480" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1949, via M. Schipa, Napoli, androne prospiciente il giardino, La cacciata di Eva dal paradiso </td></tr>
</tbody></table>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHzI6tM-iDRoZ4d1ANKCxEm7S-kjZKmimSVqhsypnrIGP-4wMvqHs3BblXdxxJ7unN8N5MeQT5u0DdNEiwFGViN_xhiHsSTDp2pMHjS-xBrqpE6WZqTuYQrMaRa5B1oxt0Egl8CrwRBgnG/s1600/55%252C+1949%252C+Schipa%252C+Eva+particolare+seconda+costruzione..JPG" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHzI6tM-iDRoZ4d1ANKCxEm7S-kjZKmimSVqhsypnrIGP-4wMvqHs3BblXdxxJ7unN8N5MeQT5u0DdNEiwFGViN_xhiHsSTDp2pMHjS-xBrqpE6WZqTuYQrMaRa5B1oxt0Egl8CrwRBgnG/s320/55%252C+1949%252C+Schipa%252C+Eva+particolare+seconda+costruzione..JPG" width="225" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1949, via M. Schipa, la cacciata di Eva, particolare.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjVyOqJb4Y9uYbxKMB0XBPYuZWQ2DX7B1aV_C26VOp-yVRjkcZQvu2yUWiyenITvsizx5A7plebASgvi6iFluDFWmZOabwu48ReQ3TaHHqFtpLQzQUMckL2rfaVdtkrbMw6YfOwzygtss_/s1600/54%252C+1948%252C+%252749%252Cvia+M.+Schipa%252C+seconda+costuzione%252C+++Adamo+e+Eva..JPG" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjVyOqJb4Y9uYbxKMB0XBPYuZWQ2DX7B1aV_C26VOp-yVRjkcZQvu2yUWiyenITvsizx5A7plebASgvi6iFluDFWmZOabwu48ReQ3TaHHqFtpLQzQUMckL2rfaVdtkrbMw6YfOwzygtss_/s320/54%252C+1948%252C+%252749%252Cvia+M.+Schipa%252C+seconda+costuzione%252C+++Adamo+e+Eva..JPG" width="208" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1949, via M. Schipa, Adamo ed Eva, particolare<br />
<br />
<br />
<br />
<br /></td></tr>
</tbody></table>
<span style="color: red; font-family: "arial" , "sans-serif"; font-size: 16pt;"><br /></span>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><br />
<br />
<span style="color: blue; font-size: large;">1949, Un'opera nata da una notte di baldoria.</span><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcRDaWSwzsL6lAsCips4_CPmHA-EnIu65PTq8-c_YQYV2Qzt7Ex1wTXvJycXK2HH2mw5vKuN1jP8J53rnseMs8sHWG59mwqCCwqtH4FufUAWgpOlmmAyOBVJVeo2BIAzw0ZNx7PmM8AOei/s1600/58%252C+1950%252C+l%2527oriente+misterioso%252C+piano+decorativo..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcRDaWSwzsL6lAsCips4_CPmHA-EnIu65PTq8-c_YQYV2Qzt7Ex1wTXvJycXK2HH2mw5vKuN1jP8J53rnseMs8sHWG59mwqCCwqtH4FufUAWgpOlmmAyOBVJVeo2BIAzw0ZNx7PmM8AOei/s640/58%252C+1950%252C+l%2527oriente+misterioso%252C+piano+decorativo..JPG" width="448" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1949, opera muraria L'oriente misterioso<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br /></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<span style="color: blue;">UNA DELLE TRE OPERE AL BROOKLYN MUSEUM-NEW YORK.</span><br />
<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4gpJUd7ozzHCwQPOktFaeSoOIivlNZRNUMvDzOMU48GAVho2tYZqvSIn_hYOUmdIow15uCuyKoxL8AgUIIxnAl4HBXRZEUJfREOAjexiDTcATrZoFW2-3XaAMFGXoplcXIAUEoV04NmXL/s1600/60%252C++1950%252C+Pagamento+del+tributo%252C+date+a+Cesare+quel+che+%25C3%25A8+di+Cesare+vincittrice+I+premio..jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="311" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4gpJUd7ozzHCwQPOktFaeSoOIivlNZRNUMvDzOMU48GAVho2tYZqvSIn_hYOUmdIow15uCuyKoxL8AgUIIxnAl4HBXRZEUJfREOAjexiDTcATrZoFW2-3XaAMFGXoplcXIAUEoV04NmXL/s400/60%252C++1950%252C+Pagamento+del+tributo%252C+date+a+Cesare+quel+che+%25C3%25A8+di+Cesare+vincittrice+I+premio..jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b>1950,Brooklyn Museum, opera muraria, "Date a Cesare quel che è di Cesare".</b><br />
<b><br /></b>
<b><br /></b>
<b><br /></b>
<b><br /></b><span style="color: blue; font-size: large;"><span style="background-color: white;"><b>Due </b><b>esempi di industrial design realizatie per la Ditta Freda e Figli, N</b></span><b><span style="background-color: white;">apoli.</span></b></span></td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgifAlTmYOIe4DkFZLEf_EnSE_Ilfw5Kcw48UlJaNv4lmwpQkESkb4Qo212uUFWnPXZA_MmlP2sA6lWk0XeIoUJcOCxRExpRo3MLrVIiU_FStZvcAN7UUr4EjAkvaipJyi34laQ8KZht8j9/s1600/61%252C+1951%252C+prototipo%252C+Coppa+con+centauri%252C+Ditta+Freda..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="202" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgifAlTmYOIe4DkFZLEf_EnSE_Ilfw5Kcw48UlJaNv4lmwpQkESkb4Qo212uUFWnPXZA_MmlP2sA6lWk0XeIoUJcOCxRExpRo3MLrVIiU_FStZvcAN7UUr4EjAkvaipJyi34laQ8KZht8j9/s320/61%252C+1951%252C+prototipo%252C+Coppa+con+centauri%252C+Ditta+Freda..JPG" width="320" /></a></div>
1950, prototipo Coppa dei centauri.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjjIw0ary-8GL-ViUcgkiiXAhogDJWc5ZifiJrcwbG0MIslsOrFyYBzH4g1LpHglZ_gG3NqlEDYdsOQBLu1l51oIJdzO8C5dnsKd8tiWeLQSoP7SwbgQH-eq5OuojyPJz5FGeOr7uu6gV9/s1600/62%252C+1951%252C+prototipo%252Ccoppa+Albero%252C+Ditta+Freda..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjjIw0ary-8GL-ViUcgkiiXAhogDJWc5ZifiJrcwbG0MIslsOrFyYBzH4g1LpHglZ_gG3NqlEDYdsOQBLu1l51oIJdzO8C5dnsKd8tiWeLQSoP7SwbgQH-eq5OuojyPJz5FGeOr7uu6gV9/s320/62%252C+1951%252C+prototipo%252Ccoppa+Albero%252C+Ditta+Freda..JPG" width="209" /></a></div>
<span style="color: red; font-family: "arial" , "sans-serif"; font-size: x-small;"><b>1950,coppa da tavola: Albero.</b></span><br />
<span style="color: red; font-family: "arial" , "sans-serif"; font-size: x-small;"><b><br /></b></span>
<span style="color: red; font-family: "arial" , "sans-serif"; font-size: x-small;"><b><br /></b></span>
<span style="color: red; font-family: "arial" , "sans-serif"; font-size: x-small;"><b><br /></b></span>
<span style="color: #0b5394; font-family: "arial" , "sans-serif"; font-size: 16pt;"><b>Nasce la più grande opera in ceramica del '900,</b></span><br />
<span style="color: #0b5394; font-family: "arial" , "sans-serif"; font-size: 16pt;"><b>la Grande Fontana della Mostra d'Oltremare,</b></span><br />
<span style="color: #0b5394; font-family: "arial" , "sans-serif"; font-size: 16pt;"><b>più di mille metri quadrati di ceramica sbalzata</b></span><br />
<span style="color: red; font-family: "arial" , "sans-serif"; font-size: 16pt;"> </span><span style="color: red; font-family: "arial" , "sans-serif"; font-size: x-small;">Contrariamente a quanto si pensa, Macedonio lavorò da solo alla realizzazione della Grande Fontana, fruendo degli spazi e delle attrezzature della Ditta Freda ai Ponti Rossi Napoli. L'unica persona che gli fece da assistente fu la ceramista Diana franco che non intervenne nella realizzazione ma solo nel montaggio. </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiwHFbx60qo9eVcTG4R3YHbzAVub1XNW6LsKLsW6c5d_ROCsbT1Il1KB7JYudwTbe3JIs_7ApXk01GHs-Yz_sX3oX8E1BCYZtizjqtvoIpS95R-litlKl08xykkecaYC2Zvpa0oUVRyPvX/s1600/64%252C+1954%252C+Grande+Fontana+Mostra+D%2527oltremare%252C+arch.+Carlo+Cocchia..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="490" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiiwHFbx60qo9eVcTG4R3YHbzAVub1XNW6LsKLsW6c5d_ROCsbT1Il1KB7JYudwTbe3JIs_7ApXk01GHs-Yz_sX3oX8E1BCYZtizjqtvoIpS95R-litlKl08xykkecaYC2Zvpa0oUVRyPvX/s640/64%252C+1954%252C+Grande+Fontana+Mostra+D%2527oltremare%252C+arch.+Carlo+Cocchia..JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1950, '54, Grande Fontana Mosatra d'Oltremare Napoli - </td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: left;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif; font-size: 21.3333px; text-align: center;">Da "Il grande libro...</span><br />
<span style="color: blue; font-family: "oranda cn bt" , serif; font-size: 16pt; text-align: right;">Le arcane datazioni della Mostra d’Oltremare e </span><br />
<span style="color: blue; font-family: "oranda cn bt" , serif; font-size: 16pt; text-align: right;">le origini della Grande fontana, 1940-2006</span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: center;">
<i><span style="color: blue; font-size: 10.0pt;">Dove, attraverso un po’ di
storia, si mette ordine alle date e ai fatti.<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<b><i><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">La
“Mostra delle terre italiane d’Oltremare”</span></i></b><i><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">, </span></i><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">così si chiamò in principio lo
spazio espositivo inaugurato il <b>9 maggio
1940</b> alla presenza del Re d’Italia Vittorio Emanuele III, del Commissario
Governativo, On. Vincenzo Tecchio, in rappresentanza di Mussolini e del
responsabile dell’ufficio Tecnico ing. Luigi Tocchetti. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">I
lavori di questo grande parco, iniziati per fini politici e speculativi, avevano
come scopo finale la promozione di scambi commerciali con le colonie. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Il
progetto iniziò ufficiosamente nel 1936, quattro anni prima, anche se in realtà
da molto tempo prima si programmava politicamente l’evento. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">L’idea
risale al pieno auge fascista e quanto si concretò, nel 1939, cioè la
progettazione dell’intera area, fu affidata allo studio dell’arch. Marcello
Canino. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Il
progetto, per sveltirne la realizzazione, fu suddiviso per settori e assegnati
a più architetti. Di nostro interesse è il progetto della Grande Fontana oltre
che del verde che la contorna, la cui realizzazione, fu affidata agli
architetti: Luigi Picanto, urbanista, e Carlo Cocchia. La <i>Mostra delle terre italiane d’Oltremare</i> ebbe breve vita, poiché inaugurata
il 9 maggio del ’40, vide la sua chiusura il <b>10 giugno 1940, </b>allorquando Benito Mussolini leggerà la
dichiarazione di guerra, con quel che seguì.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Terminata
la guerra, in un diverso benessere, si pensò di riprendere l’intero progetto, giudicandolo
di grandi opportunità e di ampio respiro, soprattutto politico. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Fu
il motivo per risistemare il complesso, sciupato dai bombardamenti prima e dall’occupazione
dei tanti senzatetto dopo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">In
questo modo e per queste ragioni, ufficialmente il <b>16 aprile 1950</b> un’assemblea presieduta dall’ingegner Pier Luigi
Tocchetti e dagli architetti Canino, Capobianco, Cocchia, De Luca, Piccinato,
Salvatori, approvò il nuovo progetto e i piani particolareggiati, suddividendolo
secondo le specifiche dei diversi architetti. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Il
progetto, nel suo insieme, interessava una buona parte dei padiglioni
preesistenti, compresa la Grande Fontana e il suo verde, affidati agli
architetti Picanto, e Cocchia. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Nel
frattempo, essendo cambiati i tempi, la Mostra d’Oltremare cambiò veste,
chiamandosi “<b>Ente Autonomo Mostra
d’Oltremare, e del Lavoro Italiano nel Mondo</b>”, Ragione Sociale che per
questo progetto di rinnovo e recupero andarono gli ingenti fondi Regionali
stanziati per le aree di forte sviluppo. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">La
politica pressava fortemente, affinché potesse sfruttare quanto prima il
ritorno d’immagine di un simile intervento e impaziente… non attese la
conclusione del restauro, fissando una data ufficiale per l’inaugurazione: l’<b>8 giugno 1952. <o:p></o:p></b></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">In<b> </b>questa data si fecero confluire altre
manifestazioni, come per esempio l’esposizione di prodotti esteri, in
prevalenza nord africani, come anche, la prima “<i>Mostra Triennale del Lavoro Italiano nel Mondo</i>” che si tenne dall’8
al 23 Giugno ’52.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Il
rinnovamento architettonico non era ancora del tutto terminato quando l’on.
Luigi Einaudi, Presidente della Repubblica, inaugurò il complesso. La grande
fontana di Macedonio dovrà aspettare gli inizi del 1954. Per continuità storica,
apro una parentesi riferendo che per molti anni, tutto funzionò con apparente
perfezione; la Mostra ospitò interessanti rassegne tecnologiche e culturali oltre
alla “Fiera della Casa” e il “Nautic Sud”. Poi per via di una mancata
sostituzione del personale testé pensionato, la manutenzione diede inizio a un
lento degrado da abbandono che raggiunse la sua apoteosi negli anni ’80, con
l’accoglienza dei “terremotati” di cui dobbiamo l’incredibile scempio culturale
e di opere d’arte che da questo evento conseguì. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Fu
volutamente distrutta una preziosissima opera in ceramica realizzata dalla
ceramista Diana Franco (collaboratrice organizzativa di Macedonio per la
realizzazione della Grande Fontana), opera realizzata nel ’54 per le “Serre
Botaniche” e abbattuta scientemente, per far posto a un container a uso dei
terremotati. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">La
Mostra d’Oltremare affondava sempre più in uno sfacelo senza ritegno. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Anni
dopo, grazie alla colta insistenza persuasiva di molti, tra cui, l’architetto
Eduardo Alamaro, oltre l’azione “politica” di un Comitato creato per la sua
tutela, la Dirigenza dell’Ente riuscì nell’intento preposto. <b>Nel 1999 </b><i>l’Ente Mostra</i> si<b> </b>riconvertì
in <b>Mostra d’Oltremare S.p.A.</b>, raccogliendo
in questo modo, fondi sufficienti per un nuovo restauro. La grande fontana fu riconsegnata
alla cittadinanza completamente restaurata, attraverso una festa inaugurale
tenutasi il <b>21 maggio 2006</b>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">In
questa circostanza, gli eredi Macedonio si aspettavano perlomeno di ricevere un
invito all’inaugurazione, inteso come gesto etico e simbolico verso la grande
opera, gesto che sarebbe stato ovvio oltre che doveroso ma… non giunse mai. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">La
strafottenza della dirigenza della Mostra d’Oltremare S.p.A, e dei loro
collaboratori, fu veramente ragguardevole. Una vergogna su cui ho inteso porre l’accento.<o:p></o:p></span></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
</div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Con
quest’interessante appunto, termina il compendio storico sull’arcano delle date
inerenti le succedenti inaugurazioni che dal ’40, su queste pagine si
conclusero nel ’99.<o:p></o:p></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBOs1YpzGj6ubabD00hGBEViCvd-eC4UpOK_1ftYsCZ2jn5lWlexq9c2J0y11D9SU50BAy_1c_j3l70Qoec1cg5pqHN_PVJWKliM6FSZyM6T2q-3p0C-XxeDTT7d0TmeN40jPQWKqoEY5c/s1600/56%252C+1950%252C+%252754%252C+Macedonio+e+Diana+Franco+montano+la+fontana..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBOs1YpzGj6ubabD00hGBEViCvd-eC4UpOK_1ftYsCZ2jn5lWlexq9c2J0y11D9SU50BAy_1c_j3l70Qoec1cg5pqHN_PVJWKliM6FSZyM6T2q-3p0C-XxeDTT7d0TmeN40jPQWKqoEY5c/s640/56%252C+1950%252C+%252754%252C+Macedonio+e+Diana+Franco+montano+la+fontana..JPG" width="401" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1952, Mostra d'Oltremare Na,Giuseppe Macedonio e Diana Franco<br />
osservano le parti staccate di un'opera da montare.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCuv2a1CY0U7BFaKnk0DFuHrbuugDv_6-M_yIAzIOKBErqBn82DWYPI8HQ7kPLKAy9WFNTuvucDcjoPAFK7j2eSVTxF-Ud0Bjm5NiC9N7c9x35QerlcAGSssrdvAMyKj7QNvJnDAH_7uIM/s1600/76%252C+1950%252C+%252754%252C+Mostra+Oltremare+i+due+tori%252C+Grande+Fontana..jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="121" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCuv2a1CY0U7BFaKnk0DFuHrbuugDv_6-M_yIAzIOKBErqBn82DWYPI8HQ7kPLKAy9WFNTuvucDcjoPAFK7j2eSVTxF-Ud0Bjm5NiC9N7c9x35QerlcAGSssrdvAMyKj7QNvJnDAH_7uIM/s320/76%252C+1950%252C+%252754%252C+Mostra+Oltremare+i+due+tori%252C+Grande+Fontana..jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1950, 54 Mostra d'Oltremare Na,Grande Fontana <span style="font-size: small;"><b>"I due tori"</b></span>,immagine centrale. </td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5UudKu_WhYAfrVR6l4W5zmKfOQ8_DZmRmWkf81b45dSxlU3hExVM1nuEBuhRGJY7QqG2GJQ3_SEEIMjiSNM80-T2sy4KGzSMivNfXr8Fz2IKDaDK7XcIqHMgxfW42tnmgRSvOLKJcO9iZ/s1600/73%252C1950%252C+%252754%252C+mostra+Oltremare+Macedonio+indica+il+lavoro+da+fare.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5UudKu_WhYAfrVR6l4W5zmKfOQ8_DZmRmWkf81b45dSxlU3hExVM1nuEBuhRGJY7QqG2GJQ3_SEEIMjiSNM80-T2sy4KGzSMivNfXr8Fz2IKDaDK7XcIqHMgxfW42tnmgRSvOLKJcO9iZ/s320/73%252C1950%252C+%252754%252C+mostra+Oltremare+Macedonio+indica+il+lavoro+da+fare.JPG" width="224" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1952, Mostra d'Oltremare Na. Grande Fontana,<br />
"<span style="font-size: small;"><b>Macedonio sovraintende il montaggio </b>"</span><br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: medium;"><span style="color: blue;">Quest'opera si avvale di concetti intellettuali maggiormente adoperati da Macedonio: "<i>gli accadimenti giornalieri</i>", filtrati attraverso le personali introspezioni, il cui c</span></span><span style="color: blue; font-size: medium;">onnubio offre il senso dello scorrere della vita in un tutt'uno con la natura in un esistere giornaliero che mostra pecche e virtù dell'umana specie. </span></span></div>
</div>
</div>
</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3P84U-LRaO-OHXzv-3TNVCN2Czv3HKwKhn6xUguXgZhDppY3T6pqn21yFdX_Fgfw36B9vCXpaNxckiMpX4QkdPCpqbZGKO90Zepi7iKmKFXI5ELQ3u5yDB3hWQmcR5UvY6lYP9bUOAhN8/s1600/77%252C+1950%252C+%252754%252C+Mostra+Oltremare+La+caccia%252C+le+figure+superano+i+due+mt.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="356" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3P84U-LRaO-OHXzv-3TNVCN2Czv3HKwKhn6xUguXgZhDppY3T6pqn21yFdX_Fgfw36B9vCXpaNxckiMpX4QkdPCpqbZGKO90Zepi7iKmKFXI5ELQ3u5yDB3hWQmcR5UvY6lYP9bUOAhN8/s640/77%252C+1950%252C+%252754%252C+Mostra+Oltremare+La+caccia%252C+le+figure+superano+i+due+mt.JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1950, 54, Mostra d'Oltrtemare Napoli, Grande Fontana, <br />
<span style="font-size: small;"><b>"LaCaccia"</b></span>, particolare </td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9aPf8xxsPNZ_SkL_ih10mxbdJ1_xnQPPBg2dr0Fm572k6F9Y7BM_4ZRfehJmla1qJBwALdMycOj5StKcP_OAPs-TS9GD84o8aoTVmSuYUozD4KVnT5bh0CmrSTkPCM9v6dMektCWWv5_t/s1600/78%252C+1950%252C+%252754%252C+Mostra+Oltremare+gli+Aironi%252C+particolare..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="311" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9aPf8xxsPNZ_SkL_ih10mxbdJ1_xnQPPBg2dr0Fm572k6F9Y7BM_4ZRfehJmla1qJBwALdMycOj5StKcP_OAPs-TS9GD84o8aoTVmSuYUozD4KVnT5bh0CmrSTkPCM9v6dMektCWWv5_t/s320/78%252C+1950%252C+%252754%252C+Mostra+Oltremare+gli+Aironi%252C+particolare..JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1950, '54, Mostra d'Oltremare Na. Grande Fontana,<span style="font-size: small;"> <b>"Gli aironi"</b></span>,</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyuJfPCPXNlQUSnXBEAf6Emh0c-sD1dG4QkV-a-430X2e8mZqReJhPcIICruR_p9Uh4y2-YaQdG_4r_F5DyYo1sWNbK41PPfiBOnKC8MjZ3GWwXj0ew5Zqvxd7_BDRX1qUO21XhW04OUbe/s1600/79%252C+1950%252C+%252754%252C+Mostra+Oltremare+il+trasporto%252C+particolare..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="263" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyuJfPCPXNlQUSnXBEAf6Emh0c-sD1dG4QkV-a-430X2e8mZqReJhPcIICruR_p9Uh4y2-YaQdG_4r_F5DyYo1sWNbK41PPfiBOnKC8MjZ3GWwXj0ew5Zqvxd7_BDRX1qUO21XhW04OUbe/s400/79%252C+1950%252C+%252754%252C+Mostra+Oltremare+il+trasporto%252C+particolare..JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1950, '54, Mostra d'Oltremare Na. Grande Fontana,<span style="font-size: small;"><b>"Il trasporto"</b></span>.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPVchjy38tAN4WVHkKKtQ9p0oD2G2M0wnj3Jx_VKkNwcTblYP7vmsHKF90kmqWB0Mepw6lbVlA-O-QntG7uKntp4nBiN_LiRkZB8pYScBQaer6kUpIZYbjGtzNLD51Obrf03CTZmjJFbyV/s1600/80%252C+1950%252C+%252754%252C+Mostra+Oltremare+Le+gazzelle%252C+particolare..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="210" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPVchjy38tAN4WVHkKKtQ9p0oD2G2M0wnj3Jx_VKkNwcTblYP7vmsHKF90kmqWB0Mepw6lbVlA-O-QntG7uKntp4nBiN_LiRkZB8pYScBQaer6kUpIZYbjGtzNLD51Obrf03CTZmjJFbyV/s320/80%252C+1950%252C+%252754%252C+Mostra+Oltremare+Le+gazzelle%252C+particolare..JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1950, '54, Mostra d'Oltremare Na. Grande Fontana,<b> <span style="font-size: small;">"I Cerbiatti"</span></b>.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiY6deKJCRzBj1e8CMbrYaH4zsmcjQ5ixdrHtALrV77eO2usinoR7eXHC_D4ihUUszR5VQ96sm9QYix5MUI4lLBWX6pgmO8uE80o2W1MzWiRImJNbEZPBEoyhTjmRf_5D88rupK4CFa5tmG/s1600/81%252C1950%252C+%252754%252C+Mostra+Oltremare%252C+vendemmia..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="248" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiY6deKJCRzBj1e8CMbrYaH4zsmcjQ5ixdrHtALrV77eO2usinoR7eXHC_D4ihUUszR5VQ96sm9QYix5MUI4lLBWX6pgmO8uE80o2W1MzWiRImJNbEZPBEoyhTjmRf_5D88rupK4CFa5tmG/s400/81%252C1950%252C+%252754%252C+Mostra+Oltremare%252C+vendemmia..JPG" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1950, '54, Mostra d'Oltremare, Na. Grande Fontana, <span style="font-size: small;">"<b>La vendemmia"</b></span>.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfeThqtFHqXP-TIAepegV39mPVair1CIeUaGCRKQC1kZjuZNYUnyoDWfmMXx-ajlAq4qPCBgbsCPbPP-Q82_ds5rbtqf8v_der8TcMAByptEDU0n6Ee8dQwcmGXjG3T9bNj8y0hX6c_5np/s1600/82%252C+1950%252C+%252754%252C+Mostra+Oltremare+vendemmia%252C+particolare..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfeThqtFHqXP-TIAepegV39mPVair1CIeUaGCRKQC1kZjuZNYUnyoDWfmMXx-ajlAq4qPCBgbsCPbPP-Q82_ds5rbtqf8v_der8TcMAByptEDU0n6Ee8dQwcmGXjG3T9bNj8y0hX6c_5np/s400/82%252C+1950%252C+%252754%252C+Mostra+Oltremare+vendemmia%252C+particolare..JPG" width="273" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1950, '54,Mostra d'Oltremare Na. Grande Fontana,<br />
<span style="font-size: small;"><b>"La vendemmia</b>"</span>, particolare.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhT-BS8tqZggfFIXJuNgBpFhykXOx8rFhCDG2PUBYf20247mgPzDctrFWh2PyzIdSvGvOSOXZVRFrICWLzBMq3t0HDogQRzbqmL5crx0dDhRrCfKBaDZ8HHqRAyqvn3rtE3HFkuLuzMy1V/s1600/83%252C+1950%252C+%252754%252C+Mostra+Oltremare+++Lui+lei%252C+l%2527altro%252C+particolare..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhT-BS8tqZggfFIXJuNgBpFhykXOx8rFhCDG2PUBYf20247mgPzDctrFWh2PyzIdSvGvOSOXZVRFrICWLzBMq3t0HDogQRzbqmL5crx0dDhRrCfKBaDZ8HHqRAyqvn3rtE3HFkuLuzMy1V/s400/83%252C+1950%252C+%252754%252C+Mostra+Oltremare+++Lui+lei%252C+l%2527altro%252C+particolare..JPG" width="261" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1950, '54, Mostra d'Oltremare Na., Grande Fontana,<br />
<span style="font-size: small;"><b>"Lui, lei e...l'altro"</b>.</span> </td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-RVStSvThGzl2jlJTqLeNMf8V6ScccyXUdPHAvrf5gThxL_FFLhAyekAKp4J_vQxoKMhuwvEzKhOkO35m0Y83599Q1bUvHwU309dVfJbITK8uGFE3l1H6T4LgxC_BJv70yHtv62GfQoMn/s1600/84%252C+1950%252C+%252754%252CMostra+Oltremare+Fagocero+e+Giraffa..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="191" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-RVStSvThGzl2jlJTqLeNMf8V6ScccyXUdPHAvrf5gThxL_FFLhAyekAKp4J_vQxoKMhuwvEzKhOkO35m0Y83599Q1bUvHwU309dVfJbITK8uGFE3l1H6T4LgxC_BJv70yHtv62GfQoMn/s320/84%252C+1950%252C+%252754%252CMostra+Oltremare+Fagocero+e+Giraffa..JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1950, '54, Mostra d'oltrema<span style="font-size: 12.8px;">re Na, Grande Fontana,</span><br />
<span style="font-size: small;"><b>"Il Fagocero e la Giraffa"</b></span><span style="font-size: 12.8px;">. </span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtx4NTaKEokFVL2JM-8mngzLOx-1116qQrek6vC7unYy3yZTzNx_hv2czkevjdKPOrVs73DIAK3ye3W0pUnRL7PDy_QxEfsIEeTmcjy7isRFxxLt6Xe1PhbBHWm2zgab3IOgvlMhz-KC-L/s1600/85%252C+1950%252C+%252754%252C+Mostra+Oltremare+coppia+di+leoni%252C+particolare..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtx4NTaKEokFVL2JM-8mngzLOx-1116qQrek6vC7unYy3yZTzNx_hv2czkevjdKPOrVs73DIAK3ye3W0pUnRL7PDy_QxEfsIEeTmcjy7isRFxxLt6Xe1PhbBHWm2zgab3IOgvlMhz-KC-L/s320/85%252C+1950%252C+%252754%252C+Mostra+Oltremare+coppia+di+leoni%252C+particolare..JPG" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1950, '54, Mostra d'Oltremare Na, Grande Fontana,<br />
<b><span style="font-size: small;">"Una coppia di leoni"</span>.</b></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigXKLjg2WLwOD0FDGeRLSyf5xkSu_rusLKtNlM7CapYxdOeQbY40Hmr3NPlX3gMNYPy0w-7KtdnjUoH_N9VnyVy-XGm3UN0h1UDc9SLoRnYdirNUOV2H5AVRiICGKe9DVR28rbt-g-OoOe/s1600/86%252C+1950%252C+%252754%252C+Mostra+Oltremare+alla+fontana%252C+particolare.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigXKLjg2WLwOD0FDGeRLSyf5xkSu_rusLKtNlM7CapYxdOeQbY40Hmr3NPlX3gMNYPy0w-7KtdnjUoH_N9VnyVy-XGm3UN0h1UDc9SLoRnYdirNUOV2H5AVRiICGKe9DVR28rbt-g-OoOe/s400/86%252C+1950%252C+%252754%252C+Mostra+Oltremare+alla+fontana%252C+particolare.JPG" width="280" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1950, '54, Mostra d'oltremare Na. Grande Fontana,<br />
<span style="font-size: small;"><b>"Alla Fontana"</b></span>, particolare.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhC_8lLm5d9DJ4PvfMKz4Vzz0IMEhopbonCZcLnIswxTBil2F9rDW6Ij9klfsEjVmcGIGH91c03eSbz3T4M-L0XawawlTrhyphenhyphenCBbmXdBCLPjhF8Bxn81e0C5Jm2QuvSY-fqKWzY3SZ6kYabt/s1600/87%252C+1950%252C+%252754%252C+Mostra+Oltremare+Le+tre+comari+particolare..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhC_8lLm5d9DJ4PvfMKz4Vzz0IMEhopbonCZcLnIswxTBil2F9rDW6Ij9klfsEjVmcGIGH91c03eSbz3T4M-L0XawawlTrhyphenhyphenCBbmXdBCLPjhF8Bxn81e0C5Jm2QuvSY-fqKWzY3SZ6kYabt/s400/87%252C+1950%252C+%252754%252C+Mostra+Oltremare+Le+tre+comari+particolare..JPG" width="291" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1950, '54, Mostra d'Oltremare Na. Grande Fontana,<br />
<span style="font-size: small;"><b>"Le tre Comari".</b></span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgp5ZBMBm0zRRRjf5L5z76wAUXLGcsGD9V31vdi0bQyC86Hsn4vnKu3lD3U2CMnxFmK6l2_kYi01eiZrX2vI3MSkWLhOlm89YPXMAEsth6bquKG-Gc_lUmw9coSpVqgsqFhbkc9mXErcOV9/s1600/88%252C+1950%252C+%252754%252C+Mostra+Oltremare+La+solitudine%252C+particolare..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgp5ZBMBm0zRRRjf5L5z76wAUXLGcsGD9V31vdi0bQyC86Hsn4vnKu3lD3U2CMnxFmK6l2_kYi01eiZrX2vI3MSkWLhOlm89YPXMAEsth6bquKG-Gc_lUmw9coSpVqgsqFhbkc9mXErcOV9/s400/88%252C+1950%252C+%252754%252C+Mostra+Oltremare+La+solitudine%252C+particolare..JPG" width="282" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1950, '54, Mostra d'Oltremare Na. Grande Fontana,<br />
<span style="font-size: small;"><b>"Solitudine"</b> </span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; font-size: x-small;"><br /></span></span>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: xx-small;">Un racconto certo dimenticato</span><br />
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif; font-size: xx-small;"><br /></span>
<br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;">
<div style="text-align: center;">
<span style="color: blue; font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 16.0pt;"> </span><span style="font-family: "oranda cn bt" , serif; font-size: 21.3333px;">Da "Il grande libro... </span><span style="color: blue; font-family: "oranda cn bt" , serif; font-size: 16pt;">Un evento poco noto sulle pompe idrauliche,
1952.</span></div>
</div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;">
<div style="text-align: center;">
<i><span style="color: blue; font-size: 10.0pt;">Un evento voluto dimenticare:
le pompe idrauliche della Grande Fontana.<o:p></o:p></span></i></div>
</div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">È
una storia che ormai pochissime persone ricordano o sanno, già allora tenuta in
stretto riserbo. La conosco e la ricordo giusto perché l’ho vissuta in prima
persona, essendo presente all’accaduto e al suo protrarsi, durante il montaggio
delle ceramiche.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Mancava
qualche mese all’inaugurazione dell’8 giugno 1952, e tutti erano alacremente
intenti a terminare i loro compiti, come anche gli ingegneri provavano il
funzionamento delle pompe e l’abbinamento ai colori e al suono. In una di
queste prove, cui m’incantavo a guardare i giochi d’acqua; questa, dopo una
breve spruzzata, dapprima uscì dagli ugelli in maniera incongrua, poi smise del
tutto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">I
meccanismi automatici di sovrappressione in caso di pericolo, avrebbero
staccato i compressori dell’acqua, evitando esplosioni, ma gli ingegneri si
chiesero del perché di questa sovrappressione e soprattutto cosa otturava le
pompe? <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Gli
stessi ingegneri e i tecnici addetti al pompaggio, ricontrollarono minuziosamente
il percorso dell’acqua e ogni singolo macchinario, senza spiegarsi l’accaduto. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Tutto
era apparentemente in ordine.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Un’ennesima
prova, fu fatta eliminando le sicurezze e forzando la pressione, per cercare di
sbloccare gli ugelli in apparenza liberi.
<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Dall’esterno,
si udì un forte rumore, un sibilo in crescendo, provenire dai compressori che
accumulavano energia senza riuscire a estinguerla, fin quando, dall’alto della
fontana, vedemmo i tecnici e gli ingegneri, riversarsi in strada, spaventati attraverso
la porticina posta alle spalle delle vasche, temendo un possibile cedimento
idraulico, rimanendo lontani, in attesa che la pressione scendesse.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Fu
una gran paura per tutti. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Seppi
più tardi che i tecnici avevano ricontrollato le pompe, i compressori, i tubi,
le valvole, un controllo generale, senza ancora trovare l’anomalia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Poi
passarono nuovamente all’esterno, controllando gli ugelli per quanto possibile;
lavorarono immersi in almeno quaranta cm di acqua e, al controllo, apparvero
del tutto normali. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Si
riaccese l’impianto, ma l’acqua ancora non usciva. C’era da scervellarsi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Gli
ingegneri, a questo punto, furono costretti a far smontare una pompa per
controllarne l’interno e fu solo a questo punto che si scoprì l’arcano.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">L’Ente
Mostra, nottetempo, per abbellire le vasche, aveva messo in tutte una
grandissima quantità di pesci rossi, piuttosto grandicelli: erano migliaia. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">La
forte aspirazione delle pompe, aspirando l’acqua, risucchiava anche le povere
bestiole che, spinte a forza nei passaggi angusti, ne avevano ostruito il
flusso. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Si
corse ai ripari, smontando e ripulendo le pompe e i diversi passaggi e per
ovviare all’inconveniente, si sistemarono delle reti di acciaio inox sulle
bocchette aspiranti della vasca, in modo da salvaguardare i pesci da
quest’orrenda fine. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">A
questo punto provarono di nuovo l’impianto che lavorò più che bene per un buon
quarto d’ora dopodiché, lo zampillo lentamente si ammosciò fino a non far uscire
più nulla. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Credendo
di sapere da cosa proveniva il danno, si smontarono nuovamente le pompe, ma
queste erano pulite e libere da ogni ingombro.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">A
una prova successiva, si presentò lo stesso problema, anche se questa volta i
manometri dei compressori segnalarono “vuoto”, alle pompe, cioè una totale
mancanza di acqua. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Fatto
che, girando a vuoto, portava a bruciarle i motori per l’attrito. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Tutto
fu subito spento, era nato un nuovo arcano inspiegabile, poiché questa volta le
pompe, gli ugelli e i passaggi erano liberi e, tuttavia, l’acqua non circolava
al loro interno. Si scoprì di lì a poco, casualmente, dopo un ennesimo giro
d’ispezione che la forza aspirante delle pompe, era tanto potente da creare una
forte corrente d’aspirazione nella grande vasca che questa volta non aspirava i
poveri pesci, per portarli ai compressori, ma li comprimeva direttamente sul
posto, schiacciandoli contro la rete di protezione di acciaio inox, sistemata
appositamente per la loro protezione e salvaguardia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">I
loro corpi formavano dei veri e propri tappi biologici impedendo all’acqua di
passare. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Tutto
si risolse eliminando fino all’ultimo pesce dalla vasca. <o:p></o:p></span></div>
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; font-size: x-small;">
</span><br />
<div class="MsoNoSpacing" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Così
la vita per gli ingegneri e gli addetti alle pompe, poté riprendere a scorrere tranquilla.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace; font-size: x-small;"><br /></span>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbEnBNi6soYTLYuI9A4q_9Ld6u8M7s5hSClGP1FntKa2_-fPUqBf-bBGfboqJOWF8LcVhGmX5vzRCcG61aBAkfmhLKDY_ahYT0nx_q1Qq6l7mgahYsObBPaV1xBTq2gK2sduOs1LApMVzQ/s1600/72%252C+1954+gli+zampilli+della+grande+fontana%252C+Mostra+Oltremare..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="408" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbEnBNi6soYTLYuI9A4q_9Ld6u8M7s5hSClGP1FntKa2_-fPUqBf-bBGfboqJOWF8LcVhGmX5vzRCcG61aBAkfmhLKDY_ahYT0nx_q1Qq6l7mgahYsObBPaV1xBTq2gK2sduOs1LApMVzQ/s640/72%252C+1954+gli+zampilli+della+grande+fontana%252C+Mostra+Oltremare..JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">1953, inaugurazione della grande fontana, le opere in ceramica la termineranno solo l'anno successivo.<br />
<br />
<br />
<span style="color: blue; font-size: small;">OPERA DONATA AL MUSEO INTERNAZ. DEL VETRO E DELLE CERAMICHE, FAENZA.</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqdfL6hUKfU89pv-V6dlnK7Rz2EBrERUjV2zolc4q_yZpbi0yM3uCVcxOvD4Q8J09dNvfZPG-NWEJPlPQthCoeuuvKcRqTFQlvo9gPJ-aITRBUN68sMSmWtlB2wZSy6TkC5F0zNKAN7utE/s1600/92%252C+1953%252C+raccoglitrici+della+canapa.+donata+al+Museo+delle+Ceramiche+di+Faenza..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqdfL6hUKfU89pv-V6dlnK7Rz2EBrERUjV2zolc4q_yZpbi0yM3uCVcxOvD4Q8J09dNvfZPG-NWEJPlPQthCoeuuvKcRqTFQlvo9gPJ-aITRBUN68sMSmWtlB2wZSy6TkC5F0zNKAN7utE/s640/92%252C+1953%252C+raccoglitrici+della+canapa.+donata+al+Museo+delle+Ceramiche+di+Faenza..JPG" width="432" /></a></div>
1953, bozzetto realizzato <span style="font-size: 12.8px;">per la gra</span><span style="font-size: 12.8px;">nde Fontana, Mostra d'Oltremare, poi </span><span style="font-size: 12.8px;">donata</span><span style="font-size: 12.8px;"> al Museo Internazionale </span><span style="font-size: 12.8px;"> </span><span style="font-size: 12.8px;">per la ceramica e il vetro di Faenza, dopo aver </span><span style="font-size: 12.8px;">partecipato al Concorso indetto dallo stesso Museo, 27 giugno, 12 luglio. </span><br />
<span style="font-size: 12.8px;"><br /></span>
<span style="font-size: 12.8px;"><br /></span>
<br />
<span style="font-size: 12.8px;"><br /></span>
<span style="font-size: 12.8px;"><br /></span>
<span style="color: blue; font-size: small;">UNA CHIESA AL PARCO LAURO-NAPOLI.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiY99xTJTEq-YC9rZ_63yoGaCIclPgbUCSv6pXaPLvlCMasVtN-EV9bzi5F5PyKk_FKNG2NWuRbfFApCCiu0OmTICP7N5CV6sEIhlrzIHUxg6WXHmNjtM2kk-gjkp5bBJlVXJfQVBME0dt4/s1600/98%252C+1953%252C+Rione+Lauro%252C+Chiesa+di+S.+M.+del+buon+consiglio.+arch.+Raffaello+Salvatori.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="231" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiY99xTJTEq-YC9rZ_63yoGaCIclPgbUCSv6pXaPLvlCMasVtN-EV9bzi5F5PyKk_FKNG2NWuRbfFApCCiu0OmTICP7N5CV6sEIhlrzIHUxg6WXHmNjtM2kk-gjkp5bBJlVXJfQVBME0dt4/s320/98%252C+1953%252C+Rione+Lauro%252C+Chiesa+di+S.+M.+del+buon+consiglio.+arch.+Raffaello+Salvatori.JPG" width="320" /></a></div>
<span style="font-size: 12.8px;">1953, fregio per la chiesa di S. M. del buon consiglio, parco Lauro Na.</span></td></tr>
</tbody></table>
<span style="color: red; font-family: "arial" , "sans-serif"; font-size: 16pt;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: right;">
</div>
<span style="color: blue;">PARTICOLARE, ANDRONE CON FIORIERE, VIA M. RUTA-NAPOLI.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjbwgTGADj9lnjOnDYxBkhuaLIcw6QlD6e_48DK2FVjwf-LbtSxDugo-Y43l5IxNaROxW1uhYjnIds004oyeBTZFTMs6k4cOrGSNOw1HO3tGPvia2_gUAWvpGbOIt6xzxDBno-6VNf6aFw/s1600/99%252C+1954%252C+via+M+Ruta%252C+L%2527uomo+e+il+suo+tempo%252C+Androne..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjbwgTGADj9lnjOnDYxBkhuaLIcw6QlD6e_48DK2FVjwf-LbtSxDugo-Y43l5IxNaROxW1uhYjnIds004oyeBTZFTMs6k4cOrGSNOw1HO3tGPvia2_gUAWvpGbOIt6xzxDBno-6VNf6aFw/s320/99%252C+1954%252C+via+M+Ruta%252C+L%2527uomo+e+il+suo+tempo%252C+Androne..JPG" width="240" /></a></div>
1953, '54, opera realizzata per un androne in via M. Ruta, Napoli. Tema:<i>L'uomo e il suo tempo</i>.<br />
in cui Macedonio esprime le diverse possibilità e scelte nel sociale, prediligendo la possibilità di condividere la natura con gli altri suoi abitanti, anche se c'è dell'altro.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="color: blue;">ANDRONE IN VIA CIMAROSA-NAPOLI.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTcZuJFjp-3Ty6rwr5u0A03L91ElP2nzSx6xSIDXrsvdzWa-CByFvr2kRm1kfQchMBsPtG8-HW2zk1WSA2v2D5SbxdTMBFJFD-anNvJUrEvZfrFfSBV1v9ZcVCcCW0lh_bSC9WJEs6Mo_m/s1600/169%252C1955%252C+la+scala+graduata.+edificio+in+via+Cimarosa..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTcZuJFjp-3Ty6rwr5u0A03L91ElP2nzSx6xSIDXrsvdzWa-CByFvr2kRm1kfQchMBsPtG8-HW2zk1WSA2v2D5SbxdTMBFJFD-anNvJUrEvZfrFfSBV1v9ZcVCcCW0lh_bSC9WJEs6Mo_m/s640/169%252C1955%252C+la+scala+graduata.+edificio+in+via+Cimarosa..JPG" width="476" /></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
1955, Androne in un edificio in via Cimarosa, Napoli.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Tema: <i>La scala graduata</i>.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
in cui Macedonio paragona lo stato sociale dell'umanità ad una scala graduata...</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhE0qqEZKhJOWsD0Nt6lUZ6HXppgeCZ2HDtHozPeYGQyAF2NTpOriyJF50-e2zeD2EBOiwpZA5HUtSQKQdRyMX3ccUXNycMirQJDigodFc9qMK6x499JSESgkbRyaLOatN87eRFPfROSObD/s1600/171%252C+1955%252C+via+Cimarosa+Particolare+della+Scala+graduata..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhE0qqEZKhJOWsD0Nt6lUZ6HXppgeCZ2HDtHozPeYGQyAF2NTpOriyJF50-e2zeD2EBOiwpZA5HUtSQKQdRyMX3ccUXNycMirQJDigodFc9qMK6x499JSESgkbRyaLOatN87eRFPfROSObD/s320/171%252C+1955%252C+via+Cimarosa+Particolare+della+Scala+graduata..JPG" width="240" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
1955, Particolare dell'androne in via Cimarosa, Napoli.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: blue;">DUE PORTALI IN VIA CILEA.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: blue;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUt92Fq2-fRisKjh84qF57c5L1G6mAkWynqQez8XV721DF7tA6MkW77yugu0sfqtZ_qOdFkpweaDuUEqawRWkMkwwzfPIciF-MB7weofE6B7TQFINpo_MDR01oAdTMmQrnCt7e6KdTG970/s1600/172%252C+1955%252Cpalazzo+delle+Maestre+via+F.+Cilea.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUt92Fq2-fRisKjh84qF57c5L1G6mAkWynqQez8XV721DF7tA6MkW77yugu0sfqtZ_qOdFkpweaDuUEqawRWkMkwwzfPIciF-MB7weofE6B7TQFINpo_MDR01oAdTMmQrnCt7e6KdTG970/s320/172%252C+1955%252Cpalazzo+delle+Maestre+via+F.+Cilea.JPG" width="320" /></a></div>
1955, palazzo delle maestre, due portali in via F. Cilea, Napoli.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiorZ_c14pLWGt5zlOtM1dCljFCvey1yep6qPbM00F0dm5vx7YfiJ49ezsEoy7LmBlr5ygSzMqcGuDrRODccN_vjKd-6IhmUpmBKv1lWzwRk8UNiJVRXRgqg2Fmtlyf_znJ0x-LMEr2fhQG/s1600/173%252C+1955+palazzo+delle+Maestre%252C+via+F.+Cilea..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="311" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiorZ_c14pLWGt5zlOtM1dCljFCvey1yep6qPbM00F0dm5vx7YfiJ49ezsEoy7LmBlr5ygSzMqcGuDrRODccN_vjKd-6IhmUpmBKv1lWzwRk8UNiJVRXRgqg2Fmtlyf_znJ0x-LMEr2fhQG/s320/173%252C+1955+palazzo+delle+Maestre%252C+via+F.+Cilea..JPG" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVmS7UG3nkmfKW4qV5k8yEoddroaZY5Wp4vYvcRHBcSdfdfq3IQENaDNrYc5Z6DQDwLJNY_Jn_rhAxWCB37wr2VPo01a85bB31UnLVwZ2gfjIb_UYpbfNcyDCQiRHf9FAZikayePGPMR10/s1600/178%252C+1955.+Palazzo+delle+maestre+via+Cilea+ing.+Isabella..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVmS7UG3nkmfKW4qV5k8yEoddroaZY5Wp4vYvcRHBcSdfdfq3IQENaDNrYc5Z6DQDwLJNY_Jn_rhAxWCB37wr2VPo01a85bB31UnLVwZ2gfjIb_UYpbfNcyDCQiRHf9FAZikayePGPMR10/s320/178%252C+1955.+Palazzo+delle+maestre+via+Cilea+ing.+Isabella..JPG" width="240" /></a></div>
1955, via F. Cilea, Napoli. Palazzo delle maestre, una delle opere nel primo androne,<br />
il tema è: <i>Le scoperte dell'uomo</i>.<br />
in questo quadro Macedonio rappresenta la scoperta dei metalli e della ruota.<br />
<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWgc0CERHFFyTpr7MLOaqVJfodjjKhKr5G81VgFote0bq1K4yRtBcqTT5KCqCEBxrjGGZa2JyZKh1o04KSAsEHw2u9afssg-JV5GIW1RDNVGOngACDTxwRr9MStKXNsV0OhdzkReb1xSvM/s1600/179%252C+1955%252C+Palazzo+delle+maestre%252C+via+cilea%252C+ing+Isabella%252C+particolare+dell%2527androne.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWgc0CERHFFyTpr7MLOaqVJfodjjKhKr5G81VgFote0bq1K4yRtBcqTT5KCqCEBxrjGGZa2JyZKh1o04KSAsEHw2u9afssg-JV5GIW1RDNVGOngACDTxwRr9MStKXNsV0OhdzkReb1xSvM/s320/179%252C+1955%252C+Palazzo+delle+maestre%252C+via+cilea%252C+ing+Isabella%252C+particolare+dell%2527androne.JPG" width="320" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">
1955, via F. Cilea, Napoli. Palazzo delle maestre, primo androne, il tema è: <span style="font-family: "oranda cn bt" , serif;"><i>La trasformazione del sapere
teorico che così diventa possibilità evolutiva nel cammino dell’uomo</i>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif;">Macedonio
vede nel rinnovo generazionale </span><span style="font-family: "oranda cn bt" , serif;">l'evoluzione </span><span style="font-family: "oranda cn bt" , serif;">del sapere appreso, subito superato dal rinnovarsi. </span><br />
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif;">È questa una complessa
filosofia espressa da Macedonio in questo gruppo di opere con apparente semplicità, il cui aspetto
esteriore, cela un ben più profondo contenuto... come si esplica nella pubblicazione.</span><br />
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: blue; font-family: "oranda cn bt" , serif;">UN'OPERA IN QUATTRO TEMPI AL PONTE DI TAPPIA-NAPOLI</span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif;"><br /></span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijHO16Wa_iOf6YPjrdHVL1KRjJtL6xkQcY3RmkhB1H8gqIXXJeUfmixPNlJpxU2BhNz0Pp5uyvS5SlE-44jIQlF0vLp_MhDOKuroROeSBelhacdMwMrrWhgxS_H0sg3ty2RF6X5ApORA3r/s1600/192%252C+1957%252C+Ponte+di+Tappia+arch.+Raffaello+Salvatori..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijHO16Wa_iOf6YPjrdHVL1KRjJtL6xkQcY3RmkhB1H8gqIXXJeUfmixPNlJpxU2BhNz0Pp5uyvS5SlE-44jIQlF0vLp_MhDOKuroROeSBelhacdMwMrrWhgxS_H0sg3ty2RF6X5ApORA3r/s640/192%252C+1957%252C+Ponte+di+Tappia+arch.+Raffaello+Salvatori..JPG" width="426" /></a></div>
1957, via Ponte di Tappia, Napoli.<br />
<div style="text-align: justify;">
Il tema che Macedonio interpreta, è: <i>La storia sul progresso dell'umana specie</i>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per realizzarla egli si pone un'unica domanda: Cosa ne sarà dell'umanità quando avrà terminato di evolversi? Per rispondere al quesito non può che allontanarsi intellettualmente dal suo tempo e descrivere attraverso le immagini quanto vede nel lontano futuro. </div>
<div style="text-align: justify;">
La risposta andrà letta in sequenza nelle quattro grandi opere poste una per facciata, a iniziare dall'opera prospiciente via Toledo, espressione di un presente a lui contemporaneo(siamo nel 1957) e proseguendo leggeremo il viaggio dell'umanità verso il suo remoto futuro in cui nell'ultimo quadro si conclude l'interrogativo posto.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuH-XdtiIdwlA6jpq2FrWtP2nVpWGqW7aNcSFoECSzf-W3qdgBrnOq0mSWpo2M0osz1rtSoDMboFdM9Uzd3FnaggTzeKeOdQEFBHquf7aZ_wlqNvriSkFqtY8jk5zq-xiCYL5TmKyrUxy-/s1600/195%252C+1957%252C+Ponte+di+Tappia%252C+primo+quadro..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuH-XdtiIdwlA6jpq2FrWtP2nVpWGqW7aNcSFoECSzf-W3qdgBrnOq0mSWpo2M0osz1rtSoDMboFdM9Uzd3FnaggTzeKeOdQEFBHquf7aZ_wlqNvriSkFqtY8jk5zq-xiCYL5TmKyrUxy-/s320/195%252C+1957%252C+Ponte+di+Tappia%252C+primo+quadro..JPG" width="210" /></a></div>
1957, Ponte di Tappia, primo quadro, fronte via Toledo<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjY7omESTbJyotjnHsjiEP6ejqAdPZw4XdJkwEi5z20ycXL3R7FG30STkGKOY2qN9UjDoiCPxxmuQaqroCXouGZtamf5nToC9VDOQLvnEqCuXF7dPGi_NOmJIsgvA4S9njfmasRCjgUZwgA/s1600/196%252C+1957%252C2+Seconda+opra%252C+Ponte+di+Tappia%252C+arch.+Raffaello+Salvatori.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjY7omESTbJyotjnHsjiEP6ejqAdPZw4XdJkwEi5z20ycXL3R7FG30STkGKOY2qN9UjDoiCPxxmuQaqroCXouGZtamf5nToC9VDOQLvnEqCuXF7dPGi_NOmJIsgvA4S9njfmasRCjgUZwgA/s320/196%252C+1957%252C2+Seconda+opra%252C+Ponte+di+Tappia%252C+arch.+Raffaello+Salvatori.JPG" width="227" /></a></div>
1957, Ponte di Tappia, secondo quadro via P. di Tappia<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzSrd0mCWtOmstTSu3V_YMinOE86J98qFvaHwCuzY3WFEl6CTtPVyk_xnLFXwcvKVFWL9NNwtZNddnfTumNSRIh28Kpzwpagx7rebdsNhUqFjcFp4RIDiFwQV1gATtqRVzeyYclHlS5pFj/s1600/197%252C+1957%252C+Ponte+di+Tappia%252C+terzo+quadro..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzSrd0mCWtOmstTSu3V_YMinOE86J98qFvaHwCuzY3WFEl6CTtPVyk_xnLFXwcvKVFWL9NNwtZNddnfTumNSRIh28Kpzwpagx7rebdsNhUqFjcFp4RIDiFwQV1gATtqRVzeyYclHlS5pFj/s320/197%252C+1957%252C+Ponte+di+Tappia%252C+terzo+quadro..JPG" width="217" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
1957, Ponte di Tappia, terzo quadro, via Bracco</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieB04eH_RZUUr4GE9oqs78uIm7Xwnho1qhzzbGIAqAo8cpixYvx9GOBmnAjikUGCs-qIgZ-LBSCAw4AHr3ACTmS5sfKH_hsk55OAVySH5mvjAro887OKzQ43XnkuZpiEpqdcOFfBYuHWuX/s1600/198%252C+1957%252C+Ponte+di+Tappia%252C+quarto+quadro%252C+via+s.+d%2527Aquino..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEieB04eH_RZUUr4GE9oqs78uIm7Xwnho1qhzzbGIAqAo8cpixYvx9GOBmnAjikUGCs-qIgZ-LBSCAw4AHr3ACTmS5sfKH_hsk55OAVySH5mvjAro887OKzQ43XnkuZpiEpqdcOFfBYuHWuX/s320/198%252C+1957%252C+Ponte+di+Tappia%252C+quarto+quadro%252C+via+s.+d%2527Aquino..JPG" width="224" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
1957,Ponte di Tappia, quarto quadro, s. Tommaso d'Aquino. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
questo lungo pellegrinare filosofico dell'umanità per raggiungere la perfezione intellettuale, nella pubblicazione non solo è spiegata attraverso i suoi stessi appunti ma anche con l'uso del<br />
Codice-Macedonio che non permette d'inquinarne il significato intellettualmente.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
1957, l'opera in via G. Doria al Vomero:<br />
sette grandi quadri esterni, uno per piano e le decorazioni dell'androne<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiB0J6jW4Ev8YwD85mgqIYKCuXkWzLsqNqk87cbJ-60Tbm4AGLrFFcgUVqohGHocPHlPpLAsxfAWFmvqQeZFgesSEWiodezD-lZOmAfjIuAnvlTzgglHBqwDqCpmzoLiO17ef48U6AHaDKn/s1600/199%252C+1957%252C+facciata+via+G.+Doria%252C++ing.+Modesto+Ferlaino..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiB0J6jW4Ev8YwD85mgqIYKCuXkWzLsqNqk87cbJ-60Tbm4AGLrFFcgUVqohGHocPHlPpLAsxfAWFmvqQeZFgesSEWiodezD-lZOmAfjIuAnvlTzgglHBqwDqCpmzoLiO17ef48U6AHaDKn/s640/199%252C+1957%252C+facciata+via+G.+Doria%252C++ing.+Modesto+Ferlaino..JPG" width="480" /></a></div>
<br />
<br />
1957, panoramica dell'androne a due livelli in via G. Doria<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmjJdMXXiuhbtXjN-knnBKONe0dnRn8nmEQ5firbTzsa9BuZgj9QX5Oh1v5hYT1TEEaMkYw9DHKbPSX0LGOK6FmWaCktlgWDLoC0swWCL3FHBj1eBL5Xh1c89DS95qTnkJHGXJScyfFPqO/s1600/200%252C+1957%252C+androne+di+via+G.+Doria%252C+ing.+M.+Ferlaino%252C+panoramica..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmjJdMXXiuhbtXjN-knnBKONe0dnRn8nmEQ5firbTzsa9BuZgj9QX5Oh1v5hYT1TEEaMkYw9DHKbPSX0LGOK6FmWaCktlgWDLoC0swWCL3FHBj1eBL5Xh1c89DS95qTnkJHGXJScyfFPqO/s320/200%252C+1957%252C+androne+di+via+G.+Doria%252C+ing.+M.+Ferlaino%252C+panoramica..JPG" width="320" /></a></div>
<br />
1957, particolare dell'opera nel piano basso dell'androne in via G. Doria<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjR7n8ytuH2HwpMYqGHVBIppOUCMq6mnJbIyKLaxWowjteRqWR8ReONh_AdO4uwdmn6uH8B12SFLgWX7nU5Y14g3q7AZoy18ZStyMXR8RuOyUXjt3rOGPBtkYCeFXH5WS4kdfkxaRFGQPM/s1600/202%252C+1957%252C+le+case%252C+via+G.+Doria%252C+particolare..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjR7n8ytuH2HwpMYqGHVBIppOUCMq6mnJbIyKLaxWowjteRqWR8ReONh_AdO4uwdmn6uH8B12SFLgWX7nU5Y14g3q7AZoy18ZStyMXR8RuOyUXjt3rOGPBtkYCeFXH5WS4kdfkxaRFGQPM/s320/202%252C+1957%252C+le+case%252C+via+G.+Doria%252C+particolare..JPG" width="240" /></a></div>
<br />
1957, secondo particolare dell'opera nel piano basso dell'androne.<br />
via F. Doria<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsV8GHV94XmFNKT63otuisYQpmn5QAVqp_ximU6RsHypNa-8YDk1W7pY0QKC-fdnKfU9kwAajw3A07u_9_cOZTEaNgVqft0juhIUAbJiDwft2yZwkhi0cFFirgMczK0YqSD_BfkQ6tKO4k/s1600/201%252C+1967%252C+la+passeggiata+e+le+case%252C+via+G+doria%252C+particolare.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsV8GHV94XmFNKT63otuisYQpmn5QAVqp_ximU6RsHypNa-8YDk1W7pY0QKC-fdnKfU9kwAajw3A07u_9_cOZTEaNgVqft0juhIUAbJiDwft2yZwkhi0cFFirgMczK0YqSD_BfkQ6tKO4k/s320/201%252C+1967%252C+la+passeggiata+e+le+case%252C+via+G+doria%252C+particolare.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
1957, panoramica delle sette opere esterne in via G. Doria.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilUattKDFWeYsXFPdWC4dFdkW8rzTQ5FqTF-3U4rqNsbIGT-FXxlrHMg3YdPMzpWQPttTflxHEzGFGJ1UUdc5ognEA5HE6JAxmlot4WlviJEH00aUIblqRAMh5cdodIFvWCXq1j_BeKcoh/s1600/205%252C+1957%252C+le+opere+esterne%252C+via+G.+Doria..jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilUattKDFWeYsXFPdWC4dFdkW8rzTQ5FqTF-3U4rqNsbIGT-FXxlrHMg3YdPMzpWQPttTflxHEzGFGJ1UUdc5ognEA5HE6JAxmlot4WlviJEH00aUIblqRAMh5cdodIFvWCXq1j_BeKcoh/s640/205%252C+1957%252C+le+opere+esterne%252C+via+G.+Doria..jpg" width="252" /></a></div>
<br />
<br />
1957, via G. Doria, primo quadro esterno, (primo piano).<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpBjipLxOFVeUgAcjiGviNxNGzjAQjM8u78FLxzhz1dvuG5lsHGDbdMVYdJi9rIoJdMO4ws6ab__6-AHUdIS9v7KEqBsswDOHXlvUFlbxfgvpR2BI8US0Z9bzLoT2-9CpMOc1nO9nvW6sh/s1600/206%252C+1057%252C+Primo+piano%252C+via+G.+Doria..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpBjipLxOFVeUgAcjiGviNxNGzjAQjM8u78FLxzhz1dvuG5lsHGDbdMVYdJi9rIoJdMO4ws6ab__6-AHUdIS9v7KEqBsswDOHXlvUFlbxfgvpR2BI8US0Z9bzLoT2-9CpMOc1nO9nvW6sh/s320/206%252C+1057%252C+Primo+piano%252C+via+G.+Doria..JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
1957, via G. Doria, secondo quadro esterno.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLOvVRvg0_J6RdgySOAlcgSiDsDiyHLT78Cb3gYlSlHjh1FcCTfoI3WoSv7VqAKNIRfrmDT2XAwl4xtWhDjjImLR6SLzeZHdmY8jnaEYoeCbzrG8OAegUZOdBg27AQMn32WKHwT54Kzo1-/s1600/207%252C+1957%252C+secondo+piano%252C+nia+G.+Doria..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLOvVRvg0_J6RdgySOAlcgSiDsDiyHLT78Cb3gYlSlHjh1FcCTfoI3WoSv7VqAKNIRfrmDT2XAwl4xtWhDjjImLR6SLzeZHdmY8jnaEYoeCbzrG8OAegUZOdBg27AQMn32WKHwT54Kzo1-/s320/207%252C+1957%252C+secondo+piano%252C+nia+G.+Doria..JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
1957, via G. Doria, terzo quadro esterno.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOfkzbWdDfv62AJviwFwBtRb_vucw5ukqJdZmZNdslxpfzuwA7VmIQtfjVcWc2rehxjoHCibp7ea3x711wNx2DJyg7p5L3Vjl_8VpnGGCLk9wyMFzYKUdqhagTUqJNcseh2-T0wsidEyeL/s1600/208%252C+1957%252C+Terzo+piano%252C+via+G+Doria..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="216" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOfkzbWdDfv62AJviwFwBtRb_vucw5ukqJdZmZNdslxpfzuwA7VmIQtfjVcWc2rehxjoHCibp7ea3x711wNx2DJyg7p5L3Vjl_8VpnGGCLk9wyMFzYKUdqhagTUqJNcseh2-T0wsidEyeL/s320/208%252C+1957%252C+Terzo+piano%252C+via+G+Doria..JPG" width="320" /></a></div>
<br />
1957, via G. Doria Quarto quadro esterno.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUFWVhB9-caPVIyxxVIaE2YeQl2mbDgvzzKp4ZR1xQSlnkPJ3yonIVFeOzmk48Tm3IskiCNQ6pAn71HaXoGzgnWGNu9xIEdEz5JNOxqUdiRtl6d0Torzsu3D9uh_NmTgqGeXViUlpuOJc_/s1600/209%252C+1957+Quarto+piano%252C+via+G.+Doria..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="221" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUFWVhB9-caPVIyxxVIaE2YeQl2mbDgvzzKp4ZR1xQSlnkPJ3yonIVFeOzmk48Tm3IskiCNQ6pAn71HaXoGzgnWGNu9xIEdEz5JNOxqUdiRtl6d0Torzsu3D9uh_NmTgqGeXViUlpuOJc_/s320/209%252C+1957+Quarto+piano%252C+via+G.+Doria..JPG" width="320" /></a></div>
<br />
1957, via G. Doria, quinto quadro esterno.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEim6wVu3t71xfhL3_d4IcvPxJlqq5aYGgZki4Vgg0hVFeU0TsY2QkmJIRmOHHtU9-L7EvudAM9s0PJqElmd-CcJYZhY4XRYW4IvNUvM6h3j0XinnBtCBPM2Gm_WZK71VtA2foCgjXe3XWRV/s1600/210%252C+1957%252Cquinto+piano%252C+via+G.+Doria..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="235" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEim6wVu3t71xfhL3_d4IcvPxJlqq5aYGgZki4Vgg0hVFeU0TsY2QkmJIRmOHHtU9-L7EvudAM9s0PJqElmd-CcJYZhY4XRYW4IvNUvM6h3j0XinnBtCBPM2Gm_WZK71VtA2foCgjXe3XWRV/s320/210%252C+1957%252Cquinto+piano%252C+via+G.+Doria..JPG" width="320" /></a></div>
<br />
1957, via G. Doria, sesto quadro esterno.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfNffFRqsoPHTza81S_japQwAhNCDy_X-6BZjjEMsRm1oB-9e7YoX6CJjfJcmPfCW74UeW1QlrwuAncpKWEsPEIiGRmEAfjWV655XeaLbzahVQzQCLkY1eyISLQh6m3lv1ecTCTh1KXNGu/s1600/211%252C+1957%252C+sesto+piano%252Cvia+G.+Doria..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="242" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfNffFRqsoPHTza81S_japQwAhNCDy_X-6BZjjEMsRm1oB-9e7YoX6CJjfJcmPfCW74UeW1QlrwuAncpKWEsPEIiGRmEAfjWV655XeaLbzahVQzQCLkY1eyISLQh6m3lv1ecTCTh1KXNGu/s320/211%252C+1957%252C+sesto+piano%252Cvia+G.+Doria..JPG" width="320" /></a></div>
<br />
1957, via G. Doria, ottavo quadro esterno.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZukezL3AbNZNMmUqN-V2mb2VdLO_GunQ5Ru7TrEyeoPL4IXaVsJMUfRpU2cPilGq5UVTd91PwlOQMds7rRl1nTmXzKlBBunpVBu4424keoyAQe1kGCgCpFmI8v9dUMWPIrwOoLvWPu1Z9/s1600/212%252C+1957%252C+settimo+piano%252Cvia+G.+Doria..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZukezL3AbNZNMmUqN-V2mb2VdLO_GunQ5Ru7TrEyeoPL4IXaVsJMUfRpU2cPilGq5UVTd91PwlOQMds7rRl1nTmXzKlBBunpVBu4424keoyAQe1kGCgCpFmI8v9dUMWPIrwOoLvWPu1Z9/s320/212%252C+1957%252C+settimo+piano%252Cvia+G.+Doria..JPG" width="320" /></a></div>
Come si può osservare da questa sequenza fotografica, man mano che si sale verso l'alto, i quadri assumono sempre maggior semplicità nelle linee e colori più accesi.<br />
Questo per permettere all'osservatore di comprendere i concetti.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
1958, opera all'E.M.P.I. al Chiatamone, (oggi A.S.L.).<br />
l'opera è su di una parete interna della sala d'aspetto e smistamento le sue misure sono di quatto metri e quaranta per circa sei metri e cinquanta.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTx9iQPQy8j3X9qymdpwmECnuj9019YW7dsmYMHCubbkPaJNZIFd09QFkF_QEqi-gZCSa_2mrUdjJjEx8Xo59HgV9CjsFnhgtkkwX0VO0BS2CBEREjDX-c4O0PFZfABlb73gcMJ9TfQYOH/s1600/220%252C+1958%252C+E.M.P.I.%252C+la+grande+madre.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="545" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTx9iQPQy8j3X9qymdpwmECnuj9019YW7dsmYMHCubbkPaJNZIFd09QFkF_QEqi-gZCSa_2mrUdjJjEx8Xo59HgV9CjsFnhgtkkwX0VO0BS2CBEREjDX-c4O0PFZfABlb73gcMJ9TfQYOH/s640/220%252C+1958%252C+E.M.P.I.%252C+la+grande+madre.JPG" width="640" /></a></div>
<br />
1958, particolare dell'opera all' E.M.P.I.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCucPRl75EpcL7Az0FanbncaHDMeRJdphFZQSEbsOCzT1RmZhMIpOOdMqMlIEC4EtchfML2RhJVJF8hudjDOaAtFsQREMjwHxGQYbdTMdxKFrOopBD_K1STVSab-hxprNreJhQUNbWobB3/s1600/221%252C+1958%252C+la+grande+madre%252C+particolare..jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="314" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCucPRl75EpcL7Az0FanbncaHDMeRJdphFZQSEbsOCzT1RmZhMIpOOdMqMlIEC4EtchfML2RhJVJF8hudjDOaAtFsQREMjwHxGQYbdTMdxKFrOopBD_K1STVSab-hxprNreJhQUNbWobB3/s320/221%252C+1958%252C+la+grande+madre%252C+particolare..jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
1958, 59, Pilastro a un ingresso in via A. Manzoni e due quadri nell'androne.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
1958, via A.Manzoni, il primo quadro all'interno dell'androne.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP46xXgnk1Rdd4LFN3N_ujntXzLzTPFgqFh32zlODl2tdJt6DQwb_k9OkH1_4K0qwznC7A5EDf30u_iHvvlzSIErZ5Jihmfzyprfqecg9yZ4-6n61dZqK0bFRGcFbBg18uo0yf_mb52tUV/s1600/224%252C+1958%252C+%252759+%252C+via+Manzoni+secondo+terzo%252C+in+androne..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="233" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiP46xXgnk1Rdd4LFN3N_ujntXzLzTPFgqFh32zlODl2tdJt6DQwb_k9OkH1_4K0qwznC7A5EDf30u_iHvvlzSIErZ5Jihmfzyprfqecg9yZ4-6n61dZqK0bFRGcFbBg18uo0yf_mb52tUV/s320/224%252C+1958%252C+%252759+%252C+via+Manzoni+secondo+terzo%252C+in+androne..JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
1958, via A Manzoni, secondo quadro all'interno dell'androne<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIPnVPpUirsQ0boGQfF0hFbYXNfDjMrSwkIefUJMPIGT_wd33cZbBocn7ND5Xi0f_6tiaQn5h89MDD_W28DVkSBEl9caAcWU8k2A3woey9L8-iswXemP86maYENIwZz4sYyaAenDiARv7H/s1600/225%252C+1958%252C++%252759%252C+via+Manzoni+terza+opera%252C+in+androne..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIPnVPpUirsQ0boGQfF0hFbYXNfDjMrSwkIefUJMPIGT_wd33cZbBocn7ND5Xi0f_6tiaQn5h89MDD_W28DVkSBEl9caAcWU8k2A3woey9L8-iswXemP86maYENIwZz4sYyaAenDiARv7H/s320/225%252C+1958%252C++%252759%252C+via+Manzoni+terza+opera%252C+in+androne..JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
1959, quattro figure di una mastodontica opera in tutto tondo realizzata per l'intera facciata di un palazzo ai Ponti Rossi, Napoli. L'opera all'origine misurava mt. 12 di altezza per 14 di larghezza, montata su una struttura tubolare posta all'esterno dei balconi.<br />
Fu poi smontata per motivi di sicurezza e restituita a Macedonio che riutilizzò le figure in differenti occasioni, come ben riporto ne: Il grande libro...<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgVw99cmBOuxjEsnnzBkShq-nQGc41S4FIW1QdKaWptUt55Oe-xaHv6xkQD6ucavYu8-OyhWoYOkBAvd9yDRwIOpHucARX_7L4BTMacR5sHMWgqA7HpoxMqjra2QKOSwVF3jqQIX9Z_hIU/s1600/227%252C+1959%252C+Quattro+fanciulle+prese+dai+Ponti+rossi%252C+cambi+d%2527asta+Genova.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="462" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgVw99cmBOuxjEsnnzBkShq-nQGc41S4FIW1QdKaWptUt55Oe-xaHv6xkQD6ucavYu8-OyhWoYOkBAvd9yDRwIOpHucARX_7L4BTMacR5sHMWgqA7HpoxMqjra2QKOSwVF3jqQIX9Z_hIU/s640/227%252C+1959%252C+Quattro+fanciulle+prese+dai+Ponti+rossi%252C+cambi+d%2527asta+Genova.JPG" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
1959, alcune figure provenienti dallo smontaggio dell'opera di via Ponti Rossi,<br />
sistemate momentaneamente nel "giardino incantato" di casa Macedonio che<br />
per tali ragioni assunse questo nome.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkzHdQf0jd3dVM9WtVuLD1ZW0cv8rqDXTmQApLETDGgPtCufaLc47EAbUpmRFRxAIW2H11Y3XCySLkvmnO87R1J-HH0qOCLXRRn5O1iLDWOujFOfpU60PrlHgQa3hPsPyLHGGmpoSJ7vG4/s1600/229a%252C+1959%252C+le+figure+dei+Ponti+Rossi+nel+giardino+incantato..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="217" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjkzHdQf0jd3dVM9WtVuLD1ZW0cv8rqDXTmQApLETDGgPtCufaLc47EAbUpmRFRxAIW2H11Y3XCySLkvmnO87R1J-HH0qOCLXRRn5O1iLDWOujFOfpU60PrlHgQa3hPsPyLHGGmpoSJ7vG4/s320/229a%252C+1959%252C+le+figure+dei+Ponti+Rossi+nel+giardino+incantato..JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
1959, Il deserto americano, grande opera di mt sei di larghezza per quatto di altezza<br />
realizzato per un androne in via Bonito, Vomero, Napoli.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYEXPAMD6qYRJ3EsHY2cnGtWFjkdEW5k9vjdEbVzOhNhnDAFQh_2Nyz8RQriVwjtpjR8I93NkUUEb_6SxhyphenhyphenpZj-0e5kT7XvofDHSdztaP-bRcucN-kWo8CLGMxCWil52ZWuovCZp6lynS6/s1600/232%252C++1959.+grande+deserto+americano%252C+via+Bonito%252C+arch.+Carlo+Migliardi..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYEXPAMD6qYRJ3EsHY2cnGtWFjkdEW5k9vjdEbVzOhNhnDAFQh_2Nyz8RQriVwjtpjR8I93NkUUEb_6SxhyphenhyphenpZj-0e5kT7XvofDHSdztaP-bRcucN-kWo8CLGMxCWil52ZWuovCZp6lynS6/s320/232%252C++1959.+grande+deserto+americano%252C+via+Bonito%252C+arch.+Carlo+Migliardi..JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
1959, La propagazione del suono, opera non figurativa in un androne di via A. Falcone,Napoli.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTcSwVl1b9RO6kPpHaLB7hZaQCcoWcMFxgFFGEieNfo4Dpw2OfKcepEWQSsJYInFID9Z-M6NKwAZCxm6f18Fya3Q0cSbvbghKzn0N1kr3qCyyQl4KJO6E8TLKn1OmsYqzs_UvtYiJvLd4P/s1600/233%252C1959%252CPropagazione+del+suono%252C+via+A.+Falcone%252C+arch.+C.+Mugliardi..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="262" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTcSwVl1b9RO6kPpHaLB7hZaQCcoWcMFxgFFGEieNfo4Dpw2OfKcepEWQSsJYInFID9Z-M6NKwAZCxm6f18Fya3Q0cSbvbghKzn0N1kr3qCyyQl4KJO6E8TLKn1OmsYqzs_UvtYiJvLd4P/s400/233%252C1959%252CPropagazione+del+suono%252C+via+A.+Falcone%252C+arch.+C.+Mugliardi..JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
1960, Lungo fontanile in via Belvedere, Vomero Napoli.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSEGC7ltIkyyP9IlNf11VqNgPHamsPmZysecOCccGjfik48P9A40zvGgCGQ2tO0YxzIa0VZld8SUUKufgB-jJ368zWyZkkaCU8oLA2GRqI7-3482UWvyfe0oHf82Emg7BIp9WteyQxXx3h/s1600/240%252C+1960%252C+via+Belvedere%252C+costruzioni+Samaritano.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="366" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSEGC7ltIkyyP9IlNf11VqNgPHamsPmZysecOCccGjfik48P9A40zvGgCGQ2tO0YxzIa0VZld8SUUKufgB-jJ368zWyZkkaCU8oLA2GRqI7-3482UWvyfe0oHf82Emg7BIp9WteyQxXx3h/s640/240%252C+1960%252C+via+Belvedere%252C+costruzioni+Samaritano.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
1960, Ciò che disse Cummeo, particolare di un'opera in casa di Domenico Rea.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjM-5M8hv3-ZnDZC8T9OwmqAx3pzEFqldv5_r6qXNhg6J-t_z8XDA4vPRd2aUvf-jKwj0NEZGxDtinjGPy97qNLincHirQEIZjUsH4Aps5D3UlUvLS5xsUMlRhM174kdaeRZXdk3oonJCXl/s1600/249%252C+1960%252C+primo+bassorilievo+in+casa+Domenico+Rea%252C+i+personaggi+di+Rea%252C+cm2oox60..jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjM-5M8hv3-ZnDZC8T9OwmqAx3pzEFqldv5_r6qXNhg6J-t_z8XDA4vPRd2aUvf-jKwj0NEZGxDtinjGPy97qNLincHirQEIZjUsH4Aps5D3UlUvLS5xsUMlRhM174kdaeRZXdk3oonJCXl/s320/249%252C+1960%252C+primo+bassorilievo+in+casa+Domenico+Rea%252C+i+personaggi+di+Rea%252C+cm2oox60..jpg" width="246" /></a></div>
<br />
1960, Ciò che disse Cummeo, particolare di un'opera in casa di Domenico Rea.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdhaEApNfCc7jYUuGR2wKnMRwaRikBNvA4xUftmrgF_sLT4Bh2-6nQ9I2EqUxY7619GX8Semu7nmGey-8Vax_6xtmTVOiVp3mapQ6qWuFbyvJlcJPAKhS3qyGQVQwwMbSVo-GQd905M52J/s1600/250%252C+1960%252C+opera+da+parete+in+casa+Rea+%252C+particolare.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdhaEApNfCc7jYUuGR2wKnMRwaRikBNvA4xUftmrgF_sLT4Bh2-6nQ9I2EqUxY7619GX8Semu7nmGey-8Vax_6xtmTVOiVp3mapQ6qWuFbyvJlcJPAKhS3qyGQVQwwMbSVo-GQd905M52J/s320/250%252C+1960%252C+opera+da+parete+in+casa+Rea+%252C+particolare.jpg" width="277" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
dal1961, al 1976 in modo saltuario vi è la parentesi delle<br />
opere in Gallipoli, Lecce, grazie all'arch. Enzo Perna.<br />
<br />
bozzetto per un'opera a grandezza naturale in casa Torselli.<br />
l'opera di cui non vi sono altre immagini è posta a fine corrimano<br />
di una scala che conduce ad un vasto salone di rappresentanza.<br />
spesso scambiata dai "grandi conoscitori delle ceramiche di Macedonio"<br />
per l'opera posta anch'essa alla fine di un corrimano nel Cinema Orchidea,<br />
ora facente parte di una collezione privata<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuZ4fLD2pcRFmGsMRI8ep2LPM6SYXEyjlu5kUZ7Vrk0YA_ZhtRf2iUmtydka76DjqMZgLFdFtT84gEMpTa95PLSpGhcSpPdo3Zscj_q5tPHO9XVfi-WqHBcYZjZOH77bGc01J3ys3WRu6d/s1600/254%252C+1962%252C+bozzetto+per+casa+Otello+Torselli%252C+Gallipoli%252C+Vincenzo+Perna.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuZ4fLD2pcRFmGsMRI8ep2LPM6SYXEyjlu5kUZ7Vrk0YA_ZhtRf2iUmtydka76DjqMZgLFdFtT84gEMpTa95PLSpGhcSpPdo3Zscj_q5tPHO9XVfi-WqHBcYZjZOH77bGc01J3ys3WRu6d/s320/254%252C+1962%252C+bozzetto+per+casa+Otello+Torselli%252C+Gallipoli%252C+Vincenzo+Perna.JPG" width="209" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
1962, Complesso abitativo e commerciale in Corso Roma, Gallipoli, Lecce<br />
per il tecnigrafo dell'arch. Enzo Perna.<br />
le opere di Macedonio abbelliscono l'intera facciata dell'ingresso.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6hyphenhyphen2vRDO56OttXq0eGk0898xVwRWLr94lGkswM1tc4OjNRa0k7GJywX2Qw0lIG-nW1Hv_VMo6RLhkZJaKp6aUJx_V_vTPvwV6uYNt9B-JPBtZtSoAK16B139Qkyo8OVnyXGcBbbo6OAYm/s1600/258%252C+1962%252C+Corso+roma+gallipoli.+visione+generale+cmplesso+Torselli%252C+arch.+V.+Perna..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="237" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6hyphenhyphen2vRDO56OttXq0eGk0898xVwRWLr94lGkswM1tc4OjNRa0k7GJywX2Qw0lIG-nW1Hv_VMo6RLhkZJaKp6aUJx_V_vTPvwV6uYNt9B-JPBtZtSoAK16B139Qkyo8OVnyXGcBbbo6OAYm/s320/258%252C+1962%252C+Corso+roma+gallipoli.+visione+generale+cmplesso+Torselli%252C+arch.+V.+Perna..JPG" width="320" /></a></div>
<br />
1962, Corso Roma,Gallipoli, Lecce, panoramica delle ceramiche<br />
di Macedonio sull'intera verticale della facciata.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi15jonUEtGYpckadOtjZ8vJZPCkYC5Z-r4NYwmAHq-pFKc-KkU29kKRscGle7x3_G0S1ZRhrCVFqs2cPPetWndk9q47y9NW4nnrhxS4Yf6-RR0CBNWoHYVo6MJm_yj-A3vIzS6Kv5XmQLO/s1600/261%252C+1962%252C+complesso+Torselli%252C+arch.+V.+Perna+Corso+Roma+Gallipoli%252C+vista+dall%2527alto..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="236" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi15jonUEtGYpckadOtjZ8vJZPCkYC5Z-r4NYwmAHq-pFKc-KkU29kKRscGle7x3_G0S1ZRhrCVFqs2cPPetWndk9q47y9NW4nnrhxS4Yf6-RR0CBNWoHYVo6MJm_yj-A3vIzS6Kv5XmQLO/s320/261%252C+1962%252C+complesso+Torselli%252C+arch.+V.+Perna+Corso+Roma+Gallipoli%252C+vista+dall%2527alto..JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
1963, un opera in tre quadri in via Michelangelo da Caravaggio.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEge3rLx6nevjt4GvO-rAcI7qzvrOEYPeLTHnfMq6evrc4cVt-wK-pAtvJSPes9NQRTY1lr0btNVlnPibJHrjTTi_r2T3JDT7w26420XvFZ8xjI_C3TUsMaHy7XVDuSF9b-Nml2qFiyoRCBM/s1600/263%252C+1963%252C+via+M.+daCaravaggio+primo+terzo%252C+ing+Montanino..jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="246" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEge3rLx6nevjt4GvO-rAcI7qzvrOEYPeLTHnfMq6evrc4cVt-wK-pAtvJSPes9NQRTY1lr0btNVlnPibJHrjTTi_r2T3JDT7w26420XvFZ8xjI_C3TUsMaHy7XVDuSF9b-Nml2qFiyoRCBM/s640/263%252C+1963%252C+via+M.+daCaravaggio+primo+terzo%252C+ing+Montanino..jpg" width="640" /></a></div>
<br />
1963, il secondo dei tre quadri in via Michelangelo da Caravaggio.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsUkAKU6T9Ni1H05gLzp9wiUFbCTGlqwufrizX9919FtmNbCjg6xdzZVHvVndE1DT-vjE3XslYQ-ygqBtAEOrkB41UAwBLEYvhv-BCCKMEFOvCPBZsY6zJ53N3QKAc8a88QBmCcYt7pwbu/s1600/264%252C1963%252Cvia+M+da+Caravaggio+seconda+di+tre.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsUkAKU6T9Ni1H05gLzp9wiUFbCTGlqwufrizX9919FtmNbCjg6xdzZVHvVndE1DT-vjE3XslYQ-ygqBtAEOrkB41UAwBLEYvhv-BCCKMEFOvCPBZsY6zJ53N3QKAc8a88QBmCcYt7pwbu/s320/264%252C1963%252Cvia+M+da+Caravaggio+seconda+di+tre.jpg" width="240" /></a></div>
<br />
1963, il terzo dei tre quadri in via Michelangelo da Caravaggio.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjgyymbfJlTkNkR-yLrHbubVjJQ5A1Vs4M4DnLhsUaf4BDv6AnJ-06gmcfKajWsiUi9kt-aN1uqEVC3q7k3mD4kWQKPNQ28bjUgnnX-YaIgK0XuA_qsNY3VZTyyJPhV7RGY6XkzZyLrX-m/s1600/265%252C+1963%252C+via+M.+da+Caravaggio%252C+terzo+di+tre%252C++ing.+Montanino.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhjgyymbfJlTkNkR-yLrHbubVjJQ5A1Vs4M4DnLhsUaf4BDv6AnJ-06gmcfKajWsiUi9kt-aN1uqEVC3q7k3mD4kWQKPNQ28bjUgnnX-YaIgK0XuA_qsNY3VZTyyJPhV7RGY6XkzZyLrX-m/s320/265%252C+1963%252C+via+M.+da+Caravaggio%252C+terzo+di+tre%252C++ing.+Montanino.jpg" width="153" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
1963,Un pavimento in via S. Euframo vecchio, Napoli.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
1964, la farmacia Sellitti, Riviera di Chiaja, Napoli. <br />
Un'opera che ci parla della polio, intesa come ricerca medica<br />
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</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
<br />
1965, un falso Macedonio dalla firma autentica, Ombrellificio Sessa, via Duomo, Napoli.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
1966, espressione di un complesso concetto intellettuale, coll. privata, Napoli.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
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<br />
<br />
Le opere al Parco Vanna, via Jannelli al Vomero alto, Napoli dal 1966 al 1972,<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
1966, Il graffito perimetrale esterno al Parco Vanna, via Jannelli, Vomero alto, Napoli.</div>
<div style="text-align: center;">
l'opera, divisa per ragioni di spazio in quattro segmenti guarda al futuro auspicando attraverso le immagini un futuro prospero. </div>
<div style="text-align: justify;">
le stesse immagini legano con il concetto intellettuale "magico" che Macedonio, esprime nell'intero parco, ricordo di scoperte e giovanili e avventure intellettive, avute in questo campo, ricordando che Macedonio prendeva dal suo presente i concetti da esprimere attraverso la ceramica.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgY0lSOfr3CZioFj3PX1eWGdTUA98vjeenoV5olNI-d2vjqTd1VIlKuv_xQtSnK2dndc1bxhKymJs59cPr54_rPdwpn2mmbvYQWDzGyNmKymJY1Kx2lXLyqMR0F75WBe01ogJV0Xke8VDwT/s1600/297%252C+1967%252C++3%252C++Parco+Vanna%252C+Graffito+esterno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="188" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgY0lSOfr3CZioFj3PX1eWGdTUA98vjeenoV5olNI-d2vjqTd1VIlKuv_xQtSnK2dndc1bxhKymJs59cPr54_rPdwpn2mmbvYQWDzGyNmKymJY1Kx2lXLyqMR0F75WBe01ogJV0Xke8VDwT/s640/297%252C+1967%252C++3%252C++Parco+Vanna%252C+Graffito+esterno.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnv1Njh5D7pOwcFTi-KM-P0mL5j39ASN_Bs2Ivd71KNSsKIw3j_VE1UYOBpii_6aQQOt0jzzPzmL1GkN1xi-Za-UY6M81wiov3VXWGfussN7_yP9fIfDjdYYm5JUWwVHvCgbfoDeRpLh0C/s1600/298%252C+1967%252C+4%252C+++Parco+Vanna+Graffito+Esterno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="196" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnv1Njh5D7pOwcFTi-KM-P0mL5j39ASN_Bs2Ivd71KNSsKIw3j_VE1UYOBpii_6aQQOt0jzzPzmL1GkN1xi-Za-UY6M81wiov3VXWGfussN7_yP9fIfDjdYYm5JUWwVHvCgbfoDeRpLh0C/s640/298%252C+1967%252C+4%252C+++Parco+Vanna+Graffito+Esterno.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
1966, 1967, Parco Vanna, via Jannelli Napoli, opera in tre quadri all'interno del primo androne.<br />
<br />
primo quadro.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
<br />
Secondo quadro.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZQC7wtusQux0JnsTLhLjq_4LZ9GV4_YdwSEg2nxWcoyZZe21FxAqxQIo4omH6ucW95qjhPWpXITLPJXZGJRl-su-_ih1hICXP6vX1dV6q992q3mn9PZ_4Qrw-zFQzrbZU88AtY3cwmUHA/s1600/300%252C+1967%252C+terza+opera+nel+Primo+androne..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZQC7wtusQux0JnsTLhLjq_4LZ9GV4_YdwSEg2nxWcoyZZe21FxAqxQIo4omH6ucW95qjhPWpXITLPJXZGJRl-su-_ih1hICXP6vX1dV6q992q3mn9PZ_4Qrw-zFQzrbZU88AtY3cwmUHA/s320/300%252C+1967%252C+terza+opera+nel+Primo+androne..JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
terzo quadro.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3LfZeuuV33mDWpmj_G6RX-kIB2s53_zkL3F0kTMjZKc9PESnrbyD-6XLFRF3EV78gb_lEi4lQlHYt9AXbUvtZ-923c7y2EiV-KWpioo2E3ahRkprk1JZpDIlQDQdTjJwbY4x0-163hjPb/s1600/301%252C+1967%252C+2di+tre+%252C+Primo+androne.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3LfZeuuV33mDWpmj_G6RX-kIB2s53_zkL3F0kTMjZKc9PESnrbyD-6XLFRF3EV78gb_lEi4lQlHYt9AXbUvtZ-923c7y2EiV-KWpioo2E3ahRkprk1JZpDIlQDQdTjJwbY4x0-163hjPb/s320/301%252C+1967%252C+2di+tre+%252C+Primo+androne.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<br />
1068, Il guerriero e il cacciatore", un'opera dalla particolare filosofia in cui la figura è sdoppiata in due concetti, l'uno del cacciatore, a salvaguardia della specie e della famiglia, l'altro del guerriero a salvaguardia delle comuni proprietà ,<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5jdwHHw6ZOebH7xz1TFFPTSvswVWuU1q4yq67x_q1gkJC71Ah84MsFCuXG8yC98ypwMzl0ened3b7JpIOHA52pIPjcRTsiatsORw4k47B-_4C4kI-Ivkuy2Wg0pTPK70ndUIC4Q6I5ZYH/s1600/306%252C+1968%252C+il+Guerriero+e+il+cacciatore%252C+opera+intera..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5jdwHHw6ZOebH7xz1TFFPTSvswVWuU1q4yq67x_q1gkJC71Ah84MsFCuXG8yC98ypwMzl0ened3b7JpIOHA52pIPjcRTsiatsORw4k47B-_4C4kI-Ivkuy2Wg0pTPK70ndUIC4Q6I5ZYH/s320/306%252C+1968%252C+il+Guerriero+e+il+cacciatore%252C+opera+intera..JPG" width="240" /></a></div>
<br />
1968, la terza bugia, l'opera più piccola mai realizzata da Macedonio, ciononostante la filosofia che esprime è pari alla sua opera più grande<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<br />
<br />
1970 Parco Vanna, via Jannelli, "Il centauro", opera nel secondo androne.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyUcAzQjk1qSOL9f9vMXqQN1hddXhTuTCq5eKTXP1ac66YuRI_JxQjso8knsUg56k5U2kYGbSwdMvoseRrN7V0VejR9pkwBokqKLhXXjOz2Gy8CaeWP-0vGJ2lVqVVSad83C5bdTauvbTG/s1600/331%252C+1970%252C+centauro%252C+Parco+Vanna-seconda+palazzina..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyUcAzQjk1qSOL9f9vMXqQN1hddXhTuTCq5eKTXP1ac66YuRI_JxQjso8knsUg56k5U2kYGbSwdMvoseRrN7V0VejR9pkwBokqKLhXXjOz2Gy8CaeWP-0vGJ2lVqVVSad83C5bdTauvbTG/s320/331%252C+1970%252C+centauro%252C+Parco+Vanna-seconda+palazzina..JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
1970, 1973, Parrocchia di Casalvelino Marina, Salerno.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigMQq6HowJFa5681p6Zc2fh1qbzkrwT3tHdzXf0Su_YmH4aC6qMFif1oPZcUrFbiqwk8j0IeUJg5FQH9HMwiSk_wSJthCoRia4UB7juzbH1WXkBRd-xwhHe4l2PFVxrcjoF2Pgr62RAl8o/s1600/333%252C+1970+panoramica+interna+della+Parrocchia+di+Casalvelino+M..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="211" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigMQq6HowJFa5681p6Zc2fh1qbzkrwT3tHdzXf0Su_YmH4aC6qMFif1oPZcUrFbiqwk8j0IeUJg5FQH9HMwiSk_wSJthCoRia4UB7juzbH1WXkBRd-xwhHe4l2PFVxrcjoF2Pgr62RAl8o/s320/333%252C+1970+panoramica+interna+della+Parrocchia+di+Casalvelino+M..JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
1970, "Il Cristo crocifisso, tuttotondo, altezza mt 250 circa, Parrocchia di Casalvelino Marina,<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhj3-FEuXIM3WIFuVfiuix_yt2DoxuPn_p7Fg1JkAAKqs2cvN-u2nHN7xavncqyy7-0VKi2qNzG3VVg8hL-t8PbQoBBOYc99qi-x3Xl2oYou5aFRSLb5eZDRPthY6WihkHH5Iu5S3vcj4be/s1600/354%252C+1970%252C+il+cisto+sulla+croce%252C+Casalvelino.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhj3-FEuXIM3WIFuVfiuix_yt2DoxuPn_p7Fg1JkAAKqs2cvN-u2nHN7xavncqyy7-0VKi2qNzG3VVg8hL-t8PbQoBBOYc99qi-x3Xl2oYou5aFRSLb5eZDRPthY6WihkHH5Iu5S3vcj4be/s320/354%252C+1970%252C+il+cisto+sulla+croce%252C+Casalvelino.JPG" width="240" /></a></div>
<br />
<br />
1970, altare nella parte frontale in cui macedonio esprime la nascita di Adamo e Eva; Il peccato originario; la cacciata dal paradiso.<br />
i sostegni laterali si esprimono invece attraverso il nuovo testamento, dando all'osservatore il concetto delle radici (attraverso il vecchio testamento) e il fiore attraverso il Vangelo.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiM7gDxT-Tsa4Dm7s2brfDp4ktG5see57nxbludzFLo4JPKRsEFJYGIO6EN-0jcSLfU63df0C5b1K8KLHm9SxZXei0m8ICORzDMbgWMP4M98dfwj-sUO9VhQf58jqoEhtXyWJIcFtmXjv88/s1600/357%252C+1970%252C+%252773%252C+Altare+Casalvelino.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="204" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiM7gDxT-Tsa4Dm7s2brfDp4ktG5see57nxbludzFLo4JPKRsEFJYGIO6EN-0jcSLfU63df0C5b1K8KLHm9SxZXei0m8ICORzDMbgWMP4M98dfwj-sUO9VhQf58jqoEhtXyWJIcFtmXjv88/s320/357%252C+1970%252C+%252773%252C+Altare+Casalvelino.JPG" width="320" /></a></div>
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<br />
1971, il fonte battesimale, Parrocchia di Casalvelino Marina,<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1BxfSCPR4MQiwUC7BBekZxYrp0wj5kZF3WEmsNMv9cxmwGjeKzEenck95Pyi3_1-JwLyqtFTgutLkHGqCu7vKhUsTAHjQw-76VjlKSKBJP7Uoo1xKFOnHHqpa6LMPXc9-LNNihO-Wxiwf/s1600/363%252C1971%252CFonte+Battesimale+Casalvelino..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1BxfSCPR4MQiwUC7BBekZxYrp0wj5kZF3WEmsNMv9cxmwGjeKzEenck95Pyi3_1-JwLyqtFTgutLkHGqCu7vKhUsTAHjQw-76VjlKSKBJP7Uoo1xKFOnHHqpa6LMPXc9-LNNihO-Wxiwf/s320/363%252C1971%252CFonte+Battesimale+Casalvelino..JPG" width="222" /></a></div>
<br />
<br />
1971,'72,Parrocchia di Casalvelino Marina, due vasche di acquasantiera<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDJuL9iH2NZzN9CG4j_IyVEu7CL2RpiVHN5dNe-yShztTMapkFpu0ZhLdeCFl2ROnefWOCOoSQnQoHRTlv5pBSbQBV5ywju4awyk69kDzEWBrr4k3CuayK0c38GL05e8fsXVvzlZzAl4_U/s1600/369%252C1971%252C+Acquasantiera%252C+il+miracolo+dei+pesci..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="257" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDJuL9iH2NZzN9CG4j_IyVEu7CL2RpiVHN5dNe-yShztTMapkFpu0ZhLdeCFl2ROnefWOCOoSQnQoHRTlv5pBSbQBV5ywju4awyk69kDzEWBrr4k3CuayK0c38GL05e8fsXVvzlZzAl4_U/s320/369%252C1971%252C+Acquasantiera%252C+il+miracolo+dei+pesci..JPG" width="320" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3i_U7Ngwn_p02E-8Rf0mYHv90yOln-h4vl2S5vbzhyd_vLiYexKzjM9bPG4WBIGy-Yjhvf-aZwTKTtLAUNn_RMNTkx67qD8bM-s3h740-pXH0qjTkVMSWYTe3ARr8TeRIUIFjJM_JrLvU/s1600/370%252C+1971%252C+acquasantiera+lazzaro.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="211" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3i_U7Ngwn_p02E-8Rf0mYHv90yOln-h4vl2S5vbzhyd_vLiYexKzjM9bPG4WBIGy-Yjhvf-aZwTKTtLAUNn_RMNTkx67qD8bM-s3h740-pXH0qjTkVMSWYTe3ARr8TeRIUIFjJM_JrLvU/s320/370%252C+1971%252C+acquasantiera+lazzaro.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
1971,'72, il miracolo di Lazzaro, acquasantiera, Parrocchia di Casalvelino Marina, <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg09rjoV7rTvCYCyZSNLGgm2Nu-fNVZqd8ioe3JZDPDacH37NO7bJgjyEyTj1gVtxMjqduSYBcTBAFthgt39rmfGTauGkva8OgvQ4jfNIXZR_m32TQukB68_1MEIAQir7sedRcPHwNKxHwu/s1600/371%252C+1972+lazzaro..jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg09rjoV7rTvCYCyZSNLGgm2Nu-fNVZqd8ioe3JZDPDacH37NO7bJgjyEyTj1gVtxMjqduSYBcTBAFthgt39rmfGTauGkva8OgvQ4jfNIXZR_m32TQukB68_1MEIAQir7sedRcPHwNKxHwu/s320/371%252C+1972+lazzaro..jpg" width="183" /></a></div>
<br />
<br />
1971,'72, il miracolo dei pani e dei pesci, acquasantiera, Parrocchia di Casalvelino Marina, <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_SS1_tVyUbQ0HG5HYe3lyGboO6h5LuY488a0rZP6Xz7-JUzs_Nz_XcggY3_omi22mOnooSUfvzriMIRXHVq87Ie7_2gZYcCRCCg2kynlxdIgHfWGS86NeYyP_d_E6AXZI_7InL5HNuJaf/s1600/372%252C+1972%252C+pesci+e+pane.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg_SS1_tVyUbQ0HG5HYe3lyGboO6h5LuY488a0rZP6Xz7-JUzs_Nz_XcggY3_omi22mOnooSUfvzriMIRXHVq87Ie7_2gZYcCRCCg2kynlxdIgHfWGS86NeYyP_d_E6AXZI_7InL5HNuJaf/s320/372%252C+1972%252C+pesci+e+pane.jpg" width="187" /></a></div>
<br />
1971,'72, base d'appoggio per una statua lignea, Parrocchia di Casalvelino Marina, <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7sHBWIa6CFae6MBqxpVNTSUNhO-0sCm8kjA6mxcDEubLVx-O8ZSWN7bi4t64yyTXcWuv9t048EqbYTYe9zWBjAUXqLaV7grnOUpbXwBSjkTvC7gR_Ne1UQtSwPr-9gZnla6G6t0tt5qPV/s1600/373%252C+1972%252C+base+in+ceramica+per+una+statua+lignea..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="224" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7sHBWIa6CFae6MBqxpVNTSUNhO-0sCm8kjA6mxcDEubLVx-O8ZSWN7bi4t64yyTXcWuv9t048EqbYTYe9zWBjAUXqLaV7grnOUpbXwBSjkTvC7gR_Ne1UQtSwPr-9gZnla6G6t0tt5qPV/s320/373%252C+1972%252C+base+in+ceramica+per+una+statua+lignea..JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
1971,'72, Candelabro Pasqualearrocchia di Casalvelino Marina, <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUN8WfWukpRociXH_xObH7N16_JRRN4hwFunuxQQchJr4tambf8xvrD0YPup0UaUNnjHb-euCkQAZUeRJMOpyGEsFlJEDpDzEB5OU1l-Qm44s_w9pRcP2FY5Czd8-gOmsn5fkxWj7NPIMh/s1600/374%252C+1973%252C+Cero+Pasquale+Casalvelino..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUN8WfWukpRociXH_xObH7N16_JRRN4hwFunuxQQchJr4tambf8xvrD0YPup0UaUNnjHb-euCkQAZUeRJMOpyGEsFlJEDpDzEB5OU1l-Qm44s_w9pRcP2FY5Czd8-gOmsn5fkxWj7NPIMh/s320/374%252C+1973%252C+Cero+Pasquale+Casalvelino..JPG" width="209" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="-webkit-text-stroke-width: 0px; clear: both; color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin: 0px; orphans: auto; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px;">
</div>
<br />
<div style="-webkit-text-stroke-width: 0px; color: black; font-family: "Times New Roman"; font-size: medium; font-style: normal; font-variant: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; line-height: normal; margin: 0px; orphans: auto; text-align: center; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: 1; word-spacing: 0px;">
1972, opera nel terzo e nel quarto androne. il drago ha un profondo significato che cambia secondo la civiltà che adotta quest'immagine.</div>
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_j8OmJ8krCDb0PdYlVN4yS_EVJ1aV8ojmMUGinG7R4PB-bNJPqlVCE8-i9aplj5sl6Zw_RPZjnq9Ak5IHPd2hz6wmgFNUePUudrfwSlzxoY-IsEfch8jZ8kD86RAM6OcXaVJZENQy2rE1/s1600/342%252C1972%252C+drago+uno%252C+Parco+Vanna..JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_j8OmJ8krCDb0PdYlVN4yS_EVJ1aV8ojmMUGinG7R4PB-bNJPqlVCE8-i9aplj5sl6Zw_RPZjnq9Ak5IHPd2hz6wmgFNUePUudrfwSlzxoY-IsEfch8jZ8kD86RAM6OcXaVJZENQy2rE1/s320/342%252C1972%252C+drago+uno%252C+Parco+Vanna..JPG" width="320" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjceMZ1X-_XKEXh1b_zLKD0QGXykXLg8J_vd6w55JnYTgrqYTykZVr_Oi9nYauGuAfy-MQVyvvG2dppu8ZnKK7Sxv41CcEHNa3-SopG8Y2BBnJAUVSi5k020fJzOZzius4uKsR9S1Tvp_dh/s1600/341%252C+1972%252C+Drago+due%252C+Parco+Vanna..JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjceMZ1X-_XKEXh1b_zLKD0QGXykXLg8J_vd6w55JnYTgrqYTykZVr_Oi9nYauGuAfy-MQVyvvG2dppu8ZnKK7Sxv41CcEHNa3-SopG8Y2BBnJAUVSi5k020fJzOZzius4uKsR9S1Tvp_dh/s320/341%252C+1972%252C+Drago+due%252C+Parco+Vanna..JPG" width="320" /></a><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
1973, Via Crucis, Parrocchia di Casalvelino Marina,</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisiMsdgVRQWk0aH4RzbJNguLQ6KFRDH4N8ZSjHQ2398BuJ_q3lLljEJg1f4VQsAhPuklYSOYpOmvEZO84Cx0eQj-JKUjlY7n8vsJrYhAQuyFJypWe4J091HLEbyXDHMIJ3IR9VVLhCgcLj/s1600/385%252C7%252C+1973%252C+via+Crucis%252C+Casalvelino..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisiMsdgVRQWk0aH4RzbJNguLQ6KFRDH4N8ZSjHQ2398BuJ_q3lLljEJg1f4VQsAhPuklYSOYpOmvEZO84Cx0eQj-JKUjlY7n8vsJrYhAQuyFJypWe4J091HLEbyXDHMIJ3IR9VVLhCgcLj/s320/385%252C7%252C+1973%252C+via+Crucis%252C+Casalvelino..JPG" width="207" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
1976, interno del Teatro Cinema Italia, Gallipoli<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGhIjir04chYr6gdXIVndTeO1brNYT64TRG3nzxwUNbFCOVqx_29SOALn1WusUWNtYqFhMkn_ixv7RP96pf3eMyEBAnPQW-zxOqIl7o0TQviF6ekEc1amJN4D5ZRBd9LRwBRDFKOPPnC4z/s1600/415%252C+1976+platea+cinema+Roma+Gallipoli..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGhIjir04chYr6gdXIVndTeO1brNYT64TRG3nzxwUNbFCOVqx_29SOALn1WusUWNtYqFhMkn_ixv7RP96pf3eMyEBAnPQW-zxOqIl7o0TQviF6ekEc1amJN4D5ZRBd9LRwBRDFKOPPnC4z/s320/415%252C+1976+platea+cinema+Roma+Gallipoli..JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
1976, gli attori, interno del Teatro- Cinema Italia, Gallipoli Lecce. <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWi1eClhCe3QDFSuIeg8Vbam93OPCfeqZ_Gnnguu4aL5-SAk-BTgwi_uVWW5g3kmEpTpfHFLt-JbyWmz9lrlQlaQSf5-L18fBd-9tHIUqtsIyBjoZa4tbW7GQPC6FV_CkR40HqIjSVmNxD/s1600/416%252C+1976%252C+++i+teatranti%252C+cinema+Italia+Gallipoli%252C+arch.+Vincenzo+Perna..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="185" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWi1eClhCe3QDFSuIeg8Vbam93OPCfeqZ_Gnnguu4aL5-SAk-BTgwi_uVWW5g3kmEpTpfHFLt-JbyWmz9lrlQlaQSf5-L18fBd-9tHIUqtsIyBjoZa4tbW7GQPC6FV_CkR40HqIjSVmNxD/s320/416%252C+1976%252C+++i+teatranti%252C+cinema+Italia+Gallipoli%252C+arch.+Vincenzo+Perna..JPG" width="320" /></a></div>
<br />
1976, le maschere, alla biglietteria del Cinema Teatro Italia Gallipoli Lecce.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT3uzPZkP_UCqgT_0M7UwZ72fp7e9GR6eajhVGFY-ye4Nf72N3kI8IIkOxdprK1oz_tLayEPxA_LqCAdOr3nfmskg_TEQRFHjPiE8gZTFspiSoz0o2ybciynNWFYNj0t7y883t9UIIfVBM/s1600/413%252C+1976%252C+Maschere%252C+cinema+teatro+Roma%252C+Gallipoli%252C+arch.+Vincenzo+Perna..JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT3uzPZkP_UCqgT_0M7UwZ72fp7e9GR6eajhVGFY-ye4Nf72N3kI8IIkOxdprK1oz_tLayEPxA_LqCAdOr3nfmskg_TEQRFHjPiE8gZTFspiSoz0o2ybciynNWFYNj0t7y883t9UIIfVBM/s320/413%252C+1976%252C+Maschere%252C+cinema+teatro+Roma%252C+Gallipoli%252C+arch.+Vincenzo+Perna..JPG" width="307" /></a></div>
<br />
<br />
1976, Macedonio pensa nel suo studio del Vomero<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaeqbg3hb94TxZ62NoFuX8NOi6u7eo6OfCtG43y9yNdDT_A5dgc-yn4AkR6KN_4YkQAQ3ByKpj2tJ16gZuJhwShMumrI7SEx8eNon-ckdzuq9A0SwnUWT_sZU8zkt7FIs0-9HAqh2Evsgf/s1600/412%252C+1976%252C+Macedonio+pensa..jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="450" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaeqbg3hb94TxZ62NoFuX8NOi6u7eo6OfCtG43y9yNdDT_A5dgc-yn4AkR6KN_4YkQAQ3ByKpj2tJ16gZuJhwShMumrI7SEx8eNon-ckdzuq9A0SwnUWT_sZU8zkt7FIs0-9HAqh2Evsgf/s640/412%252C+1976%252C+Macedonio+pensa..jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<span style="color: red; font-size: large;">per ora ci fermiamo quì, </span><br />
<span style="color: red; font-size: large;">l'estensione continua mensilmente fino alla sua ultima opera realizzata nel 1986:<i>Il paese di bengodi,</i> vaso.</span><br />
<span style="color: red; font-size: large;"><br /></span>
<span style="color: red; font-size: large;">Per un breve assaggio del libro, si prega di premere qui in basso a destra "Post più vecchi".</span><br />
<br />
<div>
<span style="color: red; font-family: "arial" , "sans-serif"; font-size: 16pt;"></span></div>
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td><br /></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="font-size: 12.8px;"><br /></td></tr>
</tbody></table>
</div>
Giuseppe Macedoniohttp://www.blogger.com/profile/13262252621159309082noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-424207202724054773.post-49955855663042026942016-01-14T00:08:00.003-08:002016-06-26T08:18:23.707-07:00Musei e collezioni pubbliche in cui si conservano le opere di Giuseppe Macedonio<div style="text-align: center;">
<h2>
<span style="color: #0b5394;"><b>Musei e collezioni pubbliche in cui si conservano le opere di Giuseppe Macedonio.</b></span></h2>
<h2 style="text-align: left;">
<b><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: small; mso-bidi-font-size: 11.0pt;">Pag. 88,</span></b><b style="font-size: small;"><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 9.0pt;"> 1939,</span></b><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: x-small;">Cina, Collezio</span><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 9pt;">ne Ambasciatore della Cina, vaso: “<i>Susanna e i vecchioni</i>”,</span></h2>
</div>
<div align="left" class="MsoNoSpacing">
<b><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; mso-bidi-font-size: 11.0pt;">Pag.</span></b><b><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 9.0pt;"> </span></b><b><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; mso-bidi-font-size: 11.0pt;">103,</span></b><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 9.0pt;"> <b>1942,<i>Museo
internaz. della ceramica e del vetro, Faenza</i>, pannello: “<i>Maternità e
infanzia</i>” e a <o:p></o:p></b></span></div>
<div align="left" class="MsoNoSpacing">
<b><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; mso-bidi-font-size: 11.0pt;">Pag. 235</span><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 9.0pt;">,nel 1953, donò al
Museo un Bozzetto della Grande Fontana, “La canapa” .<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="MsoNoSpacing">
<i><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 9.0pt;"> </span></i></div>
<div align="left" class="MsoNoSpacing">
<b><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; mso-bidi-font-size: 11.0pt;">Pag.</span></b><b><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 9.0pt;"> </span></b><b><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; mso-bidi-font-size: 11.0pt;">106,</span></b><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 9.0pt;"> <b>1942, Collezione
Palazzo Comunale, Faenza, Sala delle stelle, “Centro tavola con
segnaposti”.<o:p></o:p></b></span></div>
<div align="left" class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<div align="left" class="MsoNoSpacing">
<b><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; mso-bidi-font-size: 11.0pt;">Pag.</span></b><b><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 9.0pt;"> </span></b><b><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; mso-bidi-font-size: 11.0pt;">182, 183,
184,</span></b><b><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 9.0pt;">
1950,</span></b><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 9.0pt;">
t<b>re opere al. Brooklyn Museum, New York, U.S.A sez. Arte europea: <o:p></o:p></b></span></div>
<div align="left" class="MsoNoSpacing">
<b><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 9.0pt;"> “<i>Pagamento de</i></span><i><span style="font-size: 9.0pt;">l</span></i><i><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 9.0pt;"> tribut</span></i><i><span style="font-size: 9.0pt;">o-</span></i><i><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 9.0pt;">date a Cesare quel
che è di Cesare</span></i><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 9.0pt;">”,
“Il volto amato”, “Girotondo”. <o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="MsoNoSpacing">
<b><br /></b></div>
<div align="left" class="MsoNoSpacing">
<b><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; mso-bidi-font-size: 11.0pt;">Pag. 192,</span><i><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 9.0pt;"> </span></i><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 9.0pt;">1950, ’51, </span><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 9.0pt;">Collezione industriale Ditta Angelo Freda e
Figli,Napoli, via P. Rossi,<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 9.0pt;"><b> documentazione in Ditta. <o:p></o:p></b></span></div>
<div align="left" class="MsoNoSpacing">
<b><br /></b></div>
<div align="left" class="MsoNoSpacing">
<b><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; mso-bidi-font-size: 11.0pt;">Pag. 194</span><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 9.0pt;">, 1950, </span><i><span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 9.0pt;">Museo F. Palizzi,
Napoi: “Vaso con Centauro e cane”, 1950.<o:p></o:p></span></i></b></div>
<div align="left" class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<div align="left" class="MsoNormal">
<b>pag.<span style="font-size: 9.0pt;"> </span>673,
678, 688, 701,708<span style="font-size: 9.0pt;">,</span><span style="font-size: 9.0pt;"> Museo delle
ceramiche, Pietrastornina, Avellino, tre opere: vaso “Hippy,” ovvero</span></b><br />
<b><span style="font-size: 9.0pt;"> “La folla”; vaso ”Mondo verde”;
tuttotondo: “La paglia”.<o:p></o:p></span></b></div>
<div align="left" class="MsoNormal">
<br /></div>
<div align="left" class="MsoNormal">
<i><span style="font-size: 9.0pt;">Le collezioni italiane private, per ovvi
motivi, non sono riportate.<b><o:p></o:p></b></span></i><br />
<i><span style="font-size: 9.0pt;"><br /></span></i>
<i><span style="font-size: 9.0pt;"><br /></span></i>
<i><span style="font-size: 9.0pt;"><br /></span></i>
<i><span style="font-size: 9.0pt;"><br /></span></i>
<i><span style="font-size: 9.0pt;"><br /></span></i>
<i><span style="font-size: 9.0pt;"><br /></span></i></div>
<br />
<div align="left" class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
Giuseppe Macedoniohttp://www.blogger.com/profile/13262252621159309082noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-424207202724054773.post-72069186281075635492016-01-14T00:07:00.003-08:002016-06-26T08:18:08.876-07:00Un breve assaggio de "Il grande libro"... Il prologo che riporta "Le ragioni del perché"<br />
<div style="text-align: center;">
<h2>
</h2>
</div>
<div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2sBB7vHz4GVCS9D0iq-DU1c7wJw-rQvbyv2dmydNISA8Z4EumXGONqzsZhCwTdsWB0StDqxVn39ANQGLcOa9OVqgxU81ovRERugIvOpVoT6eZ2u2Yu0QsrxhKaCxfQ3YsXsiPUjfiuMMk/s1600/dfd.PNG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2sBB7vHz4GVCS9D0iq-DU1c7wJw-rQvbyv2dmydNISA8Z4EumXGONqzsZhCwTdsWB0StDqxVn39ANQGLcOa9OVqgxU81ovRERugIvOpVoT6eZ2u2Yu0QsrxhKaCxfQ3YsXsiPUjfiuMMk/s1600/dfd.PNG" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">
Gli appunti sui concetti delle opere di Macedonio mi furono dettati nel ‟73, da mio padre. L‟intenzione era raccogliere il suo pensiero per poi pubblicarlo. Il fato fu però di parere contrario, pag. 586, de Il grande libro...cosicché questi appunti rimasero, in attesa di tempi migliori, in una vecchia scatola da scarpe.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Più volte si giunse vicino alla pubblicazione per poi rimandare il momento. Nel ‟80, ad esempio, fu il terremoto a impedirlo; cinque anni dopo, verso la fine del „85, nuovamente si cercò un editore ma un peggioramento della sua salute ci fece desistere. Così mio padre si limitò ad aggiungere nuovi concetti e in questo mi accorsi che i riporti e le note avevano reso i fogli simili a geroglifici, pag. 750. Rimisi di nuovo tutto nella vecchia scatola, ancora in attesa di tempi migliori, dove riposarono per quasi trent‟anni…</div>
<div style="text-align: justify;">
Negli anni „40 si era letto di Macedonio ceramista su riviste come “Il Cellini”.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tuttavia, Macedonio se pur noto come ceramista, era poco conosciuto come persona, rimanendo lontano dai consensi della celebrità, tanto che la comune idea su di lui, si rifaceva unicamente a popolareschi “sentito dire”.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo portò pirandelliani personaggi a conformare il suo pensiero a un più comune consenso, pubblicandolo più che altro per celebrare loro stessi. Fu un “innocente” fai da te, in seguito ripreso da altri novelli Vasari che continuando a ritoccarne il pensiero, modificarono ancor più le circostanze da cui scaturirono gli avvenimenti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Fu anche l‟abitudine di leggere i concetti trascrivendoli poi secondo un personale intendimento che contribuì a fortificare quest‟avventura filologica su Macedonio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Finita che fu mia madre, rimasi soltanto io a conoscere l‟avvicendarsi di quelle filosofie scritte nella ceramica ed essendo in possesso di quanto lui stesso mi aveva dettato, sentii il dovere di ridare alla storia e ai lettori gabbati, quelle verità celate.</div>
<div style="text-align: justify;">
Decisione che prese forza dai molti riporti falsati, come ciò che scrive il sig. Giorgio Napolitano a pag. 96, de “La Ceramica di Posillipo”. In esso non si limitò a descrivere i fatti legati allo scultore Antonio De Val, da scultore a ceramista per bisogno… e del “salotto” creato da Giuseppina De Feo e dall‟ing. Paolo Marone, pensando bene di allargare il pensiero a Macedonio, esprimendo personali punti di vista che purtroppo rimasero nella storia. Ecco quanto si legge: “Nel loro impianto ceramico, richiamando gli stilemi della ceramica vietrese del periodo tedesco”… omissis …“il cromatismo denso e la valenza corporea dello smalto sono indicatori dell‟esperienza di Vietri”… Cioè a dire che Macedonio aveva preso esperienza plastica e pittorica da Vietri sul Mare; giusto il contrario di quant'avvenne, come si leggerà.</div>
<div style="text-align: justify;">
Pur avendo intervistato mio padre diverse volte, il sig. Giorgio Napolitano prestò orecchio a un per lui più ovvio sentito dire e non a quanto gli fu risposto.</div>
<div style="text-align: justify;">
In questo modo, non spiegò le ragioni di Macedonio in Vietri sul Mare, non narrò perché il sig. Melamerson Max, gli diede una esorbitante somma di danaro da cui cominciò l'attività al Pascone… riportò solo il popolare pettegolezzo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Fu l‟inizio di fantasie e omissioni che successivi novelli Vasari, come fosse tradizione, continuarono a perpetrare con scritti pseudo culturali.</div>
<div style="text-align: justify;">
In “Gambone la leggenda della ceramica”, ad esempio, pubblicazione dell‟arch. Eduardo Alamaro alla pag. 19 l‟autore afferma che Macedonio e Gambone furono i primi artisti a reinterpretare e diffondere il linguaggio di Doelker… cosa certamente vera per il sig. Gambone, non lo metto in dubbio, non però per Macedonio tirato in ballo a forza dal popolaresco sentito dire, riportato come sacrosanta verità.</div>
<div style="text-align: justify;">
L‟arcano si sbroglia a pag. 51, de Il grande libro con: “Le opere realizzate per la I.C.S.”, sempreché lo stesso Macedonio non si sbagli sul suo stesso conto…</div>
<div style="text-align: justify;">
Su questo tema, alla pag. 80, di “Forme utili”, la dott. Gaia Salvatori asserisce che il passo de “I due fornaciari”, per alcuni aspetti si lega alla “Ceramica di Posillipo”… senza comprendere che le due attività, diverse tra loro per cultura e concetto, coesistevano come possibilità distinte…<br />
Anch‟essa cade così nel presumere o affidarsi.</div>
<div style="text-align: justify;">
A questo incauto procedere si aggiunge quanto scrive la dott. Marina Borrelli, in “Giuseppe Macedonio, Ceramista Napoletano”, chiedendo a un medico appena pratico di ceramica e non a un ceramista di tradizione, com‟è fatto un forno a legna per la ceramica.</div>
<div style="text-align: justify;">
Senza dimenticare gli articoli di stampa, uno di essi apparso su “Il Mattino”, del 29 maggio, 1950, a firma del critico Carlo Barbieri che riporta l‟acquisto di tre opere di Macedonio da parte d‟un Museo Americano, in cui lo stolto critico, per essere gentile, forzato da chissà chi, all‟articolo vi abbina il nome di un diverso ceramista che niente ebbe mai a spartire con Macedonio, evento riportato a pag. 180 de Il grande libro... in, “Gli articoli di stampa”.</div>
<div style="text-align: justify;">
Bisogna però comprendere che per questa tipologia di ceramisti dall‟ovvio intelletto, l‟essere i più bravi era imperativo, ragione per ricercare possibilità e raccomandazioni, in modo da prevaricare, come si evince dalla ripetitiva azione dello stesso precedente ceramista che, questa volta si fa inserire in un catalogo del Museo F. Palizzi, curato dal critico d‟arte Ciro Ruju e dalla sig.ra Carola, in cui senza apparente motivo, appare inserito di sfuggita nello spazio riservato alla descrizione dell‟opera museale di Macedonio, com‟è spiegato alla pagina 194. Opera richiesta dal Museo F. Palizzi, Na.… Ruju in seguito si scusò in forma privata, dicendo che fu la locale politica a volerlo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si scrive su Macedonio ma in quale modo, Nell‟articolo a firma del prof. Mario Forgione, “Piastrelle in pizzeria”, pubblicato su Itinerari del 1988, si chiede solidarietà morale per un evento avvenuto circa trent‟anni prima, …come si dice basta il pensiero, pag. 725 de Il Grande libro....</div>
<div style="text-align: justify;">
Intanto il dilagante presumere, raggiunge ed entra nel linguaggio parlato, come si vedrà a pag. 745, in: “Disquisizione intellettuale sul ceramista Macedonio”.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si leggerà delle false tesi su Macedonio, come “Le innocenti immagini del ‟44”, pag. 232, in cui a testimonianza di tesi totalmente inventate, si pubblicano fotografie uscite dall‟autorevole archivio del prof Gennaro Borrelli, vera e propria truffa, comprovante il dilagante “presumere” ai danni della storia, del lettore e dulcis in fundo, di Macedonio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Perfino la sua professione è messa in dubbio, non s‟indica come ceramista ma, come poeta, maiolicaro, scultore … attraverso una sciocca caparbietà convulsiva.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vi sono poi i concorsi da tener presente, anche se nello specifico, le tre edizioni del “Concorso di ceramica Donato Massa”, in futuro avranno un involontario sviluppo culturale, pag. 689; pag. 699; pag. 706 de Il Grande libro....</div>
<div style="text-align: justify;">
A questo bisogna aggiungere almeno un esempio per tipologia dei diversi “Comitati” preposti alle “Esposizioni”; agli “Eventi”; e perfino alla “tutela dell‟artista”…</div>
<div style="text-align: justify;">
Comitati genericamente spiegati a pag. 169, che poi secondo il caso prendono specifiche più topiche, anche se l‟archetipo rimane l‟A.N.A.T., (Associazione Napoletana Arte e Tradizione) che offre addirittura la creazione di un casalingo “Nobel” segregazionista, accessibile solo ai nati in Campania. è questo il “Premio Giuseppe Macedonio”, pag. 734.</div>
<div style="text-align: justify;">
In pari merito un sedicente Comitato Scientifico preposto alla “Tutela dell‟Artista”, si pone a salvaguardia del pensiero di Macedonio in una pubblicazione edita nel 2011, voluta dalla figlia, Serena, per l‟anagrafe Lucia. Essa, non sapendo i fatti, senza interpellarmi permise di lasciar passare meschini errori e fantasiose calunnie.</div>
<div style="text-align: justify;">
Fu la goccia… come scrivo a, pag. 741,de Il grande libro... in “Ancora si è tentati da Giuseppe Macedonio”, provocando il più gran danno storico mai perpetrato a questa figura d‟Artista.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nell‟immediato, tentai di arginare quanto aveva permesso in un‟Errata Corrige, ma gli errori erano troppi e troppo immondi per porvi rimedio e, cosa gravissima, non furono fermati dal Comitato scientifico preposto, ignari di quanto si pubblicava.</div>
<div style="text-align: justify;">
Solo una profonda conoscenza, come quella esistente tra padre e figlio e non senza il vantaggio di precisi appunti, si esprime il veritiero pensiero su Macedonio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per questa ragione mi sono avvalso di ciò che Macedonio stesso mi dettò con l‟intenzione di pubblicarlo, pag. 589, “Le tre possibilità perdute”, ampliandolo nei particolari, senza però contaminarlo intellettualmente. Io stesso, cresciuto tra l‟arte e gli artisti so che ogni opera d‟arte, è l‟espressione di un‟intima filosofia del pensiero dell‟autore, spesso realizzate in modo da non essere compreso senza conoscere il pensiero dell‟Artista. Ecco perché uomo e arista, devono viaggiare insieme nel percorso della vita e dell‟Arte, se così non è, ci si ferma alla forma esteriore dell‟opera, impossibilitati a tradurre il pensiero in linguaggio parlato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Macedonio giovanissimo inseguiva un sogno: dipingere.</div>
<div style="text-align: justify;">
Incamminatosi in esso, preferì avere come mentore un professionista piuttosto che accodarsi a pittori paesaggisti o della nuova avanguardia. Fu il destino a proporgli un maestro decoratore d‟eccezione: Arnaldo De Lisio, con cui lavorò sempre e solo come “aiutante in prova”, pur di soddisfare il suo smodato desiderio di dipingere.</div>
<div style="text-align: justify;">
Già conosceva la ceramica, fu il primo lavoro che imparò dopo l‟accorso alla famiglia che lo rese orfano a soli diciassette anni, anche se il suo lignaggio, la passione del dipingere, il sapere che la corrente andava in un verso contrario al suo pensiero, prestò il proprio sapere per sopravvivere, facendolo da uomo libero… finché potè, pag. 53 de Il grande libro....</div>
<div style="text-align: justify;">
Fu dipingendo con il maestro Arnaldo De Lisio che nel 1924, in pieno Liberty, ebbe l‟idea di ricoprire gli spazi architettonici non più con decorazioni pittoriche quanto con ceramiche di grandi dimensioni: pag. 29, “Voglia di dipingere”. Sogno a lui chiaro in cui s‟incamminò e da pittore considerò gli sbalzi dell‟argilla come chiaroscuri di colore.</div>
<div style="text-align: justify;">
La sua precoce maturità intellettuale, gli fa rivolgere il pensiero verso tre ampie tipologie di temi: gli introspettivi, i giornalieri, gli universali. Il concetto introspettivo dato dal ricordo della memoria, fu il primo a essere espresso, ancor prima dell‟opera intitolata il “Il quarto bacio ”, 1934, pag. 85. Tuttavia in seguito miscelerà questo concetto a due diverse filosofie: i racconti universali e i giornalieri, da lui osservati.</div>
<div style="text-align: justify;">
La Grande Fontana, Mostra d‟Oltremare, 1953, pag. 199, è un esempio sul connubio del giornaliero, filtrato attraverso le filosofie introspettive che legano il tema portante a un presente vicino. Così in modo diverso le quattro opere al Ponte di Tappia, pag. 321, o il fregio esterno del Parco Vanna, pag. 512, entrambe rendono in modo totalmente diverso un presente osservato in un ideale futuro.</div>
<div style="text-align: justify;">
I grandi temi storici, per loro natura seguono percorsi più costretti, legati al loro svolgimento, come mostra un androne e un architrave in via M. Schipa, 1949, pag.153, in cui Macedonio esprime la Cacciata di Eva dal paradiso (nel secondo</div>
<div style="text-align: justify;">
androne) e la Caccia dell‟uomo primitivo (sull‟architrave del primo androne), due temi universali sulle origini dell‟uomo, l‟una reale per crescita intellettiva, l‟altra per fede.</div>
<div style="text-align: justify;">
Macedonio non bada all‟ampiezza della superficie ma al suo contenuto, perciò un‟opera per l‟architettura di grandi dimensioni o una infinitamente piccola, esprimeranno entrambe, pari concetti filosofici, pag. 552, in …“La terza Bugia”.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tuttavia, si comprende che nella descrizione degli eventi e per quanto il suo animo d‟Artista crea, fino ad ora rimasto indecifrato, è di facile inquinamento intellettuale. Ragione per aver approntato un semplicistico decodificatore, il Codice Macedonio che non permette neanche casualmente di contaminare intellettualmente l‟opera.</div>
<div style="text-align: justify;">
In questo è d‟aiuto quanto mi dettò lo stesso Macedonio, almeno per le diverse centinaia di opere riportate e spiegate in queste pagine nelle ispirazioni, nel concetto e nell‟espressione filosofica, secondo il pensiero di Macedonio e del Codice.</div>
<div style="text-align: justify;">
In questo modo, il lettore otterrà un saggio paragone da confrontare ai populistici concetti già pubblicati da altri, sfatando ogni falsa riga, evidenziando le incongruenze, avendo certezze. Io stesso come figlio, pur conoscendo profondamente il lavoro di mio padre, mi sono scrupolosamente attenuto a quanto concordammo, limitandomi a trascrivere nel migliore dei modi i concetti e le filosofie contenute nelle sue opere, sperando di esserci riuscito, traducendo i suoi racconti in emozioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho poi per mio conto offerto ancor più intimi ricordi avvenuti dopo la sua scomparsa, aggiungendo merito a quanto concordammo, senza sminuire il pensiero di quanti elusero e delusero il suo pensiero, sia in vita, sia dopo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Qualsiasi ceramista degno di questo titolo, vede l‟interezza del concetto da realizzare con gli occhi della mente, proprio come Macedonio. Ciò che egli fa di diverso dagli altri è esprimerlo secondo colte, profonde filosofie.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un‟inezia intellettuale che fa la differenza… di cui bisogna farsene una ragione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non scrivo per gloria né tantomeno per denaro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Fiero di aver riportato, se pur con mie parole il corretto pensiero di mio padre scevro da personali invenzioni, un atto d‟amore da cui attingere in tutta sicurezza, cosa questa che certamente non piacerà a tutti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ciao papà, tuo figlio Eugenio.<br />
<br />
<div align="right" class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif; font-size: 16pt;"><br /></span></div>
<div align="right" class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif; font-size: 16pt;"><br /></span></div>
<div align="right" class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif; font-size: 16pt;"><br /></span></div>
<div align="right" class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif; font-size: 16pt;">Da "<i>Il grande libro</i>"...</span><span style="color: #0070c0; font-family: "oranda cn bt" , "serif"; font-size: 16.0pt;"> Chi era Giuseppe Macedonio.<o:p></o:p></span></div>
<div align="right" class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;">
<i><span style="color: #0070c0; font-size: 10.0pt;">Prima dell’artista vi è l’uomo e
nell’uomo, le vicende che l’hanno forgiato.<o:p></o:p></span></i></div>
<div align="right" class="MsoNoSpacing" style="text-align: right;">
<br /></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Ebbe
i natali in una famiglia di benestanti, laureati, cosa che tra l’‘800 e il ‘900 e ancor prima aveva
una valenza molto diversa da oggi. Macedonio era già preposto a grandi cose.
Secondo il padre, L’avvocato Salvatore, avrebbe dovuto fare l’avvocato,
continuando così la professione di famiglia.<o:p></o:p></span></div>
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif;">Di
grande apertura intellettuale, Giuseppe Macedonio fu disponibile oltre ogni
dire, prerogativa questa di chi per discendenza possiede quel complesso sapere
che lo rende tanto saggio da farlo apparire modesto, comprendendo la vita con
largo anticipo. Il suo modo di essere fu equilibrato e lontano dalla folla e
dai riflettori. Lo ricordo vestito con abiti confortevoli, incurante delle mode
del momento che considerava effimere, come lo ricordo tanto distratto da non
credere, non perché lo fosse ma perché era concentrato sul suo pensiero,
orientandolo verso quei concetti che ora vediamo esprimere alle sue opere,
spesso nascosta sotto un lucido strato di smalto. Ultimogenito di una famiglia
di avvocati, suo padre e prima di lui suo nonno Michele. Egli stesso, se il
destino avesse voluto, avrebbe continuato la tradizione. Purtroppo
mancò la laurea per una grave tragedia familiare mentre ancora frequentava il
penultimo anno del Liceo Ginnasio. Evento che interruppe bruscamente il corso
dei suoi studi, che a quel tempo erano unicamente appannaggio delle classi
privilegiate o della nobiltà. Popolarmente si riteneva che gli studi fossero
poco idonei ai figli di artigiani o bottegai che fossero. A quel tempo
studiare, come vivere, era un privilegio di classe, anche se Macedonio non fu
mai d’accordo su questo concetto, tanto che anni dopo, bruciò i documenti
araldici di famiglia. Non fu mai un artigiano, come le malelingue insinuarono,
e solo considerando la provenienza storica di nascita, questo non poteva
proprio essere possibile. Per bisogno lavorò in fabbrica, in un periodo
inferiore ai due anni, poi si rese libero da padroni, fin quando poté. Uomo
dalle grandi controversie, nel ’42, fu impiegato all’Alfa Romeo come
disegnatore militarizzato ma, dopo solo tre mesi, fu licenziato per “</span><i style="font-family: 'oranda cn bt', serif;">scarsa
aderenza alle ideologie fasciste</i><span style="font-family: "oranda cn bt" , serif;">”, cosa che all’incirca accadeva mentre
riceveva dalle stesse mani del Duce il premio e il titolo di </span><i style="font-family: 'oranda cn bt', serif;">massimo
ceramista Italiano del ‘900</i><span style="font-family: "oranda cn bt" , serif;">, tra pompe magne e discorsi. </span><br />
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Studiò
profondamente le innovative filosofie mitteleuropee, scartando la <i>Bauhaus</i>,
poiché continuava una tradizione ingiusta, in cui l’architetto passava il
progetto all’artigiano a lui legato, ripetendo il rito di “<i>padrone e sotto</i>”.
Scelse a suo modello la <i>gestalt</i>, considerandola una filosofia più
democratica, giacché offriva a chiunque la possibilità di produrre oggetti
superlativi, attraverso produzioni su larga scala e a chiunque di acquistarli
con poco, cosa che non dava la Bauhaus. I parti di mia nonna Eugenia avvennero
in casa, come d’uso, alla via Torrione S. Martino al Vomero, con trepidazione
ma senza grossi problemi, assistiti dai vicini di porta, i Garofalo. Dovete
sapere che il bis nonno dei Garofalo, era nientemeno che il comandante delle
guardie Borboniche di Palazzo Reale, al servizio di Francesco II, detto Re
Franceschiello. Ancora conservo un corno di orallo appartenuto a Sua Maestà
Francesco II e che il mio bisnonno ebbe in regalo per essere stato da lui
raccolto dopo che cadde a sua Maestà. Evento riportato in un vecchio film
diretto da Lina Wertmuller. </span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , "serif";">Esso è da me gelosamente conservato, ma senza la
corona d’oro che fu venduta nel primo dopoguerra. Anticipo che la famiglia
Garofalo, avrà un ruolo importante nella vita di Macedonio. </span></div>
<div class="MsoNoSpacing">
<span style="font-family: "oranda cn bt" , serif;">Come ho avuto modo
di accennare il “ceppo” dei Macedonio, è molto antico, tanto da perdersi nelle
nebbie del tempo. La storia pullula dei tanti riporti, di cui forse il più
singolare riguarda il perché e il come nacque la parola, “eretico”, ricavata
dal nome di un avo, Eretico Macedonio, peculiare personaggio vissuto intorno al
terzo secolo. La sua forza fu di negare la santità dello Spirito Santo,
riducendolo al grado e alle attribuzioni di un semplice angelo messaggero.
Fatto di cui la stessa Chiesa non aveva possibilità di controbattere, essendo
questi fatti di fede. Scomodo evento che però dà l’idea di quanto Eretico
Macedonio fosse “potente”, considerando che nel caso fosse stato uno di noi a
sollevare questo quesito, mai avremmo potuto accedere alla Santa Sede. Fatto
che creò ampie fratture fin nel tessuto ecclesiale, tanto che l’interrogativo
fu portato al Concilio di Costantinopoli del 381. La Chiesa, ancora una volta
poté solo prendere atto della sostanza, non avendo termini di contrasto da
contrapporre e sapendo noi, per altre e più contemporanee vie, che il potere
non permette mai di far vincere altri se non se stessi, comprendiamo che
quest’inalienabile principio, eloquio e scuola di vita, per la Chiesa fu la
maniera sottile e pratica di tramutare il nome dell’avo nell'attuale
significato encomiastico. Trasformare la parola “Eretico” da nome in sostantivo
fu l’unica possibilità a disposizione del Concilio per rendere manifesto il
proprio potere. (<span style="color: red;">nota fuori testo originale: </span></span><span style="color: red;"><span style="font-family: "oranda cn bt" , serif;">evento che si è ripetuto nel tempo grazie alla stolidaggine di chi ha oggi trasformato il suo cognome in aggettivo, facendolo diventare "<i>MACEDONICO</i>" come si legge su internet...</span></span><span style="font-family: "oranda cn bt" , serif;">) Il bello è che questa disputa da allora, è rimasta tacitamente
aperta. La Famiglia Macedonio fu legata alla Corte di Svezia, e alla nobiltà
dell’Europa danubiana, da cui in tempi non sospetti, un ramo scese verso lo
stivale, stabilizzandosi all’ombra della corte Angioina, in Napoli, sotto il
regno di Carlo Roberto, del casato di Napoli, nel 1308. Documentazione
visionata personalmente, cui ne serbo un vago ricordo, ma che verso la fine
degli anni cinquanta fu bruciata da mio padre stesso, durante un breve quanto
intenso attacco anti-monarchico, subito sedato e mai più ripetutosi. Questo
accadeva mentre un altro ramo “Macedonio”, saliva verso la Russia, di cui la
storia ci riporta che a tempo debito sistemerà i Romanoff sul trono di tutte le
Russie. Fatti che oramai sono soltanto storie di famiglia, poiché quei
documenti che per discendenza gli attribuivano il titolo di Principe del
principato di…, seguito da una lunga sequela di nomi impronunciabili
dell’Europa danubiana e svedesi, erano già da lungo tempo decaduti. I rimanenti
documenti furono poi bruciati da mio padre. Storia che per via di quest’evento,
manca di ufficialità, anche se lo rende memoria di famiglia. Il mio stesso nome,
piuttosto che Eugenio, in virtù di queste antiche volontà, sarebbe dovuto
essere Nepomuceno, Santo protettore di Praga. Fu mio padre che si oppose a
questo poiché da noi tale nome non possiede un largo consenso. Ho riportato
brevemente dei fatti appartenenti a due famiglie, i Macedonio e i Garofalo,
certo di dare piacere al lettore, inquadrando per l’appartenenza familiare mio
padre, Giuseppe Macedonio, e la famiglia della porta accanto. Ragione per cui
mai e in nessun caso Macedonio poteva essere considerato di tradizione
artigiana. D’altra parte tutti sanno che agli inizi del ‘900, la condizione del
lavoratore era ben altra cosa che oggi, con il dovuto rispetto.</span><br />
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Giuseppe Macedoniohttp://www.blogger.com/profile/13262252621159309082noreply@blogger.com